Cosa dire di quest’annata 2014-15 per il Pavone? Poteva andare decisamente meglio, ma anche peggio. Partiamo da un presupposto importante: quanto presentato negli Upfronts dell’anno scorso non aveva esaltato proprio nessuno, anzi.
Il trend iniziato lo scorso anno con lo smantellamento del blocco comedy del “Thursday Night” prosegue inesorabile anche, per non dire soprattutto, a causa dei risultati disastrosi apportati da tutte le comedy durante questa stagione, fatta eccezione per Undateable che è stato rinnovato seppur con una formula diversa rispetto all’originale (sembra infatti che tornerà in veste di sit-com live). Nel nuovo palinsesto autunnale infatti sono presenti solo 2 comedy (Undateable e la nuova People Are Talking) messe come agnelli sacrificali in quel “Friday Night” che guardano in pochissimi, segno evidente che non c’è molta fiducia ormai nel genere. D’altronde il bagno di sangue dovuto alla cancellazione di A To Z, About A Boy, Bad Judge, Marry Me, One Big Happy e Parks And Recreation è stato talmente grande da non poter fare a meno di tenerne conto: su 10 serie cancellate e concluse ben 6 sono comedy. Tuttavia c’è una bella fetta di nuove matricole presenti per il debutto in midseason pronte ad essere lanciate come cuscinetti di salvataggio qualora ci sia qualche defezione prima del tempo. E a giudicare dai titoli ce ne sarà più di qualcuna.
Chi ha salvato NBC quest’anno (e anche l’anno scorso), è il più che fortunato duo seriale dell’Illinois, quei Chicago Fire e Chicago P.D. a cui ora si aggiungerà anche il secondo spin-off: Chicago Med. Finchè il pavone la gallina continua a fare le uova d’oro è bene continuare a fargliele fare, non c’è quindi da stupirsi se in 3 anni sono stati sfornati ben due spin-off dalla serie madre.
In un’annata che è più no che si, neanche i drama hanno funzionato benissimo: The Blacklist ha subito un tracollo sia qualitativo che in termini di ascolti; la new entry The Mysteries Of Laura è stata salvata sul filo del rasoio concedendogli un altro anno di vita a 13 episodi; Grimm è calato ancora pur rimanendo su livelli accettabili per il venerdi sera; mentre Law & Order: SVU rimane Law & Order: SVU. I tanto acclamati Constantine e State Of Affairs che dovevano e potevano fare incetta di ascolti si sono rivelati dei fiaschi da non ripetere. Come fare allora? Semplice: riciclandosi.
Il nuovo palinsesto di NBC è l’emblema dell’insicurezza più totale: la presenza di show resuscitati è enorme (Coach e Heroes Reborn per fare due nomi), così come lo è anche la necessità di riproporre elementi già visti in tv o al cinema (The Reaper come American Sniper). In un’annata che necessitava di un risveglio dei sensi, ci si ritrova invece a fare i conti con nomi altisonanti (avete detto Jennifer Lopez in un crime drama?) oppure con le classiche serie che sanno già di avere un piede nella fossa ancora prima di essere messe in onda (Game Of Silence). C’è veramente poco che si salva (You, Me And The End Of The World insieme a The Player) e quel poco purtroppo è contornato da scempi. Se queste sono le premesse sarà un anno molto lungo e tempestoso per il Pavone.
BLINDSPOT: È difficile rimanere impassibili dopo aver visto il trailer perchè o si prova disgusto o si rimane affascinati. Il secondo caso è però più raro perchè Blindspot non può non ricordare tutta quella serie di film e telefilm che abusano della cancellazione della memoria per risultare intriganti e “innovativi”. Peccato che attualmente anche The Blacklist stia sfruttando questo fattore, e pure malamente. Il plot twist è anche intrigante di per sè: una donna viene trovata completamente nuda e senza memoria a Times Square con il corpo completamente tatuato da indizi per un crimine da risolvere. Il fatto che ci sia Greg Berlanti (Arrow, The Flash) come produttore esecutivo è interessante ma, ad ora, è l’unico lato positivo che riusciamo a scorgere perchè il plot è sicuramente più adatto ad un film che ad una serie di 22 episodi.
CHICAGO MED: La necessità dell’ennesimo spin-off di Chicago Fire non si sentiva minimamente ma, come si diceva sopra, NBC ha la necessità di spremere il più possibile la sua gallina dalle uova d’oro e quindi ecco la terza versione del franchise di Chicago. In una sorta di coraggioso revival di E.R. (che ricordiamo essere ambientato a Chicago), il produttore Dick Wolf mette in campo l’ennesima squadra di eroi che stavolta opera all’interno di un Pronto Soccorso. Con partenza in midseason il successo è quasi assicurato considerate le sicure interazioni con le altre due serie oltre che il pubblico affezionato al franchise. Rimane il dubbio sulla sua valenza…
COACH: “I morti devono restare morti“. Direttamente dagli anni ’90, NBC decide di resuscitare una di quelle serie il cui ricordo andrebbe tenuto meticolosamente integro piuttosto che peggiorato da una poco sicura opera di restauro. Craig T. Nelson recupera il ruolo di quel Coach che gli permise di vincere un Emmy ma che ora invece gli può garantire solo tanti insulti ed una brutta figura. La serie è un sequel di quella originale del 1989, stesso produttore, stesso protagonista, peccato che i tempi siano decisamente cambiati ed ora di questa serie si farebbe volentieri a meno. Tutti pronti alla cancellazione fra 3, 2, 1…
CROWDED: L’ex Arlene di True Blood si ritrova finalmente protagonista di una comedy che si potrebbe tranquillamente definire “neo-moderna” in quanto si assiste alle reazioni che il ritorno in casa delle due figlie ha su padre e madre che finalmente avevano scoperto il piacere e le gioie di stare a casa da soli. Nonostante il cast non sia proprio così famoso o degno di attenzione, la vivacità di questa comedy potrebbe risultare così carina da sovrascrivere tutti gli attuali pregiudizi, ovviamente se non verrà piazzata nella serata del venerdi quando non ci sarà nessuno a guardarla.
GAME OF SILENCE: Già la presenza del “ei fu” Monroe di Revolution dovrebbe bastare a restare alla larga da questa porcata, nel caso non fosse sufficiente però potrebbe essere esaustivo il plot: un avvocato di successo all’improvviso risente tutti gli amici con cui si vedeva una volta perchè, dal nulla dopo 25 anni, un “oscuro ed impenetrabile segreto” riemerge dal passato rischiando di distruggere le vite di tutti. È prodotto dalla produttrice di CSI ma questo non è un pro in questo caso perchè è decisamente fuori dalle sue corde, così come il genere non è così ambito. Il profumo della cancellazione si sente già da qua.
HEARTBREAKER: Il classico medical drama non richiesto in cui un cardio chirurgo donna, che è essa stessa rappresentazione del compimento della donna in carriera nel maschilista mondo moderno, viene messo alla prova tra lavoro, studenti da addestrare per renderli bravi chirurghi, vita personale e vite da salvare. Ok, ora dimenticatevi tutto quello che è stato scritto fino a qua, guardate il trailer e prendetevi un momento per voi stessi per ridere fortissimo o piangere dalle dalla disperazione, non ci sono altre vie per “digerire” questo copia mal fatta di Grey’s Anatomy in cui i sentimenti, gli omicidi sul tetto e le frasi fatte regnano sovrani. I brividi sono una componente fondamentale per questo show: brividi e sudori freddi.
HEROES REBORN: Resuscitato dalle ceneri del vecchio Heroes che nessuno rimpiangeva, adesso, con un nuovo cast mixato ad altri vecchie conoscenze (Hiro Nakamura e HRG), la NBC ci riprova ridando di nuovo vita ad un telefilm di lustro che attirerà sicuramente gli appassionati della vecchia serie oltre che ovviamente anche una buona fetta di nuovi. A quanto sembra (anche dal trailer) sarà possibile guardarla anche senza aver fruito della 1° serie, tuttavia magari un ripasso non farebbe male prima di vedere questi 13 episodi. Speriamo solo che non finisca come qualche anno fa…
HOT & BOTHERED: Eva Longoria ritorna da protagonista in tv e lo fa con uno show talmente kitsch e retrò da fare il giro completo, saltare la casella del “fastidioso” e risultare “potenzialmente una figata”. Inutile negare che leggendo il plot si sia pensato ad un clone di 30 Rock in salsa latina, però la vita di fronte e dietro la macchina da presa di una soap opera ispanica è ricca di eventi, litigi e amori che a volte si può anche chiudere un occhio di fronte ad uno show che promette di prendersi in giro piuttosto seriamente.
PEOPLE ARE TALKING: La regista di How I Met Your Mother, Pam Fryman, sforna l’ennesima sitcom in cui due coppie, vicine di casa, si frequentano e vivono le loro vite insieme: tutto normale se non fosse che la babysitter di una delle due coppie ha fatto in realtà un film porno. Si la trama è decisamente scarna e il trailer lo dimostra, però per la serata del venerdi una sit-com di questo livello potrebbe risultare anche sufficiente. Si, dai, non scherziamo: con quello che abbiamo visto questa serie non può andare molto lontano.
SHADES OF BLUE: Ci sono tante cose che non vanno in questo show ma ce n’è una di origine latina che non si può proprio ignorare: Jennifer Lopez. Leggendo la sinossi ufficiale i termini “sexy New York detective and single mother” dovrebbero bastare per farvi giudicare Shades Of Blue come “peggior nuova entrata della stagione”, tuttavia se ciò non fosse abbastanza vi basterà ricordare Jennifer Lopez in qualsiasi film in cui abbia recitato e questo sarà sufficiente per stare alla larga da Shades Of Blue. Il fatto che Ray Liotta e Drea De Matteo facciano parte del cast è probabilmente dovuto al loro karma infausto. Ah si, bisogna aspettare fino al midseason per la sua cancellazione.
SUPERSTORE: Justin Spitzer, creatore di The Office, sforna un’altra comedy ambientata sul posto di lavoro e questa volta si deve abbandonare l’ufficio per prendere come “casa” il centro commerciale, il suo funzionamento e tutte le dinamiche tra colleghi. Con l’ex Ugly Betty d’America, America Ferrera, come protagonista per ora è una comedy che non si può commentare vista l’assenza di un trailer ma potrebbe diventare la nuova The Office come l’ennesima nuova serie da cancellare e poi mettere nel dimenticatoio
THE PLAYER: Probabilmente una delle pochissime serie che merita di essere vista con un estrema attenzione. I produttori di The Blacklist ci portano a Las Vegas, la città dove si scommette su tutto e da oggi pure sulla possibilità che l’ex agente operativo Alex Kane riesca a fermare un crimine prima che si verifichi. Esiste infatti un’organizzazione che scommette sulla buona riuscita di questi salvataggi o anche sulla possibilità di fallimento. Il trailer promette tanta azione, un Wesley Snipes tirato a puntino ed un Philip Winchester in gran forma, l’unico dubbio rimane la durata della stagione, sempre troppo lunga per serie come questa.
THE REAPER: American Sniper di Clint Eastwood ha avuto molto successo, specialmente in America, sarà per questo che NBC ha deciso di puntare su una storia simile per il nuovo anno. Ci sono però dei grossi problemi legati alla durata dello show che inizierà in midseason, problemi inerenti la trama orizzontale e l’ampiezza delle storie da raccontare. Ovviamente a questo si deve aggiungere il target di riferimento e l’imposizione di uno show non troppo crudo e violento che difficilmente riuscirà a trovare uno spazio corretto in una tv generalista. Insomma, è tutto un po’ dannatamente sbagliato.
YOU, ME AND THE END OF THE WORLD: Sempre con partenza in midseason, questa comedy con protagonisti un prete ribelle, un membro demente della supremazia bianca, un mesto direttore di banca, un cyber terrorista con la paura dei germi e un alto generale statunitense, vede l’avvicinarsi di una cometa sulla Terra, cosa che significa la fine del mondo praticamente per tutti quanti. Ovviamente le vite di questi individui si intersecheranno nel tentativo di trovare un rifugio in cui ripararsi prima dell’arrivo della cometa. Potenzialmente potrebbe essere geniale, potenzialmente potrebbe essere inguardabile ma ultimamente le comedy apocalittiche stanno sfornando delle buone idee quindi un occhio glielo si dà volentieri.
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