La confusione regna sovrana dopo la visione di questa tredicesima puntata di Limitless. Ma insieme a confusione e spiazzamento cresce la consapevolezza che gli autori si facciano di droghe pesanti e che quindi, le parti in cui Brian parla col suo subconscio di quando era bambino che gli consiglia di trasformare tutte le parole paurose o inquietanti in cose belle e divertenti, sia semplicemente una trasposizione sullo schermo di quello che in realtà avviene nella testa di Jenna Rickman (writer dell’episodio) dopo aver assunto funghetti allucinogeni. Il panorama seriale si è arricchito notevolmente negli ultimi anni, ma quello poliziesco è sempre stato molto prolifico anche prima del boom delle serie tv. CSI (in tutte le sue declinazioni geografiche), Law & Order, NCIS sono tra i procedurali più longevi che si sono dovuti confrontare continuamente con l’annoso problema di trovare per ogni episodio un nuovo caso accattivante e per lo più realistico, con cui intrattenere gli spettatori.
Probabilmente, credendo di fare una roba più originale rispetto alle serie sopracitate, Limitless ha voluto strafare, per cui, invece di cercare un caso di omicidio che fosse di per sé innovativo, si è concentrato su come utilizzare il personaggio di Brian per renderlo diverso dagli altri del suo genere e dagli altri casi dello stesso show. Se l’intento è apprezzabile, lo stesso non si può dire della resa. Mentre i personaggi parlano trasformando frasi come “Qualcuno l’ha stuprata, pugnalata 40 volte e strangolata col suo stesso…!” in “Qualcuno ha giocato a Cowboy e Indiani con lei, le ha fatto il solletico 40 volte e l’ha abbracciata col suo stesso unicorno!” lo spettatore deve in qualche modo fare una traduzione simultanea dall’inglese, non verso l’italiano ma verso l’inglese edulcorato di Brian Finch inventato di sana pianta dagli autori. Sarebbe rimasta semplicemente un’idea carina come un’altra se non fosse stata perpetuata per tutto l’episodio, generando più fastidio e confusione che sorrisi di approvazione.
Parallelamente al caso del giorno si sta portando avanti la storyline orizzontale che fa capo al senatore Morra. Nella prima parte di stagione la storyline orizzontale vedeva sì coinvolto il senatore e il suo celebre interprete Bradley Cooper, ma serviva più a creare un diversivo per lo spettatore dai singoli casi del giorno, in modo che la serie non si riducesse a mero procedural e il protagonista finale era comunque Brian, tanto che solo sporadiche sono state le apparizioni del senatore, più citato che mostrato. Dalla puntata post natalizia Morra torna ad imporsi sullo schermo creando una nuova storyline orizzontale di cui è protagonista: la narrazione non è più incentrata su Brian che deve fare ciò che Morra tramite Mr. Sands chiede per ottenere la dose di antidoto di cui ha bisogno, ma è lo stesso senatore che, dopo l’assassinio mancato, cattura l’attenzione di Rebecca e della sua ossessione per i drogati di NZT.
Tutto ciò porta comunque alla sequenza più interessante della puntata, ossia quella che si svolge nel magazzino prove dell’FBI; Limitless nonostante l’ambientazione poliziesca non aveva mostrato che poche scene d’azione degne di attenzione, concentrandosi più sulle boiate da mettere in bocca al suo protagonista, ma in questo frangente, a partire dall’intrusione di Brian per proseguire con l’arrivo di Rebecca e Boyle e l’inevitabile successo di Finch nello svignarsela senza essere beccato, riescono a confezionare una sequenza inaspettata per il livello a cui la serie ha abituato gli spettatori, creando la giusta atmosfera di tensione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Assassination Of Eddie Morra 1×12 | 7.30 milioni – 1.4 rating |
Stop Me Before I Hug Again 1×13 | 6.33 milioni – 1.2 rating |
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