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“It’s not a lie, ok? It’s a promise that you are keeping to the mother of your child. Look at it from Samantha’s perspective. As far as she knows, you are a rich playboy who slept with a bunch of women and got her pregnant.
Now you’re the Green Arrow. Anyone who comes into your life is automatically a target. What Samantha is asking for you to do, as hard as it may be, it is the right thing to do. I know you want to tell Felicity, and trust me, I would love to be an aunt, but you have got to do the right thing for your son here. As hard as this may be for you, Ollie, keeping William a secret is keeping him safe.“Tante cose non vanno in “Code Of Silence”, tante. Qualcosa funziona ma sommando pro e contro il risultato è vistosamente preceduto da un segno negativo e questo è davvero scoraggiante visto che “Sins Of The Father” aveva prontamente risollevato il morale generale oltre che la qualità.
A fare da antipasto al cocktail di bestemmie gentilmente offerte dalla coppia Wendy Mericle e Oscar Balderrama sono ovviamente le ingenuità sceniche. Di esempi ce ne sono molti ed in 4 stagioni si potrebbe redigere un libro per evitare questi errori ai posteri, tuttavia non si era ancora visto questo: palazzi che crollano con un tempismo accurato e personaggi che assistono gratificati alla demolizione da 10 metri, distanza considerata più che sufficiente per non essere colpiti da calcinacci o respirare polvere e cemento sgretolato. Succede anche questo in “Code Of Silence”, decisamente una delle più grandi sbadataggini sceniche di sempre.
Ovviamente la sagra del facepalm prosegue anche in altri momenti e non ci si può esimere dall’appoggiare prepotentemente la mano sul volto per le occasioni perse che si susseguono. Il dibattito tra Oliver e Miss Darhk Adams rientra in quello stuolo di opportunità che avrebbero potuto elevare lo show e portarlo verso lidi ancora inesplorati, in fin dei conti la politica ed i dibattiti pieni di frecciatine tra avversari sarebbero andati a nozze con la serie, di tutt’altro avviso la coppia Mericle/Balderrama che hanno clamorosamente glissato sopra. Praticamente il dibattito politico tra candidati sindaci è stato solo un MacGuffin per presentare il Demolition Team, svilire la signora Darhk e perdere minutaggio tra il Capitano Lance e la mamma di Felicity, tutte motivazioni che da sole basterebbero per cassare la puntata. A questo poi va aggiunta la tanto scontata quanto frettolosissima soluzione alla paralisi di Felicity che, lo avevamo già predetto in “Blood Debts“, sarebbe tornata a camminare senza il minimo dubbio. Esattamente come nei fumetti vige la regola non scritta del “tutto cambia per non cambiare niente”, allo stesso modo in Arrow si tende a rispettare questa legge ed il chip di Curtis non è altro che l’ennesima dimostrazione di quanto asserito finora.
“Code Of Silence”, nella sua bruttezza, riesce però a regalare momenti importanti sia nel breve che nel lungo periodo. Ci riferiamo ad uno dei rari ma sempre apprezzabili dialoghi fratello/sorella tra Oliver e Thea e alle conseguenze della collaborazione Malcolm/Darhk che si riflette su un certo William. Appare chiaro che l’elemento in comune sia il figlio di Oliver introdotto durante il crossover stagionale con The Flash e la cosa non può che far piacere visto e considerato le potenzialità dell’evento. Se si ripensa però a tutte le chance giocate male dagli sceneggiatori viene ovviamente la paura che anche quest’ultima possa venire rovinata dalla loro penna ma concediamo il beneficio del dubbio. In fin dei conti Arrow in 4 anni ha dimostrato di saper stupire nel bene o nel male; lo sta facendo anche ora, male, ma lo sta facendo.
Now you’re the Green Arrow. Anyone who comes into your life is automatically a target. What Samantha is asking for you to do, as hard as it may be, it is the right thing to do. I know you want to tell Felicity, and trust me, I would love to be an aunt, but you have got to do the right thing for your son here. As hard as this may be for you, Ollie, keeping William a secret is keeping him safe.“Tante cose non vanno in “Code Of Silence”, tante. Qualcosa funziona ma sommando pro e contro il risultato è vistosamente preceduto da un segno negativo e questo è davvero scoraggiante visto che “Sins Of The Father” aveva prontamente risollevato il morale generale oltre che la qualità.
A fare da antipasto al cocktail di bestemmie gentilmente offerte dalla coppia Wendy Mericle e Oscar Balderrama sono ovviamente le ingenuità sceniche. Di esempi ce ne sono molti ed in 4 stagioni si potrebbe redigere un libro per evitare questi errori ai posteri, tuttavia non si era ancora visto questo: palazzi che crollano con un tempismo accurato e personaggi che assistono gratificati alla demolizione da 10 metri, distanza considerata più che sufficiente per non essere colpiti da calcinacci o respirare polvere e cemento sgretolato. Succede anche questo in “Code Of Silence”, decisamente una delle più grandi sbadataggini sceniche di sempre.
Ovviamente la sagra del facepalm prosegue anche in altri momenti e non ci si può esimere dall’appoggiare prepotentemente la mano sul volto per le occasioni perse che si susseguono. Il dibattito tra Oliver e Miss Darhk Adams rientra in quello stuolo di opportunità che avrebbero potuto elevare lo show e portarlo verso lidi ancora inesplorati, in fin dei conti la politica ed i dibattiti pieni di frecciatine tra avversari sarebbero andati a nozze con la serie, di tutt’altro avviso la coppia Mericle/Balderrama che hanno clamorosamente glissato sopra. Praticamente il dibattito politico tra candidati sindaci è stato solo un MacGuffin per presentare il Demolition Team, svilire la signora Darhk e perdere minutaggio tra il Capitano Lance e la mamma di Felicity, tutte motivazioni che da sole basterebbero per cassare la puntata. A questo poi va aggiunta la tanto scontata quanto frettolosissima soluzione alla paralisi di Felicity che, lo avevamo già predetto in “Blood Debts“, sarebbe tornata a camminare senza il minimo dubbio. Esattamente come nei fumetti vige la regola non scritta del “tutto cambia per non cambiare niente”, allo stesso modo in Arrow si tende a rispettare questa legge ed il chip di Curtis non è altro che l’ennesima dimostrazione di quanto asserito finora.
“Code Of Silence”, nella sua bruttezza, riesce però a regalare momenti importanti sia nel breve che nel lungo periodo. Ci riferiamo ad uno dei rari ma sempre apprezzabili dialoghi fratello/sorella tra Oliver e Thea e alle conseguenze della collaborazione Malcolm/Darhk che si riflette su un certo William. Appare chiaro che l’elemento in comune sia il figlio di Oliver introdotto durante il crossover stagionale con The Flash e la cosa non può che far piacere visto e considerato le potenzialità dell’evento. Se si ripensa però a tutte le chance giocate male dagli sceneggiatori viene ovviamente la paura che anche quest’ultima possa venire rovinata dalla loro penna ma concediamo il beneficio del dubbio. In fin dei conti Arrow in 4 anni ha dimostrato di saper stupire nel bene o nel male; lo sta facendo anche ora, male, ma lo sta facendo.
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Sins Of The Father 4×13 | 2.44 milioni – 0.9 rating |
Code Of Silence 4×14 | 2.44 milioni – 0.9 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.