“Porqué?” chiedeva José Mourinho, da allenatore del Real Madrid, in un’ormai celebre conferenza stampa. Porqué è la domanda che bisogna porsi giunti al termine dei 40 minuti di “Our Decay”, al termine del sedicesimo (16!) episodio della quinta (5!!!) stagione di Once Upon A Time, dove ormai è successo tutto, il contrario di tutto, ma forse in realtà non è successo niente.
La morale è sempre e soltanto una sola: ogni cattivo ha in realtà una sua storiellina alle spalle fatta di sofferenza, incomprensione, bla, bla, bla.
Hanno voluto rendere l’equazione fiabe = Walt Disney. Ok, ci sta bene. Hanno, di conseguenza, stuprato traslato mitologia antichissima facendo riferimento a Hercules in quanto cartone animato (e quindi Ade con i capelli blu, Megara tale e quale alla versione Disney). Bene – diciamo – anche qui. Ma l’unione Ade-Zelena aveva già fatto risuonare un campanello d’allarme alla fine del precedente episodio. Porqué?
Perché riciclare un villain di vecchia data per contaminare la storia di uno nuovo che, seppur nel contesto ormai perennemente trash, aveva delle potenzialità? Perché farli andare in bicicletta insieme per i boschi oscuri di Oz (identici a quelli della Enchanted Forest, così come identici a quelli intorno Storybrooke: eppure da noi la vegetazione cambia anche a pochi chilometri di distanza), in quella che senza timore di essere smentiti possiamo considerare come una delle scene più brutte della storia recente della televisione? C’è poi qualcosa che non torna nella spiegazione finale. L’oltretomba come Storybrooke in un giorno di merda di maltempo. Ok, ma la spiegazione che dà Ade a Zelena regge? Il flashback non è forse precedente alla conoscenza di Zelena per Storybrooke? E se non fosse così e il recensore ha capito male, non potevano spiegare meglio la cosa? Non hanno voluto spendere per una scenografia diversa, ok, ma qualcosa di migliore se la potevano inventare sicuramente.
Capitolo Rumpel e Belle. E qui il porqué è d’obbligo. Certo, apprezziamo la scelta di Mr. Gold di mettere subito le carte sul tavolo con una appena arrivata Belle (ecco, la scelta di farla precipitare nell’Underworld la apprezziamo già meno), ma come giustificare episodi ed episodi di segreti, di voltafaccia, di redenzioni, di controredenzioni, se poi basta un piccolo spiegone qualsiasi per venire a patti con il proprio essere, tra l’altro con un discorso che avrebbe convinto chiunque, figuriamoci un personaggio così poco sveglio come Belle?
Occorre poi capire la geografia del luogo, in quando Belle vagando per un sentiero a caso riesce ad incontrare subito il terzetto composto da Robin, Regina e Zelena e dare così il via all’ignobile siparietto di una Zelena zoppa che si ruba la figlia, ritrova (convenientemente) la magia per riperderla (ancora più convenientemente) subito dopo.
Snow e Charming fanno la fila di fronte ad una cabina del telefono con cui si infesta il mondo dei vivi. Porqué? O meglio, questa involontaria linea comica ci regala più spunti di quanti si possa pensare. La scelta, spiegata dal personaggio di Emma Caulfiled, possiede doti ironiche non comuni e qui uno dei maggiori rimpianti di Once Upon A Time viene a galla più che mai. La dimensione inevitabilmente trash, da insalatona mista, che la serie ABC ha nel suo DNA (mischiare storie di provenienze così diverse nello spazio e nel tempo e condirle in salsa hollywoodiana non lascia scampo ad un lavoro serio) avrebbe potuto ergersi grazie ad un tono scanzonato ed ironico. La sfilata di buoni sentimenti, di seriosità, di morale, per cui la serie si è fatta portatrice, segna la grande perdita di un’occasione di rendere il tutto geniale. Per questo motivo, bene la cabina telefonica per infestare il mondo dei vivi, male coprirla con tutto quel miele che Snow e Charming portano.
In conclusione il porqué che potremmo riservare a Henry lo risparmiamo. La scelta di dare più importanza a questo bizzarro giovane attore contiene in sé una coerenza, utile a rimuovere l’inutilità del personaggio di cui ci siamo sempre lamentati. Oltretutto era troppo confusa la storia dell’Autore per non approfondirla in qualche modo, pure rischiando di incorrere in ulteriore trash.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Brothers Jones 5×15 | 3.51 milioni – 1.1 rating |
Our Decay 5×16 | 3.78 milioni – 1.1 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.