Quante volte nella vita si tende a ripetere le stesse cose nonostante sia ormai noto che non ci piacciano? Siamo forse folli a ricaderci nonostante siamo consapevoli dell’effetto che hanno su di noi?
E’ questo che si chiede Donna nel momento di inaspettata libertà che si concede con Gordon, in un fine settimana senza prole, proprio nel mezzo di una crisi decisionale che sta investendo la sempre più incasinata Mutiny.
Donna sta consapevolmente prendendo decisioni per il futuro dell’azienda, facendo i conti coi propri desideri e aspirazioni, in contrasto con gli atteggiamenti poco professionali dei suoi colleghi/amici. Sa che non può permettersi di farsi condizionare da chi le sta vicino, soprattutto se in preda a periodiche crisi esistenziali.
Vediamo qui episodi esemplificati dalle due persone che, nella sua vita, le sono palesemente sempre più dipendenti.
Da un lato c’è Gordon che sempre più consapevolmente si rende conto di come sia rimasto attaccato al passato, depurandolo dalle brutte esperienze e lasciando solo le cose belle, per riviverle, in qualche modo, nel suo caotico presente. Senza rendersi conto che il contesto e le persone intorno a lui sono cambiate, soprattutto sua moglie.
Non è un caso quindi che si sia avvicinato in questi ultimi episodi a Cameron, l’altra grande immatura della situazione. La ragazza non riesce a riprendere in mano quel passato ormai volato via, simboleggiato dalla moto del padre e, durante il suo viaggio a Dallas, capisce come sia ancora dipendente da qualcuno che la stabilizzi. Infatti, al suo rientro, in un momento di rara consapevolezza e confidenza, confida a Donna quanto le serva sparire per ricaricarsi e allo stesso tempo sapere di averla accanto a sé, sua ancora in un mare di incertezze. Stavolta però dovrà fare i conti con l’altro lato della medaglia: l’aver scoperto la bugia di Donna dovrebbe renderle più chiaro quanto la sua instabilità leda i rapporti con gli altri. Con Donna certo, ma anche in passato con il suo ex Tom.
Anche in merito alla stessa Mutiny, è chiaro come questi diversi approcci nei rapporti umani si rispecchino anche nelle più concrete opportunità commerciali che la società può generare durante la sua continua crescita. Stavolta si intravede la strada che porterà allo sviluppo di Paypal, portata dal genio di Cameron, contrapposta alle più banali ma remunerative logiche bancarie di Craig e Doug.
Il viaggio a Dallas si rivela molto più pesante del previsto anche per Bos, nella sua visita a casa del figlio ritrovato. La necessità di recuperare il tempo perduto con lui lo porta a invadere gli spazi che ora competerebbero ad altri: non è il padre di suo nipote nel dover costruire la culla e non lo è neanche di Cameron. Non può più quindi ripetere uno schema a compensazione dei vecchi errori commessi, assurgendosi a padre o badante di qualcuno senza che gli sia stato dato quel ruolo.
Il grande dramma della ripetizione e di tutta l’energia spesa per rimetterla in piedi sta alla base dell’attuale condizione di Joe, toccato dal possibile incubo dell’AIDS, in un parallelismo che parte dalla morte di sua madre fino ad arrivare alla città di San Francisco, simbolo della continua morte e resurrezione, l’unica modalità di vita che Joe riconosce come sua.
La scoperta di non essere infetto e quindi di un’ennesima grande possibilità di poter ricominciare da capo potrebbe far riconsiderare un diverso approccio alla vita, basata sui nuovi rapporti umani e sulle loro interconnessioni, alla base tra l’altro della nuova idea di fondere e usare le reti NSFNET e ARPANET, dando origine a quella che sarà Internet.
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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.