“Mom, listen to me. Your name… your name is Mary Sandra Campbell, okay?
You were born December 5, 1954, to Samuel and Deanna Campbell. Your father, he bounced around a lot for, uh, work, and you bounced right along with him, and you ended up in Lawrence, Kansas.
[…] August 19, 1975, you were married… in Reno. Your idea. A few years later, I came along, then Sammy.”
Come già si rifletteva l’anno scorso, con l’avvento di Dio e di sua sorella, Supernatural ha raggiunto un punto di non ritorno anche se, parlando tecnicamente, non è proprio così figurata la situazione.
Gli 11 anni che hanno portato la serie ideata da Kripke fino a qui sono stati costellati da escalation continue e costanti culminate in due eventi, nonché due season finale, da cui sembrava impossibile poter prendere le distanze: “Swan Song” e “Alpha And Omega“. Se con “Swan Song” si chiudeva un lustro ed un intero ciclo, il tutto accompagnato dallo scottante ma comprensibile addio del creatore e showrunner Eric Kripke (che a posteriori, visti i risultati dei suoi altri show Revolution e Timeless, si starà mangiando le mani), con “Alpha And Omega” è avvenuta praticamente la stessa cosa con l’ennesimo addio del terzo showrunner di Supernatural, Jeremy Carver, che ha completato il suo ciclo dopo “l’arrivederci” di Dio e Amara. C’era quindi bisogno di una ventata d’aria fresca ed un nuovo inizio per poter ricalibrare nuovamente Supernatural e, almeno da quanto visto sinora, sembra che Andrew Dabb abbia capito come fare. Pur con tutti i limiti del caso ovviamente.
Antonia: “Gentlemen. So, to recap: you live in the Men of Letters bunker, awash in the world’s greatest collection of occult knowledge, and yet you know nothing.”
Dean: “Right. What a waste…”
Prima di tutto bisogna ponderare la situazione e mettere tutto in prospettiva: oltre a Dio e Amara non ci può essere nulla di più elevato ed è quindi necessario riportare tutto su un piano più umano, più tangibile ed in qualche modo più alla portata di Sam e Dean che ormai si sono spinti troppo in là giocando con forze che non potrebbero gestire nemmeno lontanamente. La formula scelta da Dabb per tenere vivo Supernatural è quindi data da una combinazione di elementi che sono nel mythos della serie da vari anni ma che non sono mai stati veramente così tanto sviscerati: Men Of Letters + Mary Winchester + Lucifer.
“Keep Calm And Carry On” e “Mamma Mia” vanno guardati come due parti di un unico episodio perché, solo insieme, riescono a dare una chiara ed ampia visione del nuovo ecosistema narrativo imbastito da Dabb. Il nuovo showrunner decide quindi di lavorare su tre diversi fronti per questo dodicesimo anno dei Winchester: emotivo (il ritorno in pianta stabile di Mary), soprannaturale (il nuovo Lucifer interpretato da Rick Springfield), umano (i British Men Of Letters). C’è decisamente tanta carne al fuoco da lasciar rosolare almeno fino al midseason e, nonostante i famigerati filler siano sicuramente dietro l’angolo, la serie può permettersi ben più di un episodio di trama orizzontale prima di venire a patti con la lunghezza della stagione. In fin dei conti il ritorno di Mamma Winchester non è un evento che può essere preso alla leggera e, infatti, in entrambi gli episodi si ha un primo assaggio del cambiamento che è avvenuto e che sicuramente porterà ad ulteriori cambiamenti nell’ecosistema della serie (è ancora presto per dirlo ma è scontato che presto o tardi Mary abbandonerà i figli per provare a “vivere da sola in questo nuovo mondo”).
Chi perde il fascino di un tempo invece è Lucifer, vuoi perché Mark Pellegrino non è più disponibile visto il suo ruolo di recurring nelle vesti di FBI Deputy Director in Quantico, vuoi perché indirettamente anche lui ha perso appetibilità dopo essere stato surclassato dalla presenza di Chuck e Amara. A sorpresa sono quindi i Men Of Letters britannici che emergono positivamente dalle retrovie per dare nuovo lustro a questa bistrattata categoria che ha sempre affascinato fin dal principio. Anche qui, come per le altre storyline, se dosata correttamente e non lasciata avvizzire, si possono ottenere degli ottimi risultati sia dall’inserimento di personaggi come quello di Antonia, mai veramente tridimensionali ma pur sempre utili per scopi superiori. Ovviamente bisogna dare il giusto spazio a tutti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Alpha And Omega 11×23 | 1.84 milioni – 0.7 rating |
Keep Calm and Carry On 12×01 | 2.15 milioni – 0.8 rating |
Mamma Mia 12×02 | 1.61 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.