Come largamente previsto nella scorsa recensione, il fillerismo incombente, classico successore di un primo trittico di puntate a forte trazione orizzontale, si è alla fine materializzato tramite un ulteriore trittico di episodi filler. Non uno, non due ma ben tre.
“The Foundry” si era infatti chiusa con un doppio hiatus narrativo che aveva sancito la separazione momentanea di mamma Winchester dai suoi due figli e, in contemporanea ma su un altro fronte, Lucifer era stato ridotto male da Agent Beyoncè e Agent (Jay-)Z, ovviamente coadiuvati da una Rowena stranamente in gran forma.
Come al solito, Supernatural si è quindi ritrovato a dover costruire dal nulla degli escamotage che permettessero una pausa della trama orizzontale giustificata da una qualche soluzione estemporanea e credibile. Essendo una pratica ormai attiva da 12 anni a questa parte, non si è faticato a trovare delle motivazioni plausibili, tuttavia la prevedibilità e la forzatura di certe situazioni sono un qualcosa di imprescindibile a cui, purtroppo, non c’è alcuna soluzione di genere.
“I killed Hitler. I think I deserve some pie.”
L’anno scorso Supernatural ha sorpreso tutto e tutti per dei filler che, paradossalmente, sono riusciti a surclassare anche degli episodi che giocavano sulla trama orizzontale facendo quasi desiderare di assistere a questi (tipo “Baby“, l’intera puntata vista con il point of view della Impala, oppure “Red Meat“) piuttosto che ad evoluzioni su Amara o Chuck. Se “American Nightmare” non riesce ad incidere o anche solo a lasciare ricordi positivi, di tutt’altra fattura sono “The One You’ve Been Waiting For” e “Celebrating The Life Of Asa Fox”, decisamente più di una spanna sopra.
La frase “Did I mention I killed Hitler?” potrebbe diventare un tormentone per le prossime generazioni tanto è grossa e audace come affermazione, eppure è vera. Si perchè “The One You’ve Been Waiting For” si permette di rispolverare la sottotrama della Thule che si rievoca quasi annualmente sin dall’apparizione del Golem in “Everybody Hates Hitler“. Il fascino dei nazisti nel piccolo e nel grande schermo è innegabile perché, pariteticamente a tutta la drammaticità che hanno messo in atto durante il regno di Hitler, la rievocazione storica e la relativa sconfitta sul piccolo o grande schermo è sempre una soddisfazione. Se a questo si aggiunge il focus sul misticismo religioso ed esoterico a cui Indiana Jones aveva attinto a piene mani, il risultato non può che essere ottimo. Specialmente se poi viene resuscitato Hitler per essere ammazzato dopo pochi minuti da Dean.
“Is that why you spent the entire ride up here telling me in extreme, excruciating detail how you killed Hitler, but, uh, you neglected to mention the fact that your mom is back from the dead?”
Sempre forte ed importante pur essendo un filler, ma di tutt’altro genere visto che non ci sono nazisti nei dintorni, è invece “Celebrating The Life Of Asa Fox”. Anche qui si gioca d’astuzia per non ricadere nei soliti clichè da “fantasma/vampiro/lupo mannaro del giorno” e si stupisce tutti con una puntata incentrata su un funerale di un cacciatore, MacGuffin narrativo sia per riportare in scena Mary Winchester, sia per introdurre nuovi cacciatori nella mitologia della serie.
L’iniziale flashback, utile a contestualizzare il ritorno (comunque forzato) di Mary, ed il seguente ritrovo, sono apprezzabili anche perché, in maniera pacata, evocano personaggi e situazioni che hanno reso importante Supernatural: demoni e mietitori. L’arrivo un po’ a sorpresa di Billie, in un episodio in cui si poteva fare a meno della sua presenza, genera comunque interesse e la “collaborazione” con un demone dagli occhi rossi all’interno della casa è intrigante. Il risultato è sopra le aspettative e forse, proprio per questo, al termine della visione ci si sente soddisfatti come si vorrebbe sempre essere.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Foundry 12×03 | 1.68 milioni – 0.6 rating |
American Nightmare 12×04 | 1.81 milioni – 0.7 rating |
The One You’ve Been Waiting For 12×05 | 1.70 milioni – 0.6 rating |
Celebrating The Life Of Asa Fox 12×06 | 1.80 milioni – 0.7 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.