“I’m ready. Oh sorry… to start dating again.”
Questo è il mantra con cui inizia la giornata di Jess. “Sono pronta”, se lo dice, lo ripete e lo racconta ai suoi amici. Così incomincia “Ready”, il sesto episodio della sesta stagione di New Girl. La puntata, come è accaduto in altri casi, mira a raccontare il disastroso universo quotidiano di un gruppo di amici tra gioie, piccoli dolori e problemi quotidiani molto simili ai nostri. Il mondo di chi guarda ha caratteristiche molto vicine a quelle di New Girl e proprio per tali motivi lo spettatore crea un legame strettissimo con i suoi beniamini: Jess deve ricostruirsi una vita, dimenticarsi di Nick e rimettersi in carreggiata, mentre gli amici sono alle prese con le loro esistenze (Schmidt con i suoi presunti chili di troppo, Cece con un nuovo lavoro, Winston convinto di essere un Casanova) riempiendo i momenti in cui Jess non è in scena.
In questo sesto episodio si lavora intorno al corpo in senso lato e non: quello attoriale dei personaggi che ottengono l’effetto sperato (il riso) attraverso gag molto fisiche (le cadute, gambe rotte, facce tumefatte); e non è un caso che le scene clou avvengono proprio in palestra, dove si tenta di migliorare l’aspetto fisico, o nel ristorante dove si “distrugge” il lavoro fatto. C’è anche però la tematica corpo: la vita dei personaggi ruota intorno al concetto di bellezza o di non bellezza. Nick non riesce a comprendere come Donovan, il nuovo barista, possa essere considerato sexy, Winston pensa di essere diventato il nuovo Marlon Brando perché, dopo essersi fidanzato, tutte le donne sono interessate a lui (divertente è il momento in cui Nick gli ricorda alcune tappe fondamentali della sua carriera da “goffo”) e Schmidt si tormenta perché crede di essere meno bello di Cece.
E’ chiaro che non tutto in “Ready” risulta risibile: se Jess, alle prese con se stessa, colta nel momento in cui tenta di costruire qualcosa con Robby è sicuramente godibile, lo è meno il corollario, soprattutto le storyline che si svolgono all’interno del bar (la bagarre sulla bellezza o meno del modello, il modo in cui Cece scoprirà di essere portata a fare la manager dei modelli).
In “Ready” ciò che risulta molto riuscito è proprio la vicenda della protagonista. Jess è convinta di essere pronta, ma non riesce a rompere il ghiaccio e per mettersi meno in discussione decide di ricominciare il “viaggio nell’amore” con Robby, la persona che le è più affine. E’ proprio da questa scelta che nasce il comico.
Impacciata come una ragazzina ai primi appuntamenti, Jess si fa piacere l’amico naif tanto quanto lei, con la stessa ironia (le imitazioni e le battute di lui, i riferimenti a Michigan J. Frog, la rana dei Muppets), gli stessi occhiali neri; li avevamo già visti insieme (“Single And Sufficient”, 6×03), in sintonia quasi perfetta, desiderosi solo del momento giusto per uscire insieme. Tale momento è arrivato, ma quando si tratta di Jessica Day nulla segue la “norma”: dalla prima uscita al primo (non) bacio per poi arrivare a quando la ragazza lo curerà come una crocerossina sentendosi in colpa per ciò che ha combinato.
Il primo appuntamento si svolge all’interno del ristorante Compleanni, attorniati da bambini festanti, immersi in un’atmosfera surreale, da cui emerge poco romanticismo e poca carica erotica. Il tutto cresce quando davanti alla porta di casa, tipica situazione da film, Jess presa “alla sprovvista” invece di lasciarsi baciare dà un pugno a Robby.
Il comico monta di scena in scena: prima la ragazza, spinta da Schmidt, sceglie di baciare il suo compagno di “single and sufficient” mentre è sulla panca, scelta che procurerà al povero uomo non poche ferite, poi gli rompe, in ospedale, la gamba sedendosi sopra e infine, nel bar di Nick, lo fa sbattere dappertutto non prendendo bene le misure con la sedia a rotelle.
Interessante è l’evoluzione di Jess: se al principio è convinta di essere solo un po’ arrugginita (Schmidt nel tentativo di tranquillizzare l’amica dice “if you are a man, you have a very difficult time getting an erection”), poi con il bacio capisce che non c’è magia – parola che inserisce nuovamente Day nell’album delle donne più romantiche del mondo. Probabilmente è proprio nel finale che la costruzione del divertissement raggiunge l’apice quando si scontrano due opinioni diverse: da una parte c’è Jess convinta che chiudere sia la cosa migliore (“no magic”) e dall’altra Robby convinto invece che il loro bacio sia un momento estremamente magico (“is magical”), un viaggio dal buio alla luce. La povera Jess emblematizza la terribile sindrome della crocerossina, sindrome di cui ogni donna almeno una volta, se è fortunata, ha sofferto, e la vediamo anche come comica femme fatale che “distrugge” il maschio (quando sarà guarito Robby avrà la terribile notizia, Jess non vuole continuare). Il ragazzo invece è la giusta rappresentazione della friendzone, ma ancora non lo sa.
Molto meno interessanti sono le altre storie che risultano fuori luogo all’interno dell’episodio, meno costruite e curate, e acquisiscono più la misura di uno sketch che non di una storyline all’interno di un ecosistema più grande. Certo, ci sono momenti divertenti (Schmidt quando trova la sciarpa gigantesca o quando Winston accompagna con il bastone della pioggia le riflessioni di Nick) ma che vanno in ombra a causa della forza della vicenda di Jess.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Jaipur Aviv 6×05 | 1.81 milioni – 0.9 rating |
Ready 6×06 | 1.93 milioni – 1.0 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.