Powerless non ha avuto una produzione semplice ed i risultati si vedono e si comprendono meglio soprattutto alla luce della sua creazione. La nuova serie NBC è nata sotto la stella sbagliata sin dal principio subendo un concepimento ed un parto travagliati: annunciato agli scorsi Upfronts di Maggio con Ben Queen al timone del progetto (lo stesso showrunner della sfortunata A To Z) ed un pilot già girato ed ambientato in una compagnia assicuratrice (Retcon Industries) specializzata in danni creati da supereroi/superciminali, Powerless ad Agosto ha visto l’allontanamento “di mutuo accordo” di Queen a causa delle canoniche “divergenze creative” che hanno portato rispettivamente anche ad un rinvio delle riprese della serie stessa, un cambio di showrunner ed un reshooting del pilot che però non hanno impattato sul lancio comunque previsto per midseason. Justin Halpern e Patrick Schumacker sono stati chiamati a sostituire Ben Queen e hanno modificato radicalmente la trama spostando l’ambientazione dalle Retcon Industries alla sussidiaria della Wayne Enterprises in Charm City chiamata Wayne Security. Quindi “Wayne Or Lose” è un pilot 2.0.
“We should probably go inside soon because there’s an evil pumpkin flying around.”
Powerless nasce soprattutto dalla voglia di avere una fetta del successo che la Casa Delle Idee sta avendo al cinema e in tv grazie al Marvel Cinematic Universe. Sul grande schermo la DC Comics sta provando a non accontentarsi delle proverbiali briciole, creando il suo universo espanso tramite l’iniziativa del DC Exetended Universe. I risultati, attualmente, non sono quelli sperati e la DC si trova a dover rivaleggiare con la Marvel facendo quello che a lei non è ancora venuto in mente di fare, tipo una comedy.
Con Poweless l’accoppiata DC Comics/NBC punta all’uomo medio, decidendo di rendere protagonisti non i classici eroi costumati ma chi li guarda con gli occhi spalancati dallo stupore (ed in tal senso la sigla è fantastica). La cosa potrebbe aprire scenari davvero interessanti, come fece Marvels a suo tempo, ma i dubbi sorgono proprio sul genere della serie perchè la comedy rischia di implodere sin dall’inizio proprio per la sua natura allusiva al mondo DC ma senza i soldi o i character per poter durare nel lungo periodo (Vanessa Hudgens nei panni di Emily Locke svolge il suo compitino ma non è niente di memorabile). Van Wayne, per esempio, è un personaggio fantastico (anche merito di un arrogantissimo ma funzionale Alan Tudyk) che da solo potrebbe tenere Powerless sulle sue spalle grazie ad un menefreghismo smodato (“I am a Wayne“) ed un umorismo tutto suo, il problema è che la sua stessa esistenza rimanda ad un Bruce Wayne che potrà essere solo citato o sentito telefonicamente ma mai realmente visto. È la classica arma a doppio taglio insomma.
Dopo quanto visto in “Wayne Or Lose”, i pregi del pilota sono davvero pochi e si riducono semplicemente alle potenzialità espresse nelle premesse della serie stessa, ovvero essere una comedy ambientata nell’universo DC e vista dalla prospettiva della plebe dell’uomo comune. Powerless sembra trovarsi in un territorio neutro, slegato dal Flarrow-Verso e dal DCEU, e ha così la possibilità di essere il più fumettoso possibile lasciandosi andare a citazioni ricercatissime del mythos DC, cosa che sicuramente i famelici lettori di fumetti (e di fumetti DC in particolare) divoreranno con gli occhi, inoltre dimostra di avere del potenziale sul versante comico proprio perchè i protagonisti sono semplici esseri umani che – come gli spettatori – guardano agli eroi come figure fantastiche, irraggiungibili e intoccabili ma che peggiorano la loro vita quotidiana. Purtroppo però è proprio l’umorismo il tallone dAchille dello show perchè risulta essere prevedibile e ridondante, fattore che lascia davvero l’amarezza per quanto i tentativi di strappare una risata di pancia siano patetici. Un vero e proprio buco nell’acqua in questo caso, fatta eccezione per il già citato Van Wayne.
Solo mettendosi il cuore in mano, e chiudendo un occhio, questo pilot risulta passabile e degno di fiducia per continuare a seguire la serie. In fin dei conti anche gli spettatori, come Emily, desiderano conoscere Van Bruce Wayne, chissà mai se succederà.
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova sitcom NBC? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter egg e trivia disseminati nella puntata.
- La città in cui è ambientato Powerless, Charm City, è stata inventata appositamente per il serial.
- Ad un certo punto, sul giornale locale della città (Charm City News) si può leggere una notizia che vuole Lex Luthor eletto presidente degli USA. Più che una presa in giro alla attuale presidenza di Donald Trump, è una citazione a quando Luthor diventò veramente presidente degli Stati Uniti su Superman: Lex 2000 #1 del 2001.
- Su alcune insegne compaiono delle scritte di nomi di famosi autori oppure di marche fittizie della DC Comics, come la Soader Cola o i nomi dei creatori di Superman: Jerry Siegel e Joe Shuster. Al karaoke, invece, si può leggere l’insegna Kane And Finger’s Pub, rispettivamente i nomi dei creatori di Batman: Bob Kane e Bill Finger.
- Sullo schermo del pc di Emily ad un certo punto compare il logo di una compagnia assicurativa chiamata Retcon Insurance. Il nome è una doppia citazione. La prima e all’opera di retcon in sé, utilizzata svariate volte nei fumetti supereroistici. La seconda riguarda l’originale location dove era ambientato Powerless, ovvero una compagnia assicurativa, anziché una divisione della Wayne Enterprise.
- Il padre di Emily è interpretato da Marc McClure, attore famoso per il ruolo di Jimmy Olsen nel primo Superman del 1978 con Christopher Reeve.
- La stella gigante che viene vaporizzata da quello che sembra un raggio di Lanterna Verde è Starro. Comparso per la prima volta su Brave And The Bold #28 del 1960, Starro è un alieno conquistatore che somiglia ad una gigantesca titanica stella marina che, arrivato sulla Terra, mise gli abitanti di Happy Harbor e del Rhode Island sotto controllo mentale. Gli eroi Aquaman, Flash, Lanterna Verde, Martian Manhunter e Wonder Woman, uniti in una squadra, riuscirono a sconfiggerlo dando così vita alla Justice League.
- Van Wayne, il cugino di Bruce, esiste anche nei fumetti. Ma fece solo una singola e sparuta apparizione su Batman #148 del 1962.
- “Let me just summon a wizard. SHAZAM!” scherza Teddy. Shazam – ex-Capitan Marvel – è l’alter ego di William Billy Batson, un ragazzo rimasto orfano che si mantiene lavorando come reporter radiofonico e segretamente viene scelto come campione del bene dal mago Shazam. Ogni volta che Billy pronuncia il nome del mago (Shazam!) è immediatamente colpito da un fulmine magico che lo trasforma in un supereroe adulto con immensi poteri e le abilità di otto figure mitologiche. Ogni lettera della formula magica ha un preciso significato.
- Il nome del giornalista che annuncia l’arresto del Joker è quello di Marv Wolfman, altro celebre scrittore di fumetti.
- Il treno salvato da Crimson Fox porta la doppia insegna 5252, citazione all’ammontare complessivo delle Terre alternative della DC.
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Wayne Or Lose 1×01 | 3.10 milioni – 1.1 rating |
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