Il lasso di tempo tra Settembre e Novembre è il periodo dell’anno in cui ogni recensore del globo impazzisce a causa dell’enorme mole di serie debuttanti. Il numero di prodotti televisivi è talmente elevato che è necessaria una scrematura, la quale avviene guardando i pilot. Il primo episodio stagionale serve per comprendere di che pasta è fatto uno show, quali sono i suoi pregi e quali i suoi difetti. Fortunatamente i quarantadue minuti del pilot di The Good Doctor sono stati più che sufficienti per valutare se continuare o meno con la serie: TGD non s’ha da fare.
Il nuovo show che vede protagonista assoluto Freddie Highmore, famoso per il ruolo di main character in Bates Motel, è stato prodotto dalla stessa mente che ha creato il ben più famoso Dr. House, David Shore. Si precisa prodotto e non ideato perché The Good Doctor USA è basata sull’omonima serie coreana andata in onda nel 2013. L’edizione americana tuttavia può vantare un cast di tutto rispetto con attori del calibro di: Antonia Thomas (Lovesick, Misfits), Beau Garrett (Tron:Legacy, Criminal Minds) e tanti altri. Nonostante un buon cast e il coinvolgimento di Shore qualcosa in “Burnt Food” è andato storto, in primis la stessa sceneggiatura di Shore, lontana dai tempi d’oro.
La bocciatura per la nuova serie di casa ABC è quasi totale, le buone premesse del trailer, che la facevano sembrare un atipico ed interessante Medical Drama, sono state annientate nel giro di una decina di minuti. Dai personaggi, passando per dialoghi e finendo con il cast di salvabile c’è poco o nulla. È sembrato quasi di assistere ad una parodia di serie ben più famose come: Dr. House e Grey’s Anatomy, ma purtroppo non è così. I già citati primi dieci minuti di “Burnt Food” dovrebbero essere riportati nei manuali di cinema come “Cose da non fare”, per evitare un fallimento annunciato. La presentazione del main character è fondamentale, così da poter indurre lo spettatore ad interessarsi di tutto ciò che circonda il protagonista ma, purtroppo, Shaun Murphy è destinato ad essere ricordato per la presentazione più banale e sconcertante di sempre. Arrivato all’aeroporto il giovane dottore assiste ad un susseguirsi di azioni che sfiorano il non plus ultra della demenzialità: una lastra di vetro maneggiata da due idioti si schianta contro un bambino, i genitori “preoccupati” (preoccupati tra parentesi perché gli attori che interpretano i genitori non lasciano trasparire alcuna emozione) chiamano a gran voce aiuto, sfortunatamente l’esperto dottore che arriva è un incompetente che sbaglia manovra, ma super Shaun se ne accorge in tempo e come il miglior McGyver riesce a creare lo strumento per salvare la vita al bambino con oggetti randomici ma funzionali. Purtroppo la cosa peggiore dell’episodio non è questa ma avviene nel finale ed è il motivo principale dell’assunzione di Shaun all’ospedale di San Jose. Nella riunione organizzata per decidere proprio se assumere un medico autistico vincono il buonismo e il non-sense: Shaun viene assunto in quanto autistico e perché da piccolo ha assistito alla morte del fratello. Si capisce così che The Good Doctor non è altro che una serie pronta a cavalcare l’immensa ondata di politically correct iniziata nel 2016 dopo la premiazione degli Oscar. Gli effetti di questo moto non si sono ancora assestati e non sembrano nemmeno voler diminuire, basti pensare a quanto è successo negli ultimi Emmy.
Nonostante il primo approccio con Shaun non sia dei migliori, non si può negare una certa bravura di Freddie Highmore nell’interpretazione del protagonista con problemi, ma purtroppo sembra essere l’unico a salvarsi. Il resto dei personaggi è ben lontano dall’essere meritevole di venir ricordati anzi, scrutando bene le loro facce una domanda sorge spontanea. È mai possibile che all’interno dell’ospedale vi sia un solo dottore con più di 50 anni? La risposta è no, ma si sa… gli attori giovani e bellocci attirano molto di più di quelli anziani e rugosi. E non c’è problema se così si falsa tutto il realismo della serie, l’importante è attrarre i fan con fisici da urlo, storie d’amore “appassionanti” e sottotrame dal dubbio interesse.
In conclusione The Good Doctor è iniziato nei peggiori dei modi, un cambio di rotta vincente per sistemare ciò che accaduto in “Burnt Food” è possibile, ma noi di RecenSerie non crediamo a questi tipi di miracoli.
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Burnt Food 1×01 | 11.2 milioni – 2.2 rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.
… pensare che poi in realtà si è rivelata la serie dell’anno… Io l’ho trovato bellissimo.
Onestamente dopo la visione del pilot ho smesso di seguirla, per cui non posso giudicare l’intera serie. Però, in base quanto visto nel pilot, direi, se fosse vero, che hanno fatto un autentico miracolo allora.