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Marvel’s Jessica Jones 3×02 – AKA You’re WelcomeTEMPO DI LETTURA 3 min

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Se “AKA The Perfect Burger” si era focalizzata solamente sul punto di vista di Jessica, il suo nuovo status quo e la digestione del rapporto interrotto con Trish a causa dell’omicidio di sua madre, “AKA You’re Welcome” fa esattamente l’opposto: prende Jessica, la mette in un angolo e punta tutti i riflettori sull’aspirante Hellcat (qui nell’immagine di recap alle prese con un bel easter egg che la vede nel costume presente nei fumetti) andando a chiudere quel gap di informazioni tra lo scorso season finale ed il suo ritorno in scena. Una scelta audace, anche giusta sotto qualche punto di vista, ma che spezza il ritmo di una storia che stava faticosamente trovando un suo perchè e quindi ha forse più lati negativi che positivi. Capire le diverse prospettive dei due personaggi principali ha sicuramente la sua importanza e andava doverosamente fatto, visto che la percezione di Trish avuta dallo spettatore era fondamentalmente errata, ma anche qui si poteva lavorare più nel lungo periodo piuttosto che in un’istantanea di 50 minuti.

Trish:You are welcome.

È questo il nuovo leitmotif di Trish. La ragazza si è creata un nuovo obiettivo per provare a saldare quel debito insanabile creato uccidendo la madre di Jessica, un obiettivo che vede indirettamente Jessica  come principale beneficiaria dei nuovi servizi offerti da Patsy in versione vigilante, ovviamente con tutte le difficoltà del caso. Praticamente, oltre ad essere una puntata sulle “origini” di un’aspirante Hellcat, “AKA You’re Welcome” è principalmente un episodio anticlimatico che smorza l’hype (finalmente) creato dall’accoltellamento di Jessica nel finale. Una scelta magari giusta ma in un momento sbagliato.
I problemi della puntata sono svariati e sono sempre più o meno gli stessi che hanno accompagnato le diverse serie Marvel/Netflix alla moria: il minutaggio è sproporzionato rispetto alla quantità di cose da vedere e la qualità ne risente. Si spende veramente tanto tempo ad enfatizzare situazioni lavorative (leggasi la televendita) o di allenamento (leggasi la scena di sesso) che potevano serenamente essere serenamente saltate ma che invece ammorbano la visione. Le scene d’allenamento sono fondamentali per capire i progressi fatti da Trish ma, anche qua, sorgono spontanee svariate domande legate principalmente ai poteri che Patsy dovrebbe aver acquisito. Purtroppo, a parte aver aumentato la luminosità sullo schermo e aver distrutto lo schermo di un cellulare, non si capisce assolutamente quali “upgrade” abbia ottenuto, soprattutto se la si paragona a Jessica. E francamente vederla che si getta da una finestra e scappa a piedi non è quel genere di potere che ci si sarebbe aspettato di vedere.
Ulteriore elemento da rimarcare è l’assenza di Jessica nell’episodio, assenza giustificata narrativamente dal flashback su Trish ma che fondamentalmente è una bella scusa per dare a Krysten Ritter la possibilità di sedersi per la prima volta dietro la macchina da presa e firmare la regia dell’episodio. Una regia che non ha niente di eccezionale ma che comunque risulta gradevole anche se viene soffocata da uno script fondamentalmente vuoto e ridondante.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Trish nel costume di Hellcat
  • Episodio troppo lento e lungo
  • Svariati momenti evitabili
  • Ma Trish non aveva acquisito dei superpoteri?
  • La mamma di Trish continua ad essere insopportabile

 

Riassumendo quanto ampiamente descritto sopra, “AKA You’re Welcome” ha un suo senso d’esistere ma non è collocata al posto giusto nella stagione e, soprattutto, ha tantissimi momenti morti che ne appesantiscono la visione. Con qualche taglio in più ed un ritmo più serrato magari non ci saremmo trovati a dare Burn Them All ma magari solo Slap Them All.

 

AKA The Perfect Burger 3×01 ND milioni – ND rating
AKA You’re Welcome 3×02 ND milioni – ND rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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