El Presidente 1×01 – Not Your TopoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Se io fossi il presidente della mia squadra di calcio …
(Gianni Morandi – Il Presidente)

Confezionare uno show interessante e piacevole, basandolo su un gruppo di dirigenti calcistici sudamericani che discutono le loro strategie politiche per arrivare ai vertici e si dividono in pro e contro “l’aristocratico” Marcelo Bielsa. Questo è l’obiettivo, decisamente ambizioso, che si propone questa nuova serie di Amazon Prime, che vede il Premio Oscar Armando Bo alla regia, e si basa sul caso di corruzione in Sudamerica all’interno dell’organo FIFA passato alla storia proprio come FIFA Gate.
La partenza, tuttavia, non è delle migliori: viene spiegato come il calcio sia uno degli sport più popolari del pianeta, se non il più popolare, in grado di muovere un giro di interessi miliardari. Poiché il prodotto si rivolge decisamente agli appassionati del pallone, una simile precisazione sembra ridondante per chi già ne è ampiamente a conoscenza, oppure inutile perché chi non lo sa si asterrà comunque dalla visione.
Per fortuna, si entra poi nel vivo della vicenda, con un artificio retorico del tutto in linea con un certo umorismo sudamericano: i fatti vengono raccontati nel 2015 da Julio Grondona, defunto presidente della Conmebol, la Lega Calcio dell’America Latina, che ripercorre avvenimenti accaduti alcuni anni prima. Lo spettatore viene aiutato a distinguere il passato dal presente grazie al formato dell’immagine, che cambia a seconda dell’anno in cui sono ambientate le scene.
Viene introdotto il protagonista, Sergio Jadue, dirigente cileno di un club minore, il quale rivela da subito tratti decisamente fantozziani. A parte il dimostrare molto di più dei suoi 31 anni, forse anche a causa della calvizie (o del fatto che l’interprete Andrés Parra è nato nel 1977 e deve interpretare tutte le scene dal 2002 al 2015 senza cambiare trucco e parrucco), si dimostra impacciato e ignora alcune regole fondamentali, come il non calpestare l’erba del campo quando non si indossano le scarpe coi tacchetti. Una certa simpatia che lo spettatore potrebbe provare nei suoi confronti viene scacciata quando lo si vede truffare i giocatori della sua squadra e, peggio ancora, farli picchiare quando questi fanno sentire le loro giuste rivendicazioni.
Forse proprio questo mix di goffaggine e furberie lo ha fatto individuare dalle alte sfere della Conmebol come “utile idiota”, prestanome ideale da mettere in una posizione di prestigio. A tutto vantaggio della resa scenica e narrativa, comunque, Sergio, non appena occupata la nuova poltrona, “tira fuori gli attributi“, dimostrandosi un po’ meno propenso del previsto a fare semplicemente tutto quanto gli venga detto, senza porre o porsi domande.
Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Almeno così dice il proverbio. Stando a quanto si vede nell’episodio, però, a volte la donna è grande anche se l’uomo non lo è. Maria Ines, la moglie del protagonista, si dimostra infatti una vera Lady Macbeth, molto più ambiziosa del marito. Tanto per cominciare, si reca in visita nella sede della Lega Calcio cilena, cosa mai fatta prima dalle altre mogli dei dirigenti.
Nelle prossime puntate, si vedrà come il rapporto tra i due, personaggi comunque romanzati, si evolverà mentre sullo sfondo è destinato ad esplodere il FIFA Gate, lo scandalo che nel 2015 portò alla luce un giro di mazzette miliardarie legate all’organizzazione delle successive edizioni dei campionati mondiali di calcio. A questo proposito, sembra da tenere d’occhio anche la figura della barista, a cui Sergio fa le sue confidenze sorseggiando il suo drink, dopo aver partecipato alle riunioni di vertice.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Maria Ines
  • Sergio, quando tira fuori gli attributi
  • Piacevole tendenza a non prendersi troppo sul serio
  • Bisogna essere appassionati di calcio per apprezzare il prodotto
  • Introduzione un po’ troppo lunga
  • Sergio, quando fa picchiare i giocatori

 

Prodotto gravemente sconsigliato a chiunque non ami il calcio, dal ritmo piacevole e dall’altrettanta piacevole tendenza a non prendersi troppo sul serio. Il voto Save si riferisce principalmente alla curiosità di vedere come procederà la vicenda, in quanto ci sono diversi sviluppi possibili, alcuni dei quali decisamente interessanti: un personaggio coniglio capace di tirare fuori il ruggito del leone dà alle trame la giusta dose di imprevedibilità. La tempistica di uscita della serie, comunque, è veramente ben calcolata, in un momento in cui i tifosi sono “in astinenza” da parecchi mesi e salutano con piacere la ripresa delle partite.

 

Not Your Topo 1×01 ND milioni – ND rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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