Grey’s Anatomy 21×12 – Ridin’ SoloTEMPO DI LETTURA 3 min

/
4
(1)

Grey's Anatomy 21x12 recensioneC’è una lunga storia nella tradizione di Grey’s Anatomy che riguarda la prima solo surgery. Ogni specializzando è giunto a questo momento fatidico nel corso delle 21 stagioni e, se dei protagonisti storici ci si ricorda per filo e per segno come e quando questa è avvenuta (anche grazie alle numerose repliche delle prime stagioni viste nel corso della vita dello spettatore storico di GA), meno memorabili sono sicuramente quelle degli ultimi anni.
Conseguenza naturale degli anni che passano, della storia che si ripete e di character a cui ci si affeziona meno. Niente di nuovo quindi, eppure, ogni volta che ciò accade, non si può fare a meno di percepire la freddezza delle scene che ormai non riescono a regalare più nessuna emozione.

DINAMICHE IN SALA OPERATORIA


A prendere il sopravvento sulle dinamiche prettamente lavorative sono perlopiù gli specializzandi. Un qualcosa che finora è risultato un aspetto positivo, dato che rinnova le situazioni almeno dal punto di vista dei personaggi coinvolti.
Ovviamente, però, ciò che accade è pur sempre una replica del passato, seppur a volte rivisitata. In questo caso specifico non è tanto l’operazione svolta da sola da Simone a risultare scontata, dato che è un passaggio obbligatorio, bensì il contorno che si crea con i colleghi. La reazione di Adams, in realtà mascherata degnamente, appare anche normale data la situazione personale di Lucas, che è il vero focus del personaggio.
Quasi sicuramente a causa della sua parentela con gli Shepherd, infatti, questo personaggio catalizza in maniera differente l’attenzione su di sé, creando un’empatia maggiore. Ecco perché il suo ritrovarsi a ripetere il primo anno appare come una trama che emotivamente potrebbe creare un coinvolgimento maggiore. Seppur sempre di storia non originale si tratti.

DINAMICHE FUORI LA SALA OPERATORIA


Anche fuori dalla sala operatoria la diversificazione non la fa da padrona. La frase detta da Jo a Link in questo episodio è una metafora perfetta di quanto sta accadendo: “I’ve already done it before, but I’ve never done it with you”. Lo show continua a ripetere le stesse dinamiche solo cambiando l’ordine degli addendi ma, naturalmente, il risultato non cambia e lo spettatore si ritrova a vedere sempre le stesse cose.
In tutto ciò, aleggia sulle teste di chi guarda la nuova trama rifilata a Teddy e Owen. Una relazione aperta che sembra abbastanza estranea alle dinamiche della coppia per come la si è conosciuta e che non promette niente di buono.
Forse, qualche buona intenzione era rimasta nella storyline di Kwan, che almeno partiva da una base innovativa. Al momento lo sviluppo non sembra procedere in questa direzione con l’arrivo del promesso sposo di Molly, ma per ora rimane ancora tutto in bilico.

MEREDITH


Capitolo a parte merita Meredith e il suo studio clinico. La riapparizione di Tom Koracick arriva decisamente all’improvviso, ma lui risulta sempre il personaggio perfetto per creare conflitto. La scena di fine episodio non risolve niente, ma riporta Meredith allo stesso punto in cui era nello scorso season finale o nella scorsa première. La sua determinazione verso la ricerca non demorde mai, ma la mancanza di passi avanti in questa linea narrativa inizia ad essere un vero deterrente che immobilizza il tutto da troppo tempo.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • La solo surgery di Simone…
  • La situazione di Lucas potrebbe aprire una trama più interessante
  • … seppur ormai totalmente priva di emozione
  • Storie personali sempre uguali (o, nel caso di Owen e Teddy, comunque pedanti)
  • Meredith ferma sempre allo stesso punto

 

Ancora un episodio di normale amministrazione. Nessuno può dire di assistere a pessimi episodi, ma la mancanza ormai perenne di qualsiasi emozione non migliora di certo le cose.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

4

Nessun voto per ora

Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

Precedente

Quasi Tutta La Famiglia Pronta A Tornare Nel Revival Di Malcolm In The Middle

Prossima

The White Lotus 3×05 – Denials