0
(0)
OMG! Cazzo si! Game Of Thrones ha finalmente messo la modalità “distruzione” e non ce n’è più per nessuno. Non so neanche da dove cominciare, forse è bene iniziare complimentandosi con i coreografi e gli addetti agli effetti speciali: mi inchino. Sono probabilmente i migliori effetti in CGI visti in un telefilm, ecco finalmente spiegato dove sono andati a finire tutti i soldi del budget.
Vedete, persone scettiche come me su Game Of Thrones, dopo questo episodio hanno di che scusarsi. Quindi chiedo umilmente scusa a tutti se mi sono lamentato a non finire per 8 episodi in cui è successo poco o nulla perchè posso dire che la mia, la nostra attesa è stata degnamente ripagata. Grazie dei nuovi e dei vecchi per la sensazione di aver appena visto un colossal stile Signore degli Anelli.
Forse il figlio di Davos Seaworth, capitano della flotta di Stannis, non ringrazierà molto il suo unico dio visto che è saltato in aria con l’altofuoco. Proprio questo intruglio altamente esplosivo ed infiammabile è stata la vera mossa a sorpresa per tutti, non si può che complimentarsi con il Mezzo Uomo, osannato dalla folla dopo il suo discorso d’incitamento alle truppe e durante la battaglia. Se già si era guadagnato la simpatia del pubblico adesso, dopo la battaglia di Blackwater, ha conquistato anche quella dell’esercito di King Joffrey. Un grande stratega è colui che riesce ad anticipare le mosse dell’avversario attuando un’adeguata controffensiva pianificata nei minimi dettagli e Tyrion si può fregiare di questo titolo. Certo la defezione degli uomini di Stannis e l’arrivo della cavalleria, termine mai usato meglio, del padre Tywin fanno la differenza e decretano il successo. Successo morale principalmente, quello fisico lo lasciamo ad un’altra giornata visto che solo con l’aiuto del suo scudiero è riuscito a sopravvivere.
Chi invece meritava di morire è il deturpatissimo Mastino che prima incita alla rissa il buon Bronn e poi viene salvato da quest’ultimo mentre cade nello sconforto sul campo di battaglia. Dulcis in fundo, con un sontuoso quanto magistralmente elegante “Fuck the king’s guard. Fuck the city. Fuck the king” abbandona tutto e tutti rivelandosi il mercenario che è in realtà, tuttavia si guadagna una posizione nella mia classifica personale di gente che offende Joffrey senza pudore: respect! Proseguendo nella mia classifica non posso non citare il mitico Bronn, già assurto agli onori delle cronache per il suo senso dell’umorismo, ed ora autentico mattatore dell’episodio. Il ricordo di lui versus il Mastino o mentre scaglia la freccia che scatena l’inferno nelle acque di Blackwater sono perle di un episodio perfetto che non lascia nulla al caso, dalle inquadrature alle parole soppesate come macigni.
Non parlerò neanche di Joffrey, ignavo reuccio che dovrà finire con la testa su una picca, e neanche di Stannis che fa una figura barbina mandando al suicidio migliaia di uomini in un’autentica mattanza. L’unica che merita attenzione è Cersei, l’unica ad avere il potere all’interno del palazzo reale in fin dei conti. Si la ripetizione di “unica” è voluta e serve ad enfatizzare la forza distruttrice che cova dentro di se e che propaga a macchia d’olio intorno a se come se fosse un cancro impossibile da cancellare. Cancro che ha generato un cancro di nome Joffrey giusto per dirne una. Dopo aver usato Sansa come giocattolo per distrarsi dalla guerra si è rintanata sul trono di spade per avvelenare suo figlio prima che Stannis irrompesse e ammazzasse tutti, fortuna che è entrato Tywin. Fortuna…
Forse il figlio di Davos Seaworth, capitano della flotta di Stannis, non ringrazierà molto il suo unico dio visto che è saltato in aria con l’altofuoco. Proprio questo intruglio altamente esplosivo ed infiammabile è stata la vera mossa a sorpresa per tutti, non si può che complimentarsi con il Mezzo Uomo, osannato dalla folla dopo il suo discorso d’incitamento alle truppe e durante la battaglia. Se già si era guadagnato la simpatia del pubblico adesso, dopo la battaglia di Blackwater, ha conquistato anche quella dell’esercito di King Joffrey. Un grande stratega è colui che riesce ad anticipare le mosse dell’avversario attuando un’adeguata controffensiva pianificata nei minimi dettagli e Tyrion si può fregiare di questo titolo. Certo la defezione degli uomini di Stannis e l’arrivo della cavalleria, termine mai usato meglio, del padre Tywin fanno la differenza e decretano il successo. Successo morale principalmente, quello fisico lo lasciamo ad un’altra giornata visto che solo con l’aiuto del suo scudiero è riuscito a sopravvivere.
Chi invece meritava di morire è il deturpatissimo Mastino che prima incita alla rissa il buon Bronn e poi viene salvato da quest’ultimo mentre cade nello sconforto sul campo di battaglia. Dulcis in fundo, con un sontuoso quanto magistralmente elegante “Fuck the king’s guard. Fuck the city. Fuck the king” abbandona tutto e tutti rivelandosi il mercenario che è in realtà, tuttavia si guadagna una posizione nella mia classifica personale di gente che offende Joffrey senza pudore: respect! Proseguendo nella mia classifica non posso non citare il mitico Bronn, già assurto agli onori delle cronache per il suo senso dell’umorismo, ed ora autentico mattatore dell’episodio. Il ricordo di lui versus il Mastino o mentre scaglia la freccia che scatena l’inferno nelle acque di Blackwater sono perle di un episodio perfetto che non lascia nulla al caso, dalle inquadrature alle parole soppesate come macigni.
Non parlerò neanche di Joffrey, ignavo reuccio che dovrà finire con la testa su una picca, e neanche di Stannis che fa una figura barbina mandando al suicidio migliaia di uomini in un’autentica mattanza. L’unica che merita attenzione è Cersei, l’unica ad avere il potere all’interno del palazzo reale in fin dei conti. Si la ripetizione di “unica” è voluta e serve ad enfatizzare la forza distruttrice che cova dentro di se e che propaga a macchia d’olio intorno a se come se fosse un cancro impossibile da cancellare. Cancro che ha generato un cancro di nome Joffrey giusto per dirne una. Dopo aver usato Sansa come giocattolo per distrarsi dalla guerra si è rintanata sul trono di spade per avvelenare suo figlio prima che Stannis irrompesse e ammazzasse tutti, fortuna che è entrato Tywin. Fortuna…
PRO:
- Bronn VS Il Mastino
- CGI e scenografie imponenti
- La doppia visione maschile/femminile della guerra
- Finale a sorpresa
- Il Folletto che appena entrato sul campo di battaglia taglia la gamba di un nemico
- Bronn che lancia la freccia
CONTRO:
- NIENTE
Diciamo che siamo stati ripagati di ogni aspettativa che aveva creato l’hype. Sembra davvero l’episodio perfetto, senza dubbio il migliore finora creato per la serie nelle due stagioni. Speriamo che, non dico mantengano perchè è impossibile per 10 episodi consecutivi, ma proseguano su questa scia perchè dopo episodi come questo è facile sedersi sui propri allori. E intanto con la prossima siamo già arrivati al finale.
VOTO EMMY
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.