Under The Dome 1×10 – Let The Game BeginTEMPO DI LETTURA 7 min

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“Che il gioco cominci”, è la
letterale traduzione di “Let The Game Begin”, titolo del decimo
episodio di Under The Dome…e che gioco, se mi è concesso. Quando
precedentemente si diceva che il nono episodio sarebbe stato una
sorta di prologo e l’inizio della fine, penso che nessuno avrebbe
potuto immaginare degli sviluppi così rapidi e

densi di pathos,
anche se purtroppo con i suoi bei difetti che si sperava tanto non
vedere…ma, ahimè, Under The Dome non è Watchmen e dobbiamo
comunque accettare alcuni scivoloni nel grande disegno che la
produzione sta dipingendo per noi. Questo episodio è un
po’ come la prima guida di una persona fresca fresca di teoria nella
sua corsa per prendere la patente: ancora non sa ingranare bene la
marcia (qualsiasi marcia) e ancora non sa come bilanciare il peso del
suo piedino, facendo scattare la macchina come un cavallo a cui si da
una sculacciata, alternando impennate di velocità e decelerazioni
improvvise ma nonostante tutto, per quanto la prima guida possa
andare male mostrando al futuro guidatore quanto ci sia ancora da
imparare, rimane sempre e comunque un’emozione e un’esperienza
positiva e indimenticabile, un po’ come questo episodio.
Si parte subito schiacciando sul pedale
dell’ottimismo e smorzando il precedente entusiasmo di Norrie, Joe e
Angie, che grazie a Dodee l’impicciona, il trio scopre che la ricerca
della “quarta mano” si fa subito un gioco serio e non una
di quelle quest romanzate dei videogame (come loro speravano), dato
che chi “non è degno” si becca ‘na bella ustionata, un
lavaggio del cervello e una scossa che mollami. C’era un detto che
diceva che “il gioco è bello quando dura poco”…però, a sto
giro, il gioco è durato davvero poco e nessuno degli spettatori s’è
divertito neanche un po’, dato che viene fuori che il quarto
prescelto è Junior, scelta che ha lasciato perplessi molti di noi
Dome-Addicted. I lati negativi di questa rivelazione, sono che
effettivamente, la soluzione del quarto prescelto è abbastanza
telefonata grazie alle rivelazioni della Mamma Veggente di Little Jim
della scorsa puntata, anche se noi di RecenSerie ci abbiamo sperato
fino all’ultimo che fosse un personaggio nuovo o uno poco
approfondito finora, ma forse era troppo sperare che le rivelazioni
sulla Mamma di Junior non portassero ad una sua inclusione più
approfondita negli affari della cupola; altra cosa che disturba, è
che Junior è sostanzialmente quello che Don Mariano Arena del libro
Il Giorno Della Civetta definirebbe un “uominicchio”…fateci
caso, è un uomo senza patria, senza particolari affetti che fallisce
in tutto quello che fa. Fallisce nell’essere l’erede sano di mente di
Big Jim, fallisce come poliziotto…perchè dai, non sei un buon
agente se fai il bullo con un povero disperato che ruba del sale e
poi ti fai fermare dell’ultimo degli stronzi dei buttafuori (se lo
vedesse l’Ispettore Callaghan si sparerebbe solo per potersi
rivoltarsi nella tomba), fallisce come fidanzato…perchè, non so
voi, ma io la mia donna non la rinchiudo in un bunker per convincerla
ad amarmi e fallisce in…boh! Tutto quello che fa. E’ un personaggio
che non ha effettivamente un posto suo nel già piccolo mondo di
Under The Dome e la scelta di includerlo nel Club dei Cavalieri
Epilettici pare un po’ forzata, come per dire: “Abbiamo sto
personaggio, vediamo di fargli fare qualcosa”. La saga della Egg
Hunt prende una svolta piuttosto deludente, ma che con la scena che
chiude l’episodio e che mostra le Pink Star disseminate a forma di
mini galassia in parte ripaga per questa vergognosa presa per il
culo. Ma solo in parte. Ora ci si aspetta di essere bellamente
scusati rispondendo alla domanda di Junior nei prossimi episodi che,
effettivamente, lasciano la suspance e la voglia di scoprire altri
segreti come è successo con le altre trame.
Come nella ricerca della quarta mano,
anche il triangolo Big Jim/Barbie/Maxine arriva ad una svolta con i
suoi alti e i suoi bassi. Uno dei pregi, è sicuramente Maxine
stessa, che si dimostra a modo suo una spietata ed egoistica villain
che non ha esitato a trasformare Chester’s Mill nel decimo girone
dell’inferno, costruendo una sorta di casinò dove poter sfoggiare i
peggio vizi dell’uomo (tranne la prostituzione, non sia mai!).
Sensuale, diabolica e figura degna delle migliori femme fatale dei
romanzi noir di Raymond Chandler e James Ellroy, quello che la
differenzia dal principale cattivone della serie (che è Big Jim, non
dimentichiamocelo) è proprio il suo desiderio di potere e l’abilità
nell’utilizzare gli altri e le loro debolezze per arrivare dove
vuole…almeno il Grande Jim ci tiene alla sua città, pur
interessandosene con metodi poco ortodossi, alla bionda invece non
gliene può fregar de meno e la tratta come l’ennesimo pedone della
sua enigmatica scacchiera; un ulteriore dimostrazione di questa sua
abilità si può vedere nel modo in cui frega Barbie. Ma purtroppo,
tutto questo ben di Dio va a perdersi per strada man mano che
l’episodio prosegue, mostrando alcuni aspetti abbastanza fastidiosi
di Max…come il fatto che debba sempre minacciare i due amici/nemici
con frasi tipo “fate questo e se no ce lo dico a tutti, anche alla
maestra”, o che abbia imbastito una sorta di Fight Club pezzente
che carbura a scommesse (che dopo l’omonimo film, è un comparto
narrativo talmente usurato che non se ne può più). Se poi contiamo
il fatto che Julia e Linda sono arrivate alle soluzioni di due dei
più grandi misteri che aleggiava sopra le loro vite informando pure
i diretti interessati di esserne al corrente, questo fa perdere a lei
la più grande presa che aveva su Jim e Barbie, distruggendo
praticamente ogni forma di ricatto e annullando così il suo
“potere”…e ora che tutto questo è successo, dobbiamo
aspettarci altri assi nella manica da parte di Max, o possiamo già
considerare calato il sipario sulla bionda? Noi speriamo negli assi,
perchè da come era stata presentata, Maxine sembra fatta per
rimanere e per fare tanti altri danni.
E parlando proprio dei segreti
che (finalmente) vengono a galla: ottimo il modo in cui viene
presentato Duke, cioè come un eroe che ha cercato di salvare la
cittadina, ma abbastanza piatto il “confronto” tra l’allieva del
deceduto e Big Jim…anche se, immagino, gli sceneggiatori non
abbiamo voluto caricare troppo la puntata e che abbiano voluto
tenersi questo sviluppo per i prossimi episodi…trovata dell’eroe
che funziona anche con Peter ma che non risulta molto convincente
quanto quella del trapassato sceriffo che però viene risollevata dal
grande atto di coraggio di Barbie che confessa tutto a Julia, una
mossa che sicuramente ha preso in contro piede Maxine…anche se qua,
l’eroe della situazione è decisamente Big Jim. Nella sua ricerca per
trovare un modo per contrastare Max, il Grande Jim fa l’accidentale
conoscenza di Agatha, la madre della bionda che con fierezza informa
il nostro pelatone che ha preso tutto da sua mamma (E ma qui sorge
una domanda lecita: che razza di madri ci sono a Chester’s Mill? Una
c’ha le visioni e l’altra addestra la figlia a diventare una spietata
allibratrice)…ma, con nostro “grande dispiacere”, la donna dal
grilletto facile non dura e Big Jim si dimostra ancora una volta un
pericoloso animale, che mostra gli artigli e la sua ferocia proprio
quando è all’angolo, lasciandola annegare dopo una sfortunata
caduta, infierendo il contrattacco che voleva (chi cerca trova, del
resto).

PRO:

  • La confessione di Barbie
  • Big Jim VS Agatha
  • Effetto speciale della
    mini-galassia
  • Finalmente, qualche segreto
    rivelato
  • Il Fight Club pezzente
CONTRO:
  • Junior è la Quarta Mano
  • Il Fight Club pezzente
  • Maxine: il suo potere è già
    finito?
  • Linda VS Big Jim: rimandato

Nonostante i difetti, Under The Dome
dimostra di avere ancora qualcosa da raccontare…anche perchè,
tutti i principali plot presentati nel precedente episodio (esclusa
la Egg Hunt) sembrano arrivati al suo culmine, ma c’è anche da
ricordarsi che mancano 3 episodi alla fine e che non è ancora
finita. L’odissea di Chester’s Mill sta raggiungendo la fine del suo
primo arco di storie, ma all’orizzonte si sente e si avverte sempre
di più dei presagi di tuono e di tempesta. Questo è solo l’inizio,
il gioco è appena cominciato…e mi sa tanto che ne vedremo delle
belle.

VOTO EMMY

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