Cosa intendiamo parlando di “ignoranza”? Spesso ci riferiamo, in senso estremamente dispregiativo, a quella particolare mancanza di elementi cognitivi utili a conoscere un qualcosa. Altre volte invece questo termine si insinua nel nostro linguaggio comune per esprimere un particolarissimo tipo di seduzione. L’Ignorante spesso è il puro, il genuino. E’ tutto ciò che in quel momento ci potrebbe bastare per renderci soddisfatti. From Dusk Till Dawn, in questo caso, è l’Ignorante con la I maiuscola.
Robert Rodriguez, dopo l’omonimo film culto del 1996 da lui stesso girato, ci ha voluto fare questo regalo trasponendo la storia su piccolo schermo nel canale da lui stesso fondato, El Rey. Il poliedrico regista, pupillo di Quentin Tarantino (il quale ai tempi del liceo aveva firmato la sceneggiatura di FDTD), ha forse recepito la potenza attuale della TV, portatrice sana di “addiction” e caratterizzata da sempre maggiori ventate di qualità. E la qualità in questo caso c’è veramente tutta. La scenografia evoca, grazie anche ai colori messi in scena, l’atmosfera crepuscolare del tramonto. Quasi ad avvisarci di una notte sempre più vicina. Gli attori anche si giocano bene le loro carte. Li ho trovati, infatti, sicuramente più credibili nella loro momentanea impersonalità. Due giovani figure, che non possono creare più di tanti rimandi, saranno poi più efficaci nel mettersi al servizio della storia. Senza nulla togliere a Clooney e Tarantino (interpreti dei due fratelli Gecko nel film del 1996), infatti, in questo caso non diremo “guarda come era giovane George” oppure “che faccia da matto ha Tarantino”. Anche in questo, spesso, sta la forza della TV: meno star, più addetti ai lavori. Siamo quindi totalmente assorbiti nella vicenda. E se talvolta i Pilot possono inevitabilmente lasciare delle riserve, è vero anche che le riserve sono spesso indirizzate allo scorrimento dell’intreccio. Che fare quando la storia è già tracciata (e non in un libro dove gli adattamenti possono risultare letali) e il genere in questione è immune alle cadute di stile (basandosi esso stesso di base su una meravigliosa caduta di stile)? Si conosce già la deriva horror della trama, basta guardare la locandina. Inoltre un pilot che mostra un gangster imbavagliare due ragazze ansimando loro sopra, scambiandole poi per mostri, ha già messo le cose in chiaro. Amanti del Pulp accorrete! Tarantiniani di tutto il mondo unitevi! Ci sarà da divertirsi.
Se solo volessimo trovare qualche difetto a questo quadretto idilliaco di nobile serie Z, sta proprio nello specchiarsi troppo. Una volta liberato il campo da tante noie quali la trama da seguire e un equilibrio da tenere, ciò che rimane è la possibilità di lanciarsi nell’esercizio di stile più sfrenato. E qui casca l’asino… Si è voluto strafare fondamentalmente in due modi: con l’intreccio temporale di inizio episodio, richiamo palese della struttura di “Pulp Fiction” e con la “monotonia” dell’ambientazione. Il primo elemento ha semplicemente stonato in quanto circoscritto in una piccola parte dell’episodio, abbandonato poi per adottare una temporalità lineare. Il secondo va a creare invece una doppia insoddisfazione (anche se forse “insoddisfazione” è eccessivo come termine). Chi ha infatti già visto il film del 1996 potrà sì godere delle vicende dentro la stazione di servizio, ma la tensione per ciò che sta per accadere sarà veramente ai minimi termini. Chi invece è all’oscuro della storia, potrebbe tranquillamente lasciarsi intimidire da una tale lentezza narrativa, non avendo visto introdotta nessuna tematica che andrà a caratterizzare la serie.
Tutto ciò però è relativamente marginale e non va minimamente ad intaccare l’impressione positiva di questa 1×01. Che Pilot sarebbe senza qualche punto oscuro che saremo ansiosi di poter chiarire soltanto aspettando i seguenti episodi? Rodriguez ha capito tutto e si vede.
PRO:
- Serie con prospettiva molto Ignorante
- Attori a testa bassa nei loro difficili ruoli
- Scenografie
- Impossibilità di cadute di stile
- Sequenza della sparatoria a rallentatore.
- Non mantenuto nel resto dell’episodio, quindi stonato, l’intreccio temporale iniziale tra il punto di vista dei fratelli Gecko e i due poliziotti
- Poco introdotta la tematica reale dello show
- I dialoghi sui giorni mancanti di bel tempo.
Pilot 1×01 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.