Partiamo dalla fine. Nick e Jess si lasciano. E’ una buona cosa? Non è una buona cosa? Non lo so. Lo dico sinceramente. Ho capito però che dipende dall’angolazione da cui la si vede. Sicuramente uno dei nei di questa terza stagione è stato caratterizzato dai continui confronti tra Jess e Nick su ogni cosa. Normali questioni
di coppia, è vero. Questioni che hanno avuto una loro coerentissima parabola, visto quest’ultimo episodio, vero anche questo. Situazioni però che a livello televisivo sono risultate abbastanza ripetitive e, talvolta, noiose. Tutto sta nel fare una differenza tra la gestione dell’episodio e la gestione della stagione fino ad ora. “Mars Landing” è stato per certi versi geniale, per altri versi uno dei peggiori. Geniale per la discesa negli inferi rapidissima, totalmente contraria alle aspettative iniziali (che, devo ammettere mi avevano creato grosse aspettative). Oltretutto il collegamento con l’episodio del primo bacio tra i due, anche quello caratterizzato dal delirante gioco “True American”, merita applausi (nel finale del primo Nick prende Jess e la bacia, in questo è lei a raggiungere lui alle spalle, per abbracciarlo, che roba).
L’episodio quindi si è fatto valere nella presentazione della sua struttura, arrivando pure a rompere degli schemi (mi sarei giocato la rottura tra i due nel season finale). E’ stato però molto debole. Certo, i dialoghi sono sempre brillantissimi, presentando continuamente spunti surreali e trovate molto originali (da cui il titolo). Però se nelle precedenti puntate la parte più pesante era sempre il confronto tra J. e N., come potrà mai risultare un episodio in cui la fa da padrone un loro confronto decisivo e definitivo? Tanto hanno puntato su questo aspetto che la storyline di contorno è stata la classica montagna che ha partorito il topolino. Partita con le migliori speranze (Schmidt con il bagel in bocca) si è mano mano sbriciolata, sprecando il potenziale di due pezzi da novanta come Schmidt e Winston e di un quasi pezzo da novanta come Coach (l’intesa comica con gli altri inizia a mettersi in moto). Detto tra noi, mi sarei giocato meglio anche la comparsa di Alexandra Daddario.
Ma torniamo al punto cardine. Ho trovato veramente troppo concentrata la sfilza di problemi tra Jess e Nick, nell’arco di questa terza stagione. Farla culminare ora, paradossalmente, potrebbe risultare come uno spreco di tempo in tutti gli altri episodi. Io avrei concesso, per una questione di tempi televisivi, almeno una stagione e mezza se non due, prima di far scoppiare la coppia. A tal proposito, vorrei aprire una piccola parentesi che forse potrebbe non essere totalmente fuori luogo. Le coppie nelle comedy sono tutte destinate ad un fato comune: il tira e molla. Non si scappa. Ross e Rachel (i capostipiti), Ted e Robin, Barney e Robin, Leonard e Penny, persino Marshall e Lily, si sono infine aggiunti Nick e Jess (mi gioco tutto che torneranno insieme). Esiste tuttavia un esemplare di coppia, passato spesso sotto silenzio, che è riuscito a sfuggire a questo destino. Chandler e Monica sono riusciti a mettersi insieme dopo non poche stagione per poi non lasciarsi più. Ecco, non avrei disdegnato una simile particolare presa di posizione per i protagonisti di New Girl (magari lasciando fare a Schmidt e Cece il gioco sporco). Sarebbe stata una scelta sicuramente non scontata (considerando anche che i due hanno fatto passare due stagioni prima di mettersi insieme) e poi avrebbe lasciato spazio alle trovate comiche sempre fantastiche. New Girl si può dire che potrebbe permettersi stagioni intere di soli filler, o comunque di non tirare in ballo l’aspetto sentimentale. Che altro dire? Ora vedremo come si evolverà la situazione in questi tre episodi rimanenti. Sicuramente “Mars Landing” era necessario ai fini dello svolgimento della trama. Per questo ha peccato un po’ di debolezza, culminata nell’inutile sotto-trama di Cece.
Confido molto negli sceneggiatori di New Girl e non sarà un episodio così a farmi perdere fiducia, magari la frenesia con cui è stata portata avanti questa storia potrebbe, chissà, denotare una fortissima quantità di cose da raccontare.
- La parte iniziale dell’episodio
- Schmidt con il bagel
- Lo sguardo di Winston quando aiuta nel trasloco, nonché il suo abito
- I tanti parallelismi con l’episodio 2×15
- Gli attori sempre efficaci.
- Troppa fretta nel mandare al diavolo una relazione che ha infestato l’intera stagione promettendo un’evoluzione più che una rottura
- La rottura difficilmente porterà fuori dal reticolo sentimentale, anzi…
- Spero che la sotto-trama di Cece porti a qualcosa di geniale se no è più inutile dell’ultima stagione di Dexter
- Quello che doveva essere un insieme di fantastiche gag del trio W/S/C si è sgonfiato come un palloncino
- Eccessiva la parte dell’incendio
- Nonsense la motivazione “ti amo” “ti amo anch’io” “è l’unica cosa che abbiamo in comune”. Bah.
Fired Up 3×19 | 2.48 milioni – 1.3 rating |
Mars Landing 3×20 | 2.48 milioni – 1.2 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.