A volte, le serie tv si comportano proprio come un piccolo paesino di provincia: con i suoi luoghi comuni, le sue piccole attività commerciali (ma frequentate da uno zoccolo duro di clienti), le sue festività, e sopratutto, le sue superstizioni; seguendo questo esempio, la superstizione per eccellenza dei serial televisivi è proprio la seconda puntata, poichè deve cercare di realizzare una serie di obiettivi il più delle volte difficili da ottenere. Deve mantenere si il tenore della puntata precedente, ma non esser così mozzafiato affinché possa dare il giusto respiro e ritmo; essere un ponte per eventi futuri e prossime puntate, ma non esser completamente un’episodio di passaggio, aggiungendo qualche particolare alla trama generale. Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ovvia questa problematica con una soluzione decisamente furba: trasformando “Heavy Is The Head” nella seconda parte della premiere trasmessa settimana scorsa, riprendendo il filo del discorso dove si era interrotto. A buon intenditore poche parole, e a gran bella puntata pochi commenti.
Utilizzando la mossa di cui sopra il serial riesce a riprodurre quasi come se avesse fatto copia/incolla tutti i gran bei miglioramenti che ci avevano così tanto colpito in “Shadows”, riuscendo pure a metterci qualcosa che nello scorso episodio non ha avuto tempo o modo di infilarci; oltre a riproporci dell’azione coreografata splendidamente, frangenti mozzafiato (vedi l’adrenalinico inizio puntata), colpi di scena a nastro (tipo la comparsa dei Padre di Skye al cospetto di Raina), nessuna paura ad utilizzare personaggi del mito Marvel (come quest’ Uomo Assorbente cazzutissimo) per aumentare la gittata della narrativa e sollazzare i fan, nessuna paura a prendere direzioni di trama/situazioni/personaggi audaci e forti, dialoghi brillanti e ben costruiti, spazio per ogni personaggio, maggior interazione e coesione fra di essi e sopratutto una trama lineare che mostra con precisione dove vuole andare a parare Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., abbiamo modo di conoscere un pò di più alcuni personaggi e/o dinamiche ed eventi solamente intravisti in precedenza: il tutto ripresentato con lo stesso inalterato impatto della prima puntata.
Facciamo più conoscenza con lo “snarky” Lance Hunter, che si dimostra già un personaggio accattivante e tutto da scoprire (e probabile sostituto di Grant Ward nel Team Coulson, ormai totalmente votato al Lato Oscuro della Forza dello S.H.I.E.L.D.), e di vedere la rinascita delle dinamiche Fitz/Simmons in una nuova, tragicomica (ma funzionale) coppia: quella di Fitz/Mack; “Hai presente quelli che suonano ad orecchio? Beh, io sono uno di quelli a cui serve lo spartito”, il nostro Alphonse non poteva descrivere questa strana coppia meglio di così, riuscendo a ridare utilità ad un personaggio che sembrava averla persa, mettendolo semplicemente in un nuovo contesto: affiancato ad un nuovo partner. Già alla seconda puntata, il serial riesce a “resuscitare” un personaggio che sembrava narrativamente spacciato: questo è indubbiamente un segno di miglioramento e di presa di coscienza del prodotto che la produzione si è resa conto di avere in mano.
Unica pecca di quest’episodio brillantemente confezionato, è che gli effetti speciali utilizzati e presentati in questa seconda puntata sono un pò al di sotto della media standard per un telefilm che ha sempre fatto uno dei suoi punti di forza l’utilizzo di gadget Jamesbondiani altamente tecnologici, e quindi bisognosi di essere rappresentati con un certo effetto scenico, che qui non si fondo perfettamente con tutto il resto e appaiono un pò troppo da Playstation Uno e un pò troppo aftereffect amatoriale; certo, non parliamo di produzioni Hollywoodiane, quindi poteva andarci decisamente peggio, ma il tiro deve essere comunque alzato, giusto per arrivare al minimo sindacale richiesto.
Utilizzando la mossa di cui sopra il serial riesce a riprodurre quasi come se avesse fatto copia/incolla tutti i gran bei miglioramenti che ci avevano così tanto colpito in “Shadows”, riuscendo pure a metterci qualcosa che nello scorso episodio non ha avuto tempo o modo di infilarci; oltre a riproporci dell’azione coreografata splendidamente, frangenti mozzafiato (vedi l’adrenalinico inizio puntata), colpi di scena a nastro (tipo la comparsa dei Padre di Skye al cospetto di Raina), nessuna paura ad utilizzare personaggi del mito Marvel (come quest’ Uomo Assorbente cazzutissimo) per aumentare la gittata della narrativa e sollazzare i fan, nessuna paura a prendere direzioni di trama/situazioni/personaggi audaci e forti, dialoghi brillanti e ben costruiti, spazio per ogni personaggio, maggior interazione e coesione fra di essi e sopratutto una trama lineare che mostra con precisione dove vuole andare a parare Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., abbiamo modo di conoscere un pò di più alcuni personaggi e/o dinamiche ed eventi solamente intravisti in precedenza: il tutto ripresentato con lo stesso inalterato impatto della prima puntata.
Facciamo più conoscenza con lo “snarky” Lance Hunter, che si dimostra già un personaggio accattivante e tutto da scoprire (e probabile sostituto di Grant Ward nel Team Coulson, ormai totalmente votato al Lato Oscuro della Forza dello S.H.I.E.L.D.), e di vedere la rinascita delle dinamiche Fitz/Simmons in una nuova, tragicomica (ma funzionale) coppia: quella di Fitz/Mack; “Hai presente quelli che suonano ad orecchio? Beh, io sono uno di quelli a cui serve lo spartito”, il nostro Alphonse non poteva descrivere questa strana coppia meglio di così, riuscendo a ridare utilità ad un personaggio che sembrava averla persa, mettendolo semplicemente in un nuovo contesto: affiancato ad un nuovo partner. Già alla seconda puntata, il serial riesce a “resuscitare” un personaggio che sembrava narrativamente spacciato: questo è indubbiamente un segno di miglioramento e di presa di coscienza del prodotto che la produzione si è resa conto di avere in mano.
Unica pecca di quest’episodio brillantemente confezionato, è che gli effetti speciali utilizzati e presentati in questa seconda puntata sono un pò al di sotto della media standard per un telefilm che ha sempre fatto uno dei suoi punti di forza l’utilizzo di gadget Jamesbondiani altamente tecnologici, e quindi bisognosi di essere rappresentati con un certo effetto scenico, che qui non si fondo perfettamente con tutto il resto e appaiono un pò troppo da Playstation Uno e un pò troppo aftereffect amatoriale; certo, non parliamo di produzioni Hollywoodiane, quindi poteva andarci decisamente peggio, ma il tiro deve essere comunque alzato, giusto per arrivare al minimo sindacale richiesto.
L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
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Peggie Carter fa un mini-cameo indiretto anche in questo episodio; nella scena in cui Coulson sta utilizzando il computer per fare indagini sull’Obelisco, compare una sua foto tra le voci correlate.
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Grant Ward non fa alcuna apparizione in questa puntata, né fisicamente, né attraverso nessuna citazione, rendendo “Heavy Is The Head” il primo episodio del serial in cui manca all’appello un attore del cast principale.
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L’oggetto che Raina offre a Creel come “pagamento” dei suoi servizi, è fatto di un materiale chiamato Carbyne; le proprietà di questo materiale sono praticamente identiche a quelle di un altro famoso metallo immaginario dell’Universo Marvel: il Vibranio, materiale usato per costruire lo scudo di Capitan America.
- Fa il suo ritorno Glenn Talbot, già comparso nel serial nell’episodio “Providence“
- Il cazzabbubblo che Coulson utilizza per fermare Creel è l’Overkill Device, già comparso nel serial in più di una occasione (come in “The Hub” e “Turn, Turn, Turn“). Nei fumetti è conosciuto come Overkill Horn.
| THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Con “Heavy Is The Head”, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. dimostra ancora una volta la sua crescita qualitativa, riconfermando che il serial vuole decisamente regalare del vero e proprio spettacolo. La stagione due si prospetta interessante e piena di grandi eventi, tuttavia gli ascolti toccano il fondo rendendo “Heavy Is The Head” il nuovo series lower. I numeri non sono certamente confortevoli.
| Shadows 2×01 | 5.98 milioni – 2.1 rating |
| Heavy Is The Head 2×02 | 5.05 milioni – 1.8 rating |
