Galavant 1×07 – 1×08 – My Cousin Izzy – It’s All In The ExecutionsTEMPO DI LETTURA 5 min

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Ci si gioca il tutto per tutto. Galavant poteva rimanere una miniserie unica e particolare che in futuro avremmo sempre ricordato con affetto. Se poi la ABC avesse deciso di rinnovare, si sarebbero sempre potute scrivere nuove storie e noi spettatori avremmo avuto una lieta sorpresa. Gli autori sarebbero andati sul sicuro. Però, sarebbe stato ingeneroso nei confronti di una serie così classica nel suo genere, ma così nuova nel panorama televisivo attuale. E quindi si sceglie il rischio: cliffhanger su tutti i fronti, alcuni che toccano pazzesche vette di assurdo (Gareth sul trono) e di creepy (Elizabeth nella casa delle bambole).
“My Cousin Izzy” già rende chiaro allo spettatore che si sta partendo per un finale in grande. Due elementi rendono chiaro il percorso tracciato fino a questo momento e soprattutto aprono la strada all’episodio finale. Il primo è il consolidamento del vero e proprio “palcoscenico” della seconda metà di stagione, cioè la corte. Il peregrinare iniziale di Galavant e compari, così come gli scenari di corte di King Richard erano due trame destinate ad incontrarsi solo poco più avanti, per regalare tante esplosive ed imprevedibili dinamiche. Ecco così lo sfigatissimo chef (non ricorda un po’ lui?) e l’inquietantissima fidanzata che si vanno ad incrociare con Galavant e soci nelle segrete. L’intervento del fratello di Richard rende poi inaspettati alleati i due principali antagonisti della storia.
Il secondo elemento indica poi la 1×07 come miccia esplosiva per quell’enorme granata che è “It’s All In The Executions”. La 1×08 rappresenta alla perfezione (cliffhanger esclusi) il perfetto finale di una Commedia: ritmi che crescono, mescolanze dinamiche nei personaggi sempre più rapide, equivoci, deus ex machina vari. Ed è in questo ambito che la comicità trova sbocchi inaspettati.

È proprio la molteplicità di diversi effetti che rende “It’s All In The Executions” una summa di virtù che finora in Galavant sono state individuate in maniera più “annacquata”. La comicità tocca momenti altissimi nella consacrazione dell’unione tra Richard e Galavant. In recensioni precedenti si è sottolineata la poca efficacia comica del protagonista. Considerando soggettivo il parere, è indubbio che in contesti comico-demenziali la figura integerrima dell’eroe, se condita da imbarazzante stupidità, garantisce un effetto comico assicurato. Ed ecco così i due complottanti ubriachi camminare con lo stile di Gatto Silvestro dietro a due guardie, interrompendo, solo per pochi secondi, la più bella canzone di tutta la serie, Di fronte ad un momento del genere non servono commenti.
A dimostrazione che ci si trova di fronte ad un finale ben scritto, non è presente solo una ben riuscita vis comica. Alla fine c’è anche spazio per i sentimenti e per un momento sapientemente lirico. La tanto sospirata ninna nanna, che Richard canta dalla prigione, è utile per fermare tutto il trambusto creato fino a quel momento e proporre il quadro della situazione notturna della corte.
E tutto per arrivare ai cliffhanger di cui si parlava ad inizio recensione. Come a dimostrare che Galavant non è un caso isolato: chi l’ha scritto è pienamente inserito nelle dinamiche e nell’estetica dell’attuale serialità televisiva. È rischioso chiudere una stagione in questo modo, con il rinnovo ancora tutto da decidere, ma è giusto così. Galavant ci ha riportato in atmosfere innocentemente familiari, ma ormai perse nei meandri del nostro Io, costellato da produttori di metanfetamina, spietati omicidi e tante altre adulte situazioni. E forse da oggi in poi Game Of Thrones, per qualcuno, avrà perso quell’aura di seriosità e solennità che tanto tocca alcuni fan.

L’angolo di quello che: “suoni qualcosa?” “sì, il citofono”
 
Le canzoni di questi ultimi due episodi sono particolarmente ben riuscite. Caratterizza l’intera 1×07 una canzone ricorrente, sempre incompleta sul suo punto culmine. Far interagire la scena con la musica rappresenta tutta l’innovazione in campo musical da parte dei creatori di Galavant. Il silenzio ha un ruolo ritmico importantissimo nella già citata e osannata canzone complottista/alcolista di Richard e Gal. Un nuovo modo di rivedere il silenzio in musica dopo i 4’33” di John Cage?
Da applausi gli incroci ritmico-vocali tra lo chef e la sua “bella” nell’esecuzione di un recitativo d’opera, inserito sapientemente e contaminato con gli stilemi dei musical.
Occorre citare due citazioni disneyane. Il giullare – personaggio interno alla narrazione – che racconta in musica le gesta di Galavant ricorda moltissimo il gallo cantastorie in Robin Hood; la ninna nanna cantata da Richard, con lo scorrere degli scenari notturni di corte, porta alla mente la ninna nanna cantata da Wendy ai bimbi sperduti in Peter Pan. La melodia è toccante e originale.
A chiusura di tutto quanto: la ripresa del tema iniziale, degna conclusione di questo primo (e, speriamo, non ultimo) capitolo.

 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cameo di Anthony Stewart Head (Buffy, Merlin)
  • Equilibri totalmente rivoltati rispetto ad inizio stagione (pochi episodi fa)
  • Tutte le canzoni, ma proprio tutte (con menzione speciale per il canto notturno di Galavant e Richard)
  • Importanza di Gareth
  • La canzone sempre interrotta in “My Cousin Izzy”
  • Il cuoco che si chiama Vincenzo
  • L’ulteriore citazione disneyana di “Baciala”
  • Ripresa del tema di Galavant nel finale
  • I cliffhanger sono un grosso rischio

 

Per favore, rinnovatelo! ABC, non è che tu abbia granché di meglio in serbo. Persino il giullare fa riferimento alla perdita di ascolti (anche se in ripresa) e al forse della prossima stagione. Intanto noi, dopo questo finale, spereremo intensamente in una giustizia seriale divina.

 

Dungeons And Dragon Lady 1×06 3.38 milioni – 0.9 rating
My Cousin Izzy 1×07 4.35 milioni – 1.1 rating
It’s All In The Executions 1×08 4.35 milioni – 1.1 rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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