“Today just proved what I’ve always known. There’s good in you, Snart.
And you don’t have to admit it to me, but there’s a part of you that knows you don’t have to let your past define you. A part of you that really wants to be more than just a criminal.”
“So I should be a hero like you, Barry? What exactly does that pay again?”
“It’s just a matter of time.”
The Flash, così come Arrow, è una serie in continuo movimento in cui gli episodi filler sono contemplati solo per dare un po’ di respiro alla trama orizzontale e, al più, per focalizzarsi su quelle sottotrame che addobbano la serie in silenzio. Già dal titolo uno spettatore attento avrebbe potuto immaginare il ritorno di Wentworth Miller nei panni di Michael Scofield Leonard Snart, questo perchè i Rogues del titolo (nome del gruppo di villain di cui fanno parte Captain Cold, Heat Wave e Golden Glitter) sono già stati utilizzati anche in “Going Rouge“, “Revenge Of The Rogues“, “Rogue Time” e “Rogue Air“. L’accostamento nome-guest star era quindi scontato, un po’ come l’importanza che avrebbe potuto avere l’episodio.
“Family Of Rogues” è una piacevole retrospettiva sulla famiglia Snart, sul perchè Leonard e Lisa siano cresciuti così e su quali siano gli effettivi valori su cui è stata fondata la loro famiglia. La struttura degli episodi che hanno come ospiti i Rogues è sempre molto standardizzata sotto il punto di vista della storyline, tanto che si potrebbe riassumere il tutto in: i buoni danno fiducia ai Rogues, i Rogues li beffano ma poi alla fine perdono e scappano. Queste dinamiche avevano come scopo quello di lasciare in libertà Snart e soci per eventuali ritorni, non dimenticandosi però che la leva su cui giocava sempre Captain Cold era la doppia identità di Barry. In pratica il tutto diventava una sorta di allenamento per Flash e un buon modo per passare 40 minuti in maniera spensierata e senza troppi metaumani nei dintorni.
Premesso questo si potrebbe pensare che “Family Of Rogues” sia quindi l’ennesimo episodio che riproduce l’ormai classica dinamica tra buoni cattivi e tra Snart e Barry, invece no. La puntata, ottima come calmierante per gli eventi della premiere e di “Flash Of Two Worlds“, si presenta con un inizio simile ma in realtà è progettata per approfondire il personaggio di Miller anche in vista del ruolo che avrà nel prossimo spin-off Legends Of Tomorrow, il discorso citato in apertura della recensione è chiaramente un enorme occhiolino in tal senso. Lo stesso finale sorprende per via del rapporto di continua sfida che intercorre tra i due, un rapporto che è sicuramente un fattore positivo per lo show e che da solo basterebbe per alimentare un intero episodio. Vedere quindi Snart dall’altra parte del vetro mentre lancia frecciatine è il genere di apice che ci si può aspettare in puntate come questa, e va bene così.
In questi 40 minuti di relativa calma però, gli sceneggiatori hanno il tempo di tessere altre sottotrame, anche a sfondo amoroso, che fungono da perfetto contorno alla vicenda principale della famiglia Snart. Cupido fa capolino ben tre volte e con tre differenti e possibili coppie: Lisa Snart-Cisco, Barry-Patty e, dulcis in fundo, Caitlin-Jay. In tutte le scene che riguardano questi character è palese la sensazione tipica che si ha quando si guarda un teen-drama, sensazione che potrebbe andare bene in qualsiasi altra produzione di The CW ma non in serie come Arrow e The Flash che mirano ad un altro tipo di pubblico, pubblico che magari apprezza anche qualche filone romantico all’interno delle serie, ma fintanto che non ne prende il sopravvento. Discorso a parte andrebbe invece fatto per Iris e la “resurrezione” di sua madre, ma di questo ci sarà sicuramente modo di parlarne prossimamente appena ci sarà effettivamente il primo incontro.
- Anche nei fumetti, Lewis Snart è davvero il freddo bastardo che la puntata dipinge. Unica differenza: nei comics si chiama Lawrence.
- Michael Ironside (Lewis Snart) e Peyton List (Golder Glider) non è la prima volta che hanno a che fare con l’Universo DC televisivo nel ruolo di padre e figlia. In Smallville i due interpretavano rispettivamente il Generale Sam Lane e Lucy Lane, padre e sorella di Lois Lane.
- Molti fan, su Internet, hanno teorizzato che l’esplosione sonica usata da Lewis sia una citazione occulta al film Scanners, famoso proprio per una scena analoga e per cui il film è ricordato ai più.
- Il Big Belly Burger è una catena di fast-food/tavola calda ricorrente nel Flash/Arrow-verse, sopratutto in Arrow. Questo è la prima volta che compare nella serie di Flash.
- Bombe installate in persone al fine di ricattarle e fargli fare quello che si vuole sembra a voi una pratica familiare? Se la risposta è si, allora vuol dire che siete degli aviti spettatori di Arrow, perché il modo in cui Amanda Waller ricattava i criminali che componevano la Squicide Squad, era proprio quello di inserire in loro una bomba che sarebbe esplosa se non avessero eseguito gli ordini.
- I diamanti che Lewis e Leonard vogliono rubare appartengono alla Dinastia di Kahndaq, una nazione fittizia situata tra Egitto e Israele, patria del celebre supervillain Black Adam: avversario di Shazam (Capitan Marvel, per i nostalgici). Non è la prima volta che si sente parlare di questa dinastia: già in “Going Rogue” dei cimeli legati a questa dinastia erano al centro della trama.
- Martin Stein usa una strana esclamazione alla fine dell’episodio e per sottolineare la sua felicità nell’aver fatto funzionare lo Speed Cannon. Dov’è che l’abbiamo già sentita?
- A proposito dello Speed Cannon. Nei fumetti è un portale che funge anche da teletrasporto, è una creazione degli alieni del pianeta Savoth, direttamente collegata alla Forza di Velocità, con cui è possibile richiamare tutti i velocisti che attingono i propri poteri da questa forza.
- Ancora non esiste una spiegazione per le fiamme blu di Stein, ma anche qui su Internet sono cominciate le speculazioni sul fatto che possano essere richiami e indizi di una futura apparizione di una versione di Firestorm più letale e malvagia. Durante il crossover Identity Crisis, Ronnie Raymond verrà ucciso dal villain Shadow Thief, per poi essere riportato in vita come villain al Corpo delle Lanterne Nere durante il crossover Blackest Night. Nel crossover successivo, Brightest Day, un Ronnie Raymond ancora malvagio incontrerà Jason Rusch (l’uomo che ha portato avanti il nome di Firestorm dopo la sua dipartita) e nella colluttazione, i due finiranno accidentalmente per fondersi a dar vita a Deathstorm: praticamente un Firestorm con i poteri di due Firestorm e di un membro delle Lanterne Nere, che ha poteri analoghi a quelli di Lanterna Verde.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Flash Of Two Worlds 2×02 | 3.49 milioni – 1.4 rating |
Family Of Rogues 2×03 | 3.47 milioni – 1.4 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.