Dopo tre episodi decisamente coinvolgenti, Jessica Jones continua a farsi strada dignitosamente con un quarto episodio che funge da coffee break e dà il tempo alla trama e ai personaggi di prendere un bel respiro, visti i recenti eventi.
Beh, respiro per modo di dire e sempre che si possa respirare nel mondo di Jessica Jones: Killgrave potrebbe essere ovunque e, paradossalmente, potrebbe essere chiunque. L’elemento pregio/difetto della serie è forse proprio questo: in quattro episodi le apparizioni di Killgrave si contano sulle dita una mano e, se da un lato questo fa salire l’hype per l’episodio immediatamente successivo, dall’altro comincia a diventare sfiancante questo incontro-non incontro tra Jessica e il cosiddetto Uomo Porpora. Il big villain della serie, come tutti i cattivi che si rispettino, muove le fila dal suo comodo divano e lo accettiamo anche, ma bisogna escogitare qualcosa di più dal solito passante che impedisce a Jessica di seguirlo o che le manda a dire messaggi minatori. Certo l’effetto inquietante dato dalla bambina è apprezzabile, non lo neghiamo.
Ciò che invece rappresenta il punto di forza della serie targata Netflix è sicuramente la protagonista: Jessica Jones è uno di quei personaggi che non ti lasciano indifferente. Aggressiva, asociale, cinica e senza neanche più un briciolo di speranza nel genere umano. Non è il primo esempio, il mondo seriale ha già abbondantemente sviscerato la figura della cattiva ragazza con un passato difficile, ma la scrittura del personaggio e, soprattutto, la recitazione di Krysten Ritter rendono Jessica Jones una compagnia piacevole, interessante e dalla quale si rimane affascinati. Tant’è che l’investigatrice è riuscita da sola a tenere in piedi quattro episodi, non ci sembra poca roba.
E forse è anche per questo che gli altri personaggi di contorno non riescono a emergere; è difficile pareggiare la Ritter che interpreta divinamente un personaggio così forte e intrigante da rapire tutti i telespettatori. Trish sembrava inizialmente un elemento valido per lo sviluppo della vicenda, ma attualmente è solo fonte di guai oltre a risultare un po’ incoerente: voleva che Jessica si rifugiasse nella sua casa blindata per non farsi trovare dal suo persecutore, eppure le sembra un’ottima idea aizzarlo in radio di fronte tutta New York salvo poi scusarsi in diretta nazionale: “Hi, I’m Trish Walker and this is Trish Talk. During my last broadcast, I made some… flippant and disrespectful comments about a certain individual. I was out of line by belittling this man, and ignorant of my own limitations in challenging him. He is a very fascinating and powerful man, deserving of respect, and to that end, if he’s listening, and I think he is… I want to apologize. I hope he forgives me.”
Il quarto episodio vede l’assenza di Killgrave e di Luke, mentre introduce un nuovo personaggio, l’agente Will Simpson che nello scorso episodio aveva attentato alla vita di Trish, sotto controllo mentale di Killgrave. Il poliziotto potrebbe essere un tassello importante, intanto si è già dimostrato utile nel consegnare a Jessica trenta ore di filmati che le faranno fare, a fine episodio, una scoperta inaspettata ma direttamente riconducibile al trattamento inflitto a Malcolm in ospedale. Karma regnat.
Il “caso della settimana”, invece, vede Jessica coinvolta in un finto tradimento coniugale, che la porterà in una trappola sventata facilmente dall’investigatrice. La vicenda non è molto interessante e lascia il tempo che trova ma è funzionale a un altro fine: un’introspezione sul personaggio dell’investigatrice privata. Jessica infatti più che per la sua cliente comincia a indagare sulla sua cliente e questo dà spazio a una serie di scene ben fatte -vedi la telefonata dall’alto con Trish- che rappresentano la paura e la paranoia della Jones, visto che con i suoi ultimi clienti la cosa non è andata molto bene. Il tutto si riallaccia perfettamente all’abitudine -un po’ malsana- di Killgrave di fotografarla pur non essendo le cose collegate: la signora infatti non è vittima del controllo mentale di Killgrave, ma è una persona fortemente segnata dagli Avengers e che altro non aspettava che la vista a raggi laser di Jessica. Scena molto coinvolgente, funzionale ancora una volta a uno sfogo di Jessica: scopriamo qualcosina in più sul suo passato e sui suoi genitori in un vortice di rabbia, dolore e vendetta riversate nell’uso della sua forza, del suo gift. Sfortunatamente l’atmosfera da filler che permea l’episodio non può essere trascurata e dimenticata, cosa questa che pesa sul giudizio finale e sul lascito della puntata stessa anche in confronto con le tre che l’hanno preceduta.
- Ci sono davvero “99 amici” dotati di poteri come Jessica Jones, i membri dei Vendicatori e molti altri? Ovviamente no. O meglio, da quanto ne sappiamo e da quanto ci hanno mostrato, i personaggi dotati di poteri del Marvel Cinematic Universe sono decisamente meno ma del resto i Marvel Studios hanno intenzione di sfornare film e serie tv almeno fino al 2020 e New York (nei fumetti Marvel) è sempre stata l’area con maggior affluenza super-umana. Quindi immaginiamo che gli autori abbiano voluto in qualche modo sparare un numero grosso per far fronte a introduzioni future.
- Nuovamente, viene citata l’invasione aliena avvenuta nel primo “The Avengers”.
- Lo studio legale per cui Jeryn lavora, la “Hogarth, Chao and Benowitz”, è stato inventato appositamente per lo show.
- In questo quarto e quinto punto, ci permettiamo di spendere qualche parola sui poteri di Jessica Jones, così da avere chiara la situazione su quello che può e non può fare. Nella versione originale, Jessica acquista i suoi poteri in seguito all’esposizione a materiale radioattivo e alle radiazioni cosmiche di Galactus, sviluppando una forza e una resistenza sovrumana. In quanto a potenza, Jessica non è l’ultima arrivata, dato che la sua forza è tale da poter sollevare senza sforzo apparente un’auto da due tonnellate o mettere al tappeto Jessica Drew (la Donna Ragno) con un solo pugno. Nonostante ciò, forza e resistenza appaiono sbilanciate e non proporzionali, dato che la Jones può resistere ed incassare solo davanti a certi colpi; può, per esempio, tranquillamente resistere a raggi energetici ed incassare colpi provenienti da esseri forti come La Cosa, ma può essere ferita da oggetti contundenti o armi da fuoco. Inoltre, in linea teorica, Jessica è anche in grado di volare, ma non essendo molto brava a padroneggiare l’arte del volo, è molto restia ad utilizzare quest’abilità: è per questo che nello scorso episodio, quando Luke Cage chiese se riesce a volare, lei risponde “è più un saltare e cadere”.
- Generalmente però, Jessica non è molto abile ad usare i suoi poteri, poiché l’esperienza negativa con Killgrave l’ha traumatizzata così tanto che è diventata molto restia ad utilizzare le sue abilità, preferendo di gran lunga servirsi delle sue doti da detective. Per questo la Jones non ha mai avuto occasione di migliorarsi nella padronanza dei suoi poteri. Tuttavia questo non le ha mai impedito di farne piene utilizzo quando qualcuno a cui vuole bene si trova in pericolo. Per esempio, quando sia lei che Luke Cage militeranno nei Nuovi Vendicatori, non perderà tempo nel comandare una piccola squadra per salvare l’amico Occhio Di Falco, in pericolo sulle pagine di New Avengers Annual #3 del 2010.
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.