The Flash 2×11 – The Reverse-Flash ReturnsTEMPO DI LETTURA 8 min

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Hey, listen to me. Thawne knows about you. Right here, right now. 
This is where he learns about you, all of you. 
It’s how he knows about S.T.A.R. Labs, how he knows about me… The Harrison Wells from this Earth. And there’s nothing I can do about it. There’s nothing you can do about it. 
This is his origin story, and it’s going to happen no matter what you do. But right here, right now, you can send him back to his time. You can save your friend.

Tra “Potential Energy” e “The Reverse-Flash Returns” c’è un abisso ed è un abisso simbolico che dimostra quanto poco impegno sia stato riposto nel primo e quanta attenzione al dettaglio ci sia nel secondo. Utopisticamente parlando, se The Flash fosse interamente realizzato con la stessa qualità e potenza narrativa con cui è stata scritta e diretta questa puntata allora ci troveremmo di fronte ad un capolavoro. Sfortunatamente, vuoi per l’eccezionalità dell’evento riguardante Reverse-Flash, vuoi per la necessità di “riempire” 22-23 episodi, questo non può accadere. Ma se accadesse…
Nell’esatto istante in cui gli sceneggiatori giocano con le linee temporali è lecito attendersi che lo spettatore medio di sesso maschile prenda entrambe le mani e le riponga nell’interno coscia replicando il gesto scaramantico noto ai più, mentre lo spettatore medio di sesso femminile cominci invece a toccare legno o ferro a seconda della credenza religiosa. Come si diceva, è lecito, tuttavia fortunatamente non necessario perché per l’ennesima volta tutto sembra essere andato per il verso giusto.
La domanda che imperversava nei forum della rete la scorsa settimana era: “Eddie Thawne died, so Eobard Thawne should have been erased out of existence, right?“. Gentilmente Wells II ha fornito non una, ma ben due spiegazioni: la prima è l’incipit iniziale della recensione, la seconda è quella che segue.

It’s possible Eobard was in the Speed Force, protecting him like a bomb shelter, keeping him alive and his timeline intact. It’s what’s known as a “timeline remnant”. […] This is the time Thawne comes from. This is the moment you all erased him from existence, but since Thawne is from the future, this is where his timeline begins. That’s why he’s still alive. This Thawne has not yet traveled back in time to kill Barry’s mother. He’s here now in this time period for the first time. “Timeline remnant”. Explains why nothing’s changed.

L’esistenza di Eobard Thawne è quindi ancora possibile, realizzabile e contemplabile. Il suo ritorno, per quanto “piacevole”, tuttavia è offuscato dall’attuale ombra opprimente di Zoom che, unita al fatto di averlo già sconfitto nello scorso season finale, tramuta Thawne in un avversario ostico ma privo di quell’aura mistica e invincibile che lo pervadeva nella prima stagione. È chiaro che il Reverse-Flash di questo episodio non sia minimamente paragonabile a quello visto l’anno scorso, così come non sarà paragonabile con i Reverse-Flash che arriveranno in futuro (e dal futuro), però è un inizio.
L’elemento che più convince della puntata però non è tanto il ritorno di Reverse-Flash, quanto piuttosto l’abilità di Barry di sconfiggerlo, elemento assolutamente non sottovalutabile considerato quante volte e in quanti modi Flash si sia trovato in difficoltà nel combattere anche un singolo metaumano. Per la prima volta (se ci si dimentica per un attimo lo scontro di settimana scorsa con Turtle) Barry si è trovato in una posizione di superiorità sin dall’inizio, dimostrando coscienza dei propri mezzi, delle proprie abilità e sviscerando una rabbia ancora vivida per l’uomo che gli ha rovinato la vita. È chiaro che una situazione di facile predominanza da parte di Flash costante rispetto all’avversario di turno toglierebbe la voglia di guardare l’episodio, infatti per questo di anno in anno l’asticella delle aspettative e dei big bad si alza, tuttavia di tanto in tanto è più che gradevole assistere a questo genere di circostanze.
Questa undicesima puntata è però anche un trampolino di lancio nascosto per un possibile sviluppo futuro chiamato: Jay Garrick di Earth-1. Ai più potrebbe non dire niente il nome di Hunter Zolomon ma, per chi non lo sapesse, nei fumetti è anche conosciuto con il nome di Zoom, che originariamente fu il nemico della versione di The Flash impersonata però da Wally West. Chiaramente il nome di Jay Garrick non è stato messo lì a caso e, volutamente, deve far riflettere, tuttavia sia in Arrow che in The Flash molti elementi dei comics sono stati presi e reinterpretati per essere funzionali alle serie e quindi non si sta assolutamente dicendo che Hunter Zolomon sia in realtà Zoom, però qualche domanda vi invitiamo a porvela (maggiori informazioni su Zolomon sono presenti ne L’Angolo Del Nerd Di Recenserie qui sotto).
In tutto ciò si ha pure il tempo di dare l’addio definitivo a Patty, addio che però sembrava esserci già stato in “Potential Energy“, e di amplificare i poteri di Cisco/Vibe. Se per Patty si può fare a meno di parlare visto che tutto è stato già abbastanza sviscerato settimana scorsa nonostante la “scoperta” di Barry come Flash, è su Cisco che ci si vuole e deve soffermare brevemente. I poteri di Cisco non sono mai stati molto analizzati, semplicemente si risvegliavano occasionalmente e senza molta razionalità; bisogna però fare uno sforzo per non bastonare gli sceneggiatori che si sono tenuti in serbo per il ritorno di Thawne i nuovi occhiali prontamente forniti da Wells. Va bene riservarsi questo escamotage per fini “superiori”, tuttavia a mente fredda è una scelta poco coerente con i character coinvolti nell’operazione perché, se Wells avesse potuto/voluto, gli occhiali sarebbero stati pronti già diverse puntate fa.

 

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELDMarvel’s Agent CarterGotham e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.

 

  1. Cisco indossa per la prima volta una delle parti più riconoscibili del costume di Vibe: gli occhiali. In questo episodio hanno una funzione più che ornamentale, mentre nei fumetti sono dei semplici occhiali, ma comunque tratto distintivo di Vibe.
  2. L’ora in cui Tina McGee avrebbe dovuto morire era 21:52. Come potete vedere, appena può, ogni show di stampo DC butta una citazione al numero 52, il numero complessivo degli universi alternativi presenti nel Multiverso DC.
  3. Notare come Barry Allen, pian pianino, stia diventando sempre più abile nell’utilizzare i suoi poteri. Per fermare l’Anti-Flash passa addirittura attraverso un muro con facilità, cosa che in “Tricksters” imparò a fatica. Ve lo ricordate?
  4. Ricompare il Big Belly Burger, che è una catena di fast-food/tavola calda ricorrente nel Flash/Arrow-verse, sopratutto in Arrow. In The Flash compare veramente poco e ancor meno viene citato dai personaggi. La prima volta che l’abbiamo visto è stato in “Family Of Rogues“.
  5. Fa il suo debutto quello che diventerà, prima o poi, un villain di Flash: Hunter Zolomon. Hunter Zolomon è solo uno dei tanti uomini che hanno vestito i panni del rivale per eccellenza di Flash, Zoom: chiamato anche Anti-Flash, dipende quale nome vi piace di più. Nel serial i due alias appartengono a due villain diversi, mentre nei fumetti Zoom e Anti-Flash sono due nomi equivalenti e che si riferiscono sempre al velocista in giallo. Zolomon è l’Anti-Flash della Modern Age e avversario di Wally West/Flash (prima comparsa: The Flash: Secret Files & Origins #3 del 2001 come Hunter Zolomon, e The Flash #197 del 2003 come Zoom).
  6. Diventato un profiler della polizia, Hunter fu seriamente ferito in un attacco da Gorilla Grodd a Iron Heights quando Grodd mise in scena una rivolta nella prigione, restandone paralizzato dalla vita in giù. Chiese a Wally West di utilizzare il tapis-roulant nel Museo di Flash per tornare indietro nel tempo e prevenire l’immane tragedia, ma West rifiutò, dicendo che non poteva compromettere il tempo. Zolomon, sentendo che Wally non doveva temere ciò per il bene della loro amicizia, irruppe nel Museo di Flash deciso ad utilizzare il tapis-roulant di persona. L’esplosione che ne seguì distrusse il Museo e collegò Hunter al tempo. Quindi i poteri di Zolomon non sono legati alla super-velocità: o meglio, sembra averli ma è solo una impressione. In verità, egli è capace di alterare la velocità al quale potrebbe arrivare muovendosi nel tempo, dando l’illusione della super velocità. Zolomon si convinse che West non lo aveva aiutato perché, diversamente da Barry Allen, lui non aveva mai sofferto una tragedia personale, e quindi non poteva capire quanto terribile potesse essere. Zolomon decise di divenire il nuovo Zoom convinto del fatto che, causando una tragedia nella vita di Wally West, avrebbe aiutato quest’ultimo a divenire un eroe migliore.

 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Reverse-Flash is back from the future
  • Flash VS Reverse Flash
  • Superiorità di Barry su Thawne
  • Cisco sempre più Vibe
  • Hunter Zolomon
  • Spiegazioni quantistiche di Harrison Wells II sui paradossi temporali
  • L’onnipotenza di Reverse-Flash irrimediabilmente compromessa
  • Siamo tutti consci che per sviluppare gli occhiali di Vibe non si dovesse aspettare il ritorno di Thawne

 

Normalmente ci troveremmo qui a disquisire sulla presenza di Thumbs Down che minano la possibilità di elargire un Bless Them All, tuttavia la puntata è stata così ghiotta e ben strutturata che non ci si può esimere dal concedere il massimo dei voti. Fossero sempre puntate così…

 

Potential Energy 2×10 3.41 milioni – 1.3 rating
The Reverse-Flash Returns 2×11 3.71 milioni – 1.4 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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