Come di consueto la NBC inaugura le danze di quel circo mediatico chiamato Upfronts e, al solito, il Pavone si gioca per primo le sue carte, consapevole di poter inizialmente dettare legge in certe serate scegliendo per primo le “carte” da giocare ma allo stesso tempo vittima di quest’arma a doppio taglio vista la possibilità di cambiamento dell’ultimo momento degli altri network.
L’annata 2015/16 è stata, come la precedente 2014/15, una stagione difficile, per certi versi vincente, per altri assai distruttiva. Si sono compiute diverse scelte che a posteriori magari non sarebbero state prese con così tanta fretta (una su tutte il rinnovo di Blindspot già al 2° episodio, nell’ultimo episodio ha registrato il -48,8% degli spettatori dalla premiere) e in generale si è visto perdere appeal su quasi tutte le serate (Grimm compreso), anche e nonostante il forte traino di The Voice che ha giovato molto poco a Blindspot. A tener botta ci sono ormai solo i veterani del network, termine magari un po’ esagerato da usare per The Blacklist o il franchise di Chicago e Grimm ma che però trova nel più che maggiorenne Law & Order: SVU il suo maggior rappresentante.
Partendo da queste premesse non si può certo festeggiare un’annata straordinaria ma ci sono diverse opportunità di crescita che non possono non essere colte. Il Pavone ha infatti individuato questi margini di miglioramento e ha studiato una strategia che potremmo chiamare: “Legacy”. Eredità, lascito, retaggio. Tutte parole che fanno intendere una certo bisogno di non intraprendere una strada nuova perchè quella vecchia va già abbastanza bene. Traduzione: spin-off.
Nel nuovo palinsesto NBC si aggiungono infatti 12 nuovi show (5 comedy e 7 drama), due dei quali sono degli spin-off non richiesti di quei veterani di cui si parlava qualche riga più sopra: Chicago Justice (il 3° spin-off di Chicago Fire) eThe Blacklist: Redemption. Delle restanti 10 serie ben 7 sono destinate ad aspettare la midseason prima di vedere la luce mentre solo avranno l’onore di esordire sin dall’inizio, compresa l’attesissima Timeless che prende a sorpresa il posto del Balotelli televisivo chiamato Blindspot il lunedi sera. Insomma non tantissime novità, nè sperimentazioni, solo fiducia nel proprio DNA e qualche tentativo in sordina, in fin dei conti delle 14 serie annunciate l’anno scorso ne sono state cancellate ben 7 e salvate solo 3: un’ecatombe da non ripetere.
Ah si, c’è pure un prequel di Taken letteralmente da prendere con le pinze.
CHICAGO JUSTICE: Dopo Chicago Fire, Chicago P.D. e Chicago Med, rimaneva solo il fronte giudiziario su cui puntare per il glorioso franchise di Dick Wolf. La serie, che arriverà in midseason, è stata confermata subito dopo l’episodio introduttivo avvenuto in Chicago P.D. qualche settimana fa e, ovviamente non stupisce vista la necessità del network di focalizzarsi sui suoi punti di forza. Il focus della serie sarà il lavoro all’interno dell’ufficio del procuratore distrettuale di Chicago, luogo dove ovviamente la politica e la legge regnano sovrani ma coabitano con gossip e giornalisti ingombranti. Nulla di nuovo insomma, ma l’appeal del franchise “Chicago” e l’abilità di Dick Wolf nel trasformare in oro tutto ciò che luccica dà molta speranza. Rimane un solo dubbio: lo sfruttamento del franchise quanto potrà durare ancora prima di cominciare ad annoiare il pubblico?
EMERALD CITY: Correva l’anno 2014 e agli Upfronts della NBC veniva presentato lo stesso prodotto che si vede quest’anno. Perplessi? Siete giustificati. Emerald City non ha avuto una vita facile, è passato da abbandoni di showrunner a cancellazioni premature, finendo per essere poi ripescato dal network e rimodellato nuovamente. Ora, a distanza di 2 anni dal primo annuncio, Emerald City si presenta in forma smagliante con un certo Vincent D’Onofrio nel cast nel ruolo de Il Mago di Oz. Si perchè, se non lo sapeste, Emerald City è una rivisitazione del celebre “The Wonderful Wizard Of Oz” di L. Frank Baum, riletto però in chiave dark. Visti tutti i cambiamenti che ci sono stati all’interno della produzione ne può uscire solo o qualcosa di estremamente buono o di estremamente brutto. Considerando i 10 episodi già programmati (e quindi una trama non dispersiva) e un buon cast, noi ci sentiamo ottimisti.
GREAT NEWS: Cosa si sa di Great News: innanzitutto è una comedy prodotta dalla, non esageriamo a dirlo, geniale Tina Fey; c’è la due volte vincitrice dell’Emmy Andrea Martin, sà un po’ di già visto. La trama infatti verte su una produttrice che lavora per una tv via cavo giornalistica in cui la madre (Andrea Martin) ottiene uno stage. Inutile dire che il disagio e il fastidio regneranno sovrani e, per questo motivo, potrebbero anche dare molta linfa allo show, tuttavia è troppo poco per gridare al “cult”. Anzi, è davvero molto poco in generale nonostante il marchio Tina Fey.
MARLON: C’erano una volta i fratelli Wayans, 10 fratelli che sono diventati famosi grazie alla loro verve creativa e all’enorme successo ottenuto tra cinema e piccolo schermo. Celebri sono infatti Damon Wayans, creatore e protagonista della sit-com Tutto In Famiglia, e suo figlio Damon Wayans Jr. che negli ultimi tempi ha recitato in New Girl nei panni di Coach. Si potrebbe andare avanti ancora molto ma si perderebbe il filo del discorso o meglio il Wayans di cui bisogna parlare, ovvero Marlon Wayans. Marlon è infatti una comedy autobiografica ideata e creata da Marlon Wayans che, tentando di ricalcare le orme del fratello Damon, è riuscito a portare sul piccolo schermo il suo one man show personale. C’è del potenziale ma è tutto da dimostrare.
MIDNIGHT, TEXAS: A volte capita di imbattersi in show che hanno una chiara e forte matrice del “via cavo” ma che, sfortunatamente nascono e inesorabilmente muoiono su un canale generalista. È questo il caso di Midnight, Texas, nuova serie tratta dai libri della stessa scrittrice che ha dato i natali al ben più celebre True Blood, Charlaine Harris. Vampiri, streghe, licantropi e qualsiasi mostro soprannaturale vivono nella città di Midnight in Texas tentando di coesistere nonostante la diversità e gli esseri umani. Inutile dire che tutto questo non può funzionare sulla NBC vero?
POWERLESS: Come sarebbe vivere nello stesso mondo dei supereroi della DC Comics e al contempo dover lavorare nella peggior compagnia assicuratrice d’America avendo costantemente a che fare con le distruzioni causate dai superumani, buoni o cattivi che siano? A questa delirante ma eccitantissima idea risponderà in midseason la NBC con questa comedy con protagonista Vanessa Hudgens. Le premesse per realizzare qualcosa di nuovo, strabiliante e decisamente diverso dal solito ci sono tutte, le potenzialità di diventare la serie comedy dell’anno pure. Se non ci saranno svarioni significativi, la NBC potrebbe avere tra le mani la prossima serie vincitrice dell’Emmy come miglior Comedy (sulla carta). Intanto teniamoci tutti a bada con il trailer…
TAKEN: Qualcuno sentiva la necessità di un prequel della trilogia di Taken con Liam Neeson ma al 99% senza Liam Neeson nel cast? Nessuno? A quanto pare invece tra i vertici della NBC c’era più di qualche capoccia all’idea di sfruttare un franchise famoso e ben avviato per ricavarci un po’ di denaro facile. Luc Besson è ovviamente tra i fautori del progetto e si conferma produttore esecutivo di questo drama ancora senza showrunner e protagonista e di cui non si sà assolutamente niente se non che sarà ambientato diversi anni prima del primo film Taken. Si viveva bene anche senza.
THE BLAKCLIST: REDEMPTION: Sembrava impossibile riuscire a partorire uno spin-off da una serie come The Blacklist ma Jon Bokenkamp ci è riuscito, forse anche grazie alle pressioni psicologiche cadute dall’alto. Non si può giudicare a priori un prodotto di cui si sà davvero poco, tuttavia si possono fare delle considerazioni circa il cast, nello specifico circa la presenza di Ryan Eggold, il Tom Keen della serie madre che ha reso grande la serie madre. Rimuoverlo da un contesto che dipende in un certo senso dalla sua presenza, per piazzarlo in una nuova serie è una mossa a doppio taglio di cui non si può ancora capire le vere conseguenze, tuttavia le domande ci sono e sono anche tante. La presenza come protagonista di Famke Janssen è sicuramente un elemento positivo, così come il plot: Eggold e la Janssen lavorano per una società di mercenari che fa il lavoro sporco che i governi non vogliono fare. Bisognerà aspettare l’anno prossimo per giudicare, nel frattempo ci si può porre qualche domanda.
THE GOOD PLACE: La nuova serie scritta e prodotta dallo stesso ideatore di Brooklyn-99 e Parks And Recreation è decisamente uno dei cavalli su cui puntare la prossima stagione. Stiamo infatti parlando di una comedy con protagonista Kristen Bell e Ted Danson ambientata in Paradiso, “the good place” appunto, ed in cui il character della Bell finisce per errore dopo essere morta. Il gioco su cui verterà la comedy è quindi quello della non appartenenza della Bell al Paradiso, in quanto non meritevole di starci, ma al contempo costretta a rimanerci e a mentire per non finire all’Inferno. Il trailer, uno dei pochi che sono stati rilasciati, fa ben sperare per l’esito finale.
THIS IS US: C’è molto buonismo, sofferenza ed una certa dose di autocommiserazione nel trailer di questo nuovo drama. Dan Fogelman, scottato dalle cancellazioni di quei gioiellini comici chiamati The Neighbours e Galavant, ritorna al drama con una serie dai tratti molto umani, un po’ forzati ma molto toccanti. La serie segue infatti la vita di alcune persone che condividono il giorno del compleanno ma le cui vite sono molto differenti, o così almeno sembra a prima vista. Nel cast troviamo un certo Milo Ventimiglia e Sterling K. Brown (encomiabile Durden di American Crime Story), due ottimi motivi per dare una chance a questo drama e al povero Fogelman che, con tutta la sua verve creativa, non riesce ad essere apprezzato da questo pubblico di americani ingrati.
TIMELESS: La fervida mente di Eric Kripke (Supernatural e quella merda di Revolution) e Shawn Ryan (The Shield, Last Resort) sforna quella che a tutti gli effetti è la serie più attesa della prossima stagione della NBC. Timeless è infatti stato messo, non a caso, subito dopo The Voice nella serata del lunedi, segno di una forte scommessa da parte del network, e il trailer giustifica e conferma questa scelta. I viaggi nel tempo sono sempre stati molto affascinanti per tutti e questo periodo storico, televisivamente parlando, sta facendo rivivere il genere. In tal senso Timeless punta a diventarne un ambasciatore portando sul piccolo schermo la storia di tre character che devono impedire ad un criminale di cambiare la storia e distruggere gli Stati Uniti, per come li si conosce ora, ritornando negli anni ’30 modificando alcuni eventi chiave. Inutile dire che l’appeal c’è. Ed è anche molto elevato.
TRIAL & ERROR: C’è già puzza di cancellazione nella trama di Trial & Error: un giovane avvocato si trasferisce in una piccola cittadina del sud degli Stati Uniti per seguire il suo primo caso di omicidio con un accusato, interpretato da il bravissimo Trinity di Dexter, John Lithgow, che si dimostra colpevole appositamente, il tutto mentre viene assistito da un team improvvisato ed eccentrico. C’è qualche sfumatura di Hart Of Dixie in questo nuovo legal drama ma, a meno di inaspettati cambiamenti, anche questa serie farà una brutta fine.
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