Stranger Things 1×02 – Chapter Two: The Weirdo On Maple StreetTEMPO DI LETTURA 4 min

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Stranger Things 1x02 - Chapter Two: The Weirdo On Maple Street

Non siamo saliti sulla Delorean, il Dottore non è arrivato con il suo TARDIS, Laurenti non è arrivato con la macchinina ignorante per portarci indietro nel tempo; siamo tornati nel passato, siamo tornati negli anni ’80 grazie a Netflix con la sua nuova/vecchia serie Stranger Things.
Questa serie, o per lo meno i primi due episodi, portano una ventata di emozioni, emozioni per lo più nostalgiche riguardo un periodo che non c’è più, un periodo che è stato abbondantemente superato. Il parlare, l’ambientare, il resuscitare temi passati, potrebbe essere un’arma a doppio taglio: doppio perché si torna a camminare su un terreno più volte pestato, ma questo lo rende tagliente anche dall’altra parte. Rendere infatti un passato non così passato non è semplice, non ricadere nei cliché non è semplice, non cadere nel ridicolo nemmeno. È innegabile che Matt e Ross Duffer abbiano preso spunto dai vari classici di quel periodo: “E.T.”, “The Goonies” e “Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo” su tutti. Un gruppo di ragazzini, un presunto alieno, un mistero, i costumi: il tutto è pregnante di riferimenti e citazioni a quel periodo tanto distante, ma, fortunatamente, è gestito alla perfezione, o quasi. Se si vuole continuare a giocare al gioco “Troviamo Le Citazioni”, non si può che menzionare Spielberg. E’ un prodotto che ha pienamente preso spunto dai suoi lavori, un’opera che potrebbe essere vista come una sorta di celebrazione all’autore stesso: questo non può che far piacere e far tirare un sospiro di sollievo, dovuto al fatto che il percorso intrapreso dal regista statunitense è sicuro, benché ripetuto svariate volte. Non è terra incolta, tanto meno terra dei fuochi. Il lavoro, paradossalmente, dovrà quindi essere più minuzioso che mai per non inceppare negli errori precedentemente elencati.
L’errore più temibile e probabile che possa essere fatto in uno show di questo genere è il creare una storia densa di cliché. Per cliché si intende stereotipo e per stereotipo si intende: una caricatura o un’inversione di alcune caratteristiche positive possedute dai membri di un gruppo, esagerate al punto da diventare detestabili o ridicole. Stranger Things sembra dimostrare di essere ampiamente capace di non imbattersi in questi errori, ma se anche serie del calibro di Breaking Bad ogni tanto scivolano su questo punto, il cliché del party in piscina si può perdonare ma non dimenticare. “You are a cliché, you do realize that?” non può salvare la scena, non toglie lo sbadiglio allo spettatore. Apprezzabile il fatto di aver chiuso quella sequenza citando “Lo Squalo” di Spielberg, tanto di cappello.
Durante “Chapter One: The Vanishing Of Will Byers“, oltre essere catapultati nell’atmosfera anni ’80, vengono presentati i protagonisti. Se l’atmosfera è totalmente apprezzabile, i protagonisti non sono da meno, nessuno cade nel ridicolo, nessuno ha quel sapore di “già mangiato”. Totalmente nuovo è il sapore delle due protagoniste della puntata, Winona Ryder nei panni di Joyce e Millie Brown nei panni di Eleven. La tristezza di Joyce dovuta alla scomparsa del figlio è totale, una tristezza che arriva nel cuore dello spettatore e che gli fa sperare venga risolto il mistero il prima possibile, una recitazione perfetta che culmina con la vetta dell’episodio, lo “scontro” tra il rapitore e la madre, lo “scontro” tra il mostro e Joyce.
Eleven e il mistero che la circonda è il fattore completamente nuovo di Stranger Things, un mistero che sembra infittirsi sempre di più, scoprendo una parte del suo passato; un flashback che rende lo spettatore contemporaneamente allibito e incuriosito dai suoi poteri e da ciò che le hanno fatto.
Il fattore horror è l’altro punto cardine della serie, un fattore che deve essere gestito con minuziosità per non sfociare nel ridicolo, ma per ora il problema non si pone, la suspense è costante e l’adrenalina è in continuo movimento.
“Chapter Two: The Weirdo On Maple Street” è il classico secondo episodio che non mette ulteriore carne al fuoco, ma nemmeno fa calare la tensione, continuazione perfetta del capitolo precedente. Un episodio che combatte con le problematiche dei cliché e vince sonoramente. L’unica pecca gli costa un bless che tutti vorremmo vedere al più presto, ma Netflix si sta portando a casa un altro successo, il che, ormai, non sorprende più. Tutto molto bello, Spielberg ne andrà sicuramente fiero.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Recitazione dei giovani attori
  • Colonna sonora
  • Suspense costante
  • Joyce VS La Casa
  • Il flashback di Eleven
  • Winona Ryder
  • La festa in piscina

 

Quando il vecchio e il nuovo si incontrano e vengono guidati dagli Duffer nasce Stranger Things, una serie che ha tutte le premesse per entrare nel cuore dei vecchi e nuovi telespettatori.

 

Chapter One: The Vanishing Of Will Byers 1×01 ND milioni – ND rating
Chapter Two: The Weirdo On Maple Street 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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