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Designated Survivor 1×04 – The EnemyTEMPO DI LETTURA 3 min

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Tenere il conto di tutti i fronti su cui il presidente Kirkman è chiamato a battagliare è impresa ardua, ma va tentata. Abbiamo innanzitutto quello internazionale: il Commander in Chief riesce ad imporsi, rimandando l’attacco all’Algeria sino a quando non si hanno notizie certe sulla sorte del soldato americano impegnato sul posto. Decide anche di licenziare e sostituire il generale Cochrane. Alla fine, però, ordina l’uso della forza, il che non lascia presagire nulla di buono. C’è poi il fronte interno, incarnato dal governatore Royce del Michigan, Gran visir di tutti coloro che ritengono l’attuale presidente illegittimo e non adatto a ricoprire il suo prestigioso ruolo. Anche qui si arriva alla prova di forza, alla quale il nuovo inquilino della Casa Bianca ha imparato a non sottrarsi: dopo aver provato soluzioni più morbide, dopo aver inviato come osservatrice la fidata Emily, Kirkman opta per la federalizzazione della Guardia Nazionale. Purtroppo il generale in capo della Guardia Nazionale è perfettamente d’accordo col suo governatore e l’escalation è dietro l’angolo. E stavolta non c’è neanche Chloe O’Brien su cui contare per farsi passare le informazioni sul palmare. Già la federalizzazione della Guardia Nazionale è considerata “Opzione nucleare”, misura drastica, non si vede cosa si possa ancora fare prima di un vero e proprio invio di truppe per lo scontro aperto, cosa di cui non si sente certo il bisogno data la situazione generale degli Stati Uniti. Se ancora non bastasse, c’è il fronte propriamente domestico: lasciata per il momento in sospeso la questione del figlio Leo e delle sue pasticche, stavolta abbiamo la First Lady, impegnata con le questioni lasciate in sospeso dal suo lavoro di avvocato. Finisce col doverne una alla senatrice Hookstraten e ciò non è bene. La senatrice, sicuramente, non esiterà a far valere il suo credito nel momento più utile a lei e meno vantaggioso per i Kirkman. Molta carne al fuoco da gestire, dunque, sia per il personaggio, sia per gli sceneggiatori.
In questo marasma, emerge positiva la figura di Seth Wright: bello, bravo e pure musulmano, il che non guasta per il politically correct, sostituisce in corsa il portavoce che si è lasciato prendere dal panico e diventa, appunto, il nuovo portavoce. Praticamente passa in poche ore dall’essere un sospettato per natura all’essere un punto di riferimento, come viene sottolineato anche nei dialoghi. Fra l’altro, bisogna notare come la vera lotta, piuttosto che su altri ruoli, si concentri su posizioni quali, appunto, portavoce o Chief of Staff. Dev’essere sicuramente un portato della società dell’immagine.
Figura, per ora, sfumata e ambigua è invece il giovane senatore McLeish, sopravvissuto all’attentato, non si sa se per caso o per calcolo. Su di lui indaga l’agente Hannah Wells, con tutta la rabbia e il dolore derivanti dalla perdita, nella stessa tragedia, del suo amato. Qui abbiamo un colpo di scena certo non memorabile per qualità e originalità: una telefonata anonima, dove si consiglia di “guardare nella stanza 105”. Per ora non viene spiegato dove sia probabilmente è accanto alla stanza 106 citata da Max Pezzali nella canzone “La donna, il sogno e il grande incubo”. Da come è stato introdotto l’argomento, sembrerebbe che l’agente sappia benissimo di cosa si stia parlando e sicuramente, nella prossima puntata, la vedremo seguire questa pista. Potrebbe essere il luogo preferito per gli incontri fra lei e l’amante o qualunque altra cosa. Altro interrogativo è suscitato, ovviamente, dall’identità di chi ha effettuato la chiamata: si attendono sviluppi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Seth Wright
  • Il presidente non si tira indietro quando si tratta di prendere decisioni drastiche
  • Licenziato il generale Cochrane
  • Ora la First Lady ne deve una alla senatrice
  • Colpo di scena finale, non eccelso

 

Molta carne è stata messa al fuoco. Starà ora agli sceneggiatori gestirla con sapienza. Soprattutto, si spera in una maggiore integrazione della sotto trama riguardante le indagini del Bureau sull’attentato, che per ora resta un po’ un corpo estraneo rispetto alla trama principale. Il prossimo episodio è previsto per il 26 ottobre.

 

The Confession 1×03 7.10 milioni – 1.6 rating
The Enemy 1×04 7.00 milioni – 1.6 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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