“How long has it been?”
“Feel like years.”
Sono passati nove anni da quando le Gilmore Girls hanno detto addio al loro affezionato pubblico. In realtà “addio” non è mai stata la parola più indicata per definirlo, perché in questi nove anni si è parlato tanto di un loro ritorno. All’inizio si trattava solo di chiacchiere, speranze, sogni. Il tutto alimentato dalle varie dichiarazioni degli attori, ma soprattutto dalla irremovibile decisione di Amy Sherman-Palladino di non rivelare le quattro parole con cui voleva concludere la serie. Circa un anno fa le voci sono diventate notizie e ora i sogni sono diventati realtà: le Gilmore sono tornate grazie a Netflix con quattro episodi, uno per ogni stagione dell’anno.
Si inizia con “Winter” e si torna ad assaporare il gusto del caffè di Luke, delle cene ad Hartford, del junk food e della tipica parlantina di Lorelai e Rory.
Di fronte a un episodio come “Winter” è difficile rimanere impassibili e, soprattutto, imparziali, perché rivedere Stars Hollows, i suoi eccentrici abitanti e i nuovi divieti della locanda di Luke è qualcosa che emoziona. L’episodio è stato scritto e diretto da Amy Sherman Palladino e la sua firma si percepisce in ogni singola scena, in ogni singolo dialogo.
Nove anni dopo Stars Hollow è ancora quella eccentrica cittadina, con le sue tradizioni e i suoi folli abitanti, nonostante il mondo si sia evoluto. Per usare le parole di Lorelai, la cittadina sembra essere rimasta nella gigantesca palla di vetro dove è stata costruita. Ma se la città è rimasta ancorata al passato, le persone che ci vivono no, almeno non tutte. Così Luke ha dovuto aggiungere nuovi divieti al suo locale e Kirk ha dovuto inventarsi nuovi lavori.
La scena iniziale di “Winter” regala sensazioni simili a quelle che si provano quando si ritorna a casa dopo tanto tempo. Quel “la la la”, la parlantina velocissima di Lorelai e l’odore di neve sanno di casa. Man mano che si va avanti nella visione, ci si immerge sempre di più nell’atmosfera tipica Gilmore: il supermercato di Doose’s, le stranezze di Kirk, i battibecchi tra le ragazze e Luke che ancora non è riuscito ad accettare il loro mangiare schifezze in continuazione. Si viene reintrodotti nel loro mondo gradualmente per poi arrivare al momento forse più temuto dai fan: la cena ad Hartford. Nessuno sapeva come affrontare la grande e dolorosa assenza di Richard. Come si può immaginare una Emily senza Richard, una Kelly Bishop senza il suo Edward Herrmann? Eppure lui era lì. I coniugi Palladino lo avevano promesso, avrebbero reso onore alla sua memoria e così hanno fatto. Il funerale, la veglia, Lorelai incapace di gestire il lutto, il rapporto conflittuale tra Emily e Lorelai, madre e figlia così diverse ma così uguali, che sfocia in una litigata dolorosa anche per il pubblico. Tutto ciò ha reso giustizia alla perdita di Richard, che viene affrontata in tutte le sue sfaccettature, e non solo in “Winter”. Non hanno liquidato la faccenda in un paio di scene, ma hanno scavato a fondo, rendendo il dolore reale. Kelly Bishop è stata fantastica nell’intrepretare una Emily Gilmore che non sa più chi è, che non sa cosa fare con sè stessa senza suo marito, il suo compagno di vita per cinquant’anni. Ha saputo egregiamente vestire i suoi panni mentre litiga con la figlia, dietro quel “I just lost my husband!” c’è tutto il dolore di una moglie che ha perso l’amore della sua vita, dietro il suo sfogo con Lorelai c’è tutto il dolore di una madre che non riesce ad avere il rapporto che vorrebbe con sua figlia nemmeno in un momento drammatico come quello.
Il rapporto tra Emily e Lorelai è sempre stato caratterizzato da questo. Non sono mai riuscite a capirsi, probabilmente non ci riusciranno mai del tutto ma è anche questo il bello di Gilmore Girls. I rapporti umani vengono trattati a tutto tondo, mostrandone ogni singola sfaccettatura. Nessun personaggio e nessun rapporto è perfetto, quello di Emily e Lorelai meno che mai e la bravura degli autori è stata quella di rendere entrambe “colpevoli” (anche se è riduttivo parlare di colpe) del loro eterno conflitto, perché entrambe commettono errori di continuo, incapaci di mettersi nei panni dell’altra. Così Emily, accecata dal dolore, non capisce la sofferenza di Lorelai e quest’ultima non riesce a capire i bisogni della madre. Ci è voluto l’intervento di Rory, da sempre mediatrice tra le due, a far sì che si avvicinassero nuovamente per darsi supporto a vicenda.
Così come Emily, anche le ragazze Gilmore si ritrovano ad affrontare un periodo strano della loro vita. Lorelai inizia a mettere in discussione la sua relazione con Luke, dubitando della felicità del compagno. Stuzzicata dalle dure parole di sua madre, viene affrontato l’argomento figli, argomento che li porta all’agenzia per trovare una madre surrogata, gestita da Paris Geller, regalando agli spettatori una delle migliori scene dell’episodio.
Rory, invece, ha 32 anni e si ritrova ad affrontare il tipico spaesamento che provano tutti i giovani di oggi. La sua carriera ha raggiunto un punto morto e lei non sa che fare. Questo tocco di cruda realtà è sicuramente apprezzabile, specialmente per una serie tv che ha assunto più volte connotati fiabeschi, specialmente riguardo il percorso di Rory. Ma se la crisi lavorativa di Rory è da apprezzare, quella sentimentale un po’ meno. Ci sta voler rendere la più giovane delle Gilmore meno “brava ragazza”, andando a intaccare l’immagine idealizzata che si poteva avere di lei, ma renderla una ragazza superficiale che si dimentica del suo ragazzo con cui sta da due anni è troppo “out of character”. È chiaro che l’intento fosse quello di far ridere ma si può dire con tutta tranquillità che hanno toppato alla grande.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Winter 1×01 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.