L’essere umano è un sognatore. Questo è il principale motivo che porta l’uomo ad alzarsi dal letto ogni giorno e che lo aiuta a sopravvivere ai momenti più duri, che lo fa addormentare con un sorriso alla fine di una giornata di lavoro. Ognuno di noi spera di trovare quel qualcosa che cerca, si guarda al futuro con gli occhi pieni di speranza augurandosi che i propri desideri si tramutino in realtà. Ma la speranza spesso non basta e, per trovare quel che si cerca, spesso, bisogna sudare, faticare e lavorare. Questo è quello che stanno facendo i protagonisti di questa serie targata National Geographic.
Questa docuserie (ci prendiamo liberamente la licenza poetica) è un meta-documentario serializzato. Gli attori che interpretano i character nel 2033 stanno realizzando i sogni degli scienziati del 2016, sogni talmente intensi che portano lo spettatore a condividerli e sperare che questo 2033 arrivi per davvero, che questa serie tv sia una sorta di “preparazione” ad una futura realtà. Ma le speranze di rendere Marte un pianeta abitabile e trovare altre forme di vita stanno mettendo a dura prova Hana & Co. Sebbene i primi due anni di permanenza nel pianeta rosso siano passati senza troppe complicazioni, escludendo i primi mesi del loro arrivo, il problema principale che affligge la terra anche nei nostri giorni arriva anche lì, la presenza dell’uomo comincia a farsi sentire.
Aristotele definì l’uomo come essere sociale, una creatura che ha bisogno dei suoi simili per vivere e per sentirsi realizzata, ma oltre ad essere questo è anche un essere autodistruttivo, il quale per tutta la sua esistenza non è mai riuscito a smettere di farsi la guerra. Guerra intesa non solo nel termine comunemente usato oggi, ma anche intesa come relazione tra due persone, scontro tra ideali/idee/pensieri contrastanti tra di loro. Con l’arrivo di Leslie Richardson, cioè di un’autorità con idee diverse da quelle presenti nel campo, questi scontri iniziano, portando problemi sociali tali e quali a quelli di qualsiasi altra civiltà. La serie, oltre ad immaginare uno sbarco su Marte con annessi problemi tecnici che l’uomo dovrebbe affrontare, tenta di rappresentare, anche se non con grandissimo successo, il carattere sociologico che la colonia potrebbe avere.
“Power” è un episodio particolare, differente dai soliti che lo spettatore è abituato a vedere, la trama orizzontale prende un’accelerata brusca e inaspettata, apre porte nuove ma ne chiude malamente alcune già aperte. L’arrivo di tutte queste nuove persone senza che abbiano dovuto affrontare nessun tipo di problema, mette in cattiva luce ciò che è successo nel pilot, le difficoltà del viaggio e di ambientamento sono completamente bypassate dai nuovi arrivati che sembrano molto più preparati dei loro predecessori, confronto che dovrebbe essere completamente l’opposto.
Ciò che invece doveva essere bypassato in questa serie di carattere scientifico/sociologico sono le questioni amorose, tanto da sembrare un riempitivo di puntata e che rischiano di annoiare il fan che si aspetta ben altro da una serie di questo genere. Ma la noia viene spazzata un attimo dopo dagli ultimi frame (magnificamente girati grazie alla Computer Grafica) di episodio. I veri problemi sembrano essere appena iniziati…
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Pressure Drop 1×03 | 0.79 milioni – 0.2 rating |
Power 1×04 | 0.87 milioni – 0.2 rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.