“Two years, three months, and nine days.“
O anche 829 giorni se volete. Questo è quanto rimane agli abitanti del blocco di L.A. prima dell’estinzione.
Non è tutto oro quel che luccica ma, ad ogni modo, ci sarebbe piuttosto da controllare se qualcosa effettivamente luccica perché, a giudicare dalle scoperte mostrate in questi due episodi, c’è veramente poco di cui essere grati. La Green Zone infatti, pur mantenendo il tenore di vita dei suoi abitanti inalterato, potrebbe non essere quell’oasi di salvezza e di serenità che sembra essere. Certo, essere al di fuori della Green Zone è l’equivalente di essere degli ebrei in Germania in attesa di essere deportati in un campo di concentramento, in questo caso alla Factory sulla Luna, ma non è esattamente il posto più sicuro dove stare.
In un posto dove l’apparenza conta più dei propri ideali, non si può agire seguendo il libero arbitrio per non incappare in controlli o ritorsioni da parte dei RAP. Il sorriso di facciata che sfoggiano i due nella foto ne è un esempio, chiamatela propaganda se volete ma funziona esattamente così e ha il suo fascino.
“Free Radicals” e “Good Intentions” mostrano (forse) il lato migliore di Colony tramite quel bisogno fottuto di imprimere un obiettivo finale, di dare uno scopo ed un timer a tutto e tutti. Ora quel timer c’è, ed è anche bello importante perchè in 829 giorni tutti gli abitanti del blocco di L.A. saranno o morti o trasferiti nella Factory e questo è un qualcosa che cambia radicalmente le carte in tavola. Le cambia talmente tanto che perfino Will diventa volubile nei suoi ideali e, dopo solo due episodi da quel “stay out of it“, permette alla cagna maledetta dolce mogliettina di ritornare tra i ribelli per dare libero sfogo alla sua cagnaggine indole rivoluzionaria.
C’è però da dire che questo rinnovato bisogno di dare pepe alla vicenda giova molto all’intera storia ed infatti i risultati si vedono in “Good Intentions”, episodio che si potrebbe tranquillamente etichettare come migliore della stagione e che meriterebbe addirittura un “Bless Them All”. Il piano sequenza finale è un qualcosa che non ci si aspetterebbe mai da Colony, invece viene presentato all’improvviso, cogliendo impreparato lo spettatore che è costretto a lustrarsi gli occhi per una scena del genere che, bisogna ammettere, è decisamente ben girata. La combo Will e Katie Bowman, sulla carta paragonabile ad uno Dzeko-Falcinelli, sorprendentemente funziona (anche se fa tutto Dzeko Will) e regala momenti di vera tensione come non se ne vedevano da tempo in Colony.
Ad addolcire ulteriormente il tutto con del miele arriva poi la tanto agognata morte di Lindsey e la tabula rasa del magazzino di Snyder che si salva da solo la vita grazie alla soffiata fatta poco prima. La storyline del magazzino con Bram non rendeva molto e, anzi, era arrivata decisamente al termine, quindi la scelta di radere al suolo tutto e ricominciare non è affatto male, anzi apprezzabile anche perché toglie finalmente dai riflettori l’incapacità recitativa di Alex Neustaedter nel ruolo di Bram Bowman.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Fallout 2×06 | 0.76 milioni – 0.2 rating |
Free Radicals 2×07 | 0.76 milioni – 0.2 rating |
Good Intentions 2×08 | 0.78 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.