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Vi sarete sicuramente accorti che DC’s Legends Of Tomorrow, dopo il mid-season finale, è passato dal Giovedi sera al Martedì sera, “gareggiando” con The Flash. Forse non sapremo mai il perché di questa scelta ma, sicuramente, uno dei vantaggi che le Leggende possono trarre nell’essere trasmessi insieme a Flash è quello di essere paragonati a lui, cercando di far risaltare la diversità dei due show.
Quest’anno, The Flash ha puntato su una stagione dai toni molto dark e crepuscolari, con temi incentrati sulla fatalità del tempo. DC’s Legends Of Tomorrow, invece, nonostante il tempo e i viaggi temporali siano di sua competenza, decide di essere più versatile, evitando di concentrarsi solamente su uno degli aspetti dei viaggi nel tempo. Difatti, “Land Of The Lost” e “Moonshot” sono la prova di quanto si possa spaziare, in termini di tematiche e intrattenimento, restando nell’arco circoscritto dei viaggi temporali.
Tra questi due episodi, possiamo dire che il più “atipico” (ovviamente in senso lato) è indubbiamente “Land Of The Lost”, il quale parla sì di un viaggio, ma più mentale e spirituale, piuttosto che fisico e temporale. Tutto è giocato sulla volontà e necessità di riportare all’ovile il Capitano Rip Hunter, prima dato per disperso e poi “villainizzato” dalla Legion Of Doom.
L’estetica dell’episodio e del viaggio dentro la psiche di Rip è organizzato in maniera poco originale. In tantissime trame abbiamo assistito ai salvatori di personaggi villainizzati che finivano per scontrarsi con versioni distorte di sé stessi e ritrovare nuovamente questa meccanica narrativa ha destato più di un’alzata di sopracciglio.
L’estetica dell’episodio e del viaggio dentro la psiche di Rip è organizzato in maniera poco originale. In tantissime trame abbiamo assistito ai salvatori di personaggi villainizzati che finivano per scontrarsi con versioni distorte di sé stessi e ritrovare nuovamente questa meccanica narrativa ha destato più di un’alzata di sopracciglio.
Però, tutto sommato, la crociata mentale per il salvataggio di Rip si lascia guardare con piacere grazie all’inserimento di alcune inaspettate sorprese, prima fra tutte la comparsa della versione fisica di Gideon (o almeno di come Rip se la immagina). Inoltre, tutto l’episodio è attraversato da una massiccia dose di feels, quasi come se l’episodio puntasse più sulla resa emozionale che sull’esecuzione tecnica. E infatti l’obiettivo del serial era proprio questo: scatenare delle emozioni nel rivedere un alpha character come Hunter tornare nelle Leggende. La sensazione che si ha è quella di aver riempito un vuoto, vuoto che ha continuato a farsi percepire anche dopo che White Canary è diventata capitano in sua vece; forse Rip è un po’ lo Steve Rogers delle Leggende: chiunque può guidare i Vendicatori, ma nessuno lo farà mai meglio di Capitan America. A parte questo, il suo ritorno creerà sicuramente delle lotte da prima donna tra lui e Sarah Lance, abituata a tal punto al suo ruolo di leader da voler tenerselo stretto. Che all’orizzonte ci sia una bella lotta per la leadership? Vedremo.
Per il momento, questa possibile sottotrama viene messa in moto, lasciando che DC’s Legends Of Tomorrow si concentri su altro. La serie entra nel vivo della sua seconda parte con “Moonshot”, episodio che è la dimostrazione della descrizione del serial fatta poco sopra.
Questa seconda stagione è stata indubbiamente quella della conferma per la serie, in precedenza rinnovata soltanto sulla fiducia. Fiducia abbondantemente ripagata, e “Moonshot” ne è una prova. Nella 2×14 c’è spazio per praticamente tutto quello che può offrire una serie come DC’s Legends Of Tomorrow. Dramma (la morte del nonno di Nate), discorsi etico-filosofici sul tema della serie (salvare o meno la propria famiglia grazie ai viaggi temporali), momenti da buddy movie bizzarri (l’improvvisato team-up tra Atom e Reverse-Flash). Quello che però riesce a fare bene e che attualmente fa la differenza rispetto a uno show come The Flash, è che Legends non preclude alcuna possibile variante o visione sul tema principale, dosando ogni momento con la giusta ponderazione e il giusto tempismo. Sì, anche le trashate. Perché se la serie ha imparato a gestire bene la qualità, altrettanto è stato fatto per i momenti demenziali e non-sense: si pensi a quando Stein canta “Banana Boat Song (Day O)” dal nulla. Certo, lo fa per un motivo preciso e sotto certi aspetti può anche far ridere, però la sequenza, come molte altre dello stesso stampo, fa molto Boldi&DeSica style.
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio della serie? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, Marvel’s Agent Carter, Gotham e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata. Per facilitare la spiegazione, abbiamo deciso di suddividere la raccolta dei riferimenti fumettistici in due categorie dedicate ai rispettivi episodi.
Easter Eggs in Land Of The Lost
- Il titolo dell’episodio è un riferimento all’omonimo film del 2009 diretto da Brad Silberling, tratto dalla serie televisiva del 1974 da noi conosciuta come La Valle Dei Dinosauri.
- Questo episodio conferma che Amaya è la nonna di Mari McCabe, l’attuale Vixen, vista di recente nell’episodio “Taken” di Arrow. Ricordiamo però che Vixen è protagonista di una serie animata tutta sua, attualmente in continuità con l’Arrowverse.
- Questo è finora l’unico episodio dell’Arrowverse interamente privo di guest-star e interamente formato da series regular.
- Questo è finora l’unico episodio a mostrare la forma umana di Gideon.
- Vengono citati più volte i film Jurassic Park e Cast Away.
- Sara chiama le versioni distorte di lei e dei suoi compagni come “Bizzarro”. E’ un riferimento al celebre Bizzarro Superman, un clone malriuscito e instabile di Superman. Una sua versione femminile è comparsa in Supergirl.
Easter Eggs in Moonshot
- “How Matt Damon felt” dice Ray citando il film The Martian.
- Martin Stein canta, ad un certo punto, “Banana Boat Song (Day O)” di Harry Belafonte.
- Quando Commander Steel tira un pugno a Rip e poi chiede se tutti hanno le credenziali d’ingresso, cita una famosa scena di Indiana Jones.
- Quando Ray atterra sulla luna, parte la celebre sigla di 2001 Odissea Nello Spazio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Land Of The Lost” + “Moonshot” = Thank Them All. Nonostante qualche mimmata e qualche momento/effetto speciale da B-Movie, DC’s Legends Of Tomorrow mostra piano piano di avere le palle. Se qualcuno, rispetto a The Flash e Arrow, considerava questa serie uno show di Serie B, forse è il caso che ci ripensi.
Camelot/3000 2×12 | 1.64 milioni – 0.6 rating |
Land Of The Lost 2×13 | 1.54 milioni – 0.5 rating |
Moonshot 2×14 | 1.34 milioni – 0.5 rating |
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