The Last Man On Earth 3×13 – Find This Thing We Need ToTEMPO DI LETTURA 4 min

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Se al termine di “Find This Thing We Need To” avvertite un certo senso di insoddisfazione, non preoccupatevi, è una cosa del tutto normale. Se inoltre vi state domandando quale sia la reale incidenza dell’episodio rispetto all’economia complessiva del telefilm, la risposta ve la diamo noi: nessuna.
Non un grosso problema se considerassimo The Last Man On Earth una comedy come un’altra. Purtroppo, però, così non è. E allora non possiamo far altro che chiederci: era davvero necessario dedicare venti minuti a due trame che si sarebbero potute risolvere in cinque? Forse mettendo in campo una comicità migliore questo senso di futilità sarebbe passato in secondo piano, placato quantomeno da qualche risata sommessa. Purtroppo, contrariamente a come la serie ci ha abituato, non è questo il caso.
A conti fatti, al termine della visione sono due le novità introdotte dall’episodio: l’individuo travestito da Yoda è un bambino e a Melissa serve la Clozopina per controllare il suo disturbo. Non un granché la prima scoperta, rivelata peraltro dopo pochi minuti, e abbastanza scontata la seconda (la scoperta del farmaco, non il fatto che si trattasse della Clozopina), arrivata dopo una breve investigazione che ha tutta l’aria di un espediente studiato per occupare in qualche modo tutti i personaggi del cast. Magari nella speranza di non portare Gail allo stesso livello di inutilità di Erica.
Scegliendo di non rivelare il nuovo personaggio, lo show ritarda inutilmente l’inevitabile, protraendo una trama che si sarebbe dovuta risolvere in questo episodio. In questo modo TLMOE trasmette un senso di insicurezza da parte degli autori, intenti qui a temporeggiare in attesa del finale. Una scelta discutibile se vista in relazione al formato dello show, pur sempre comedy nonostante la sua unicità di genere, e quindi per natura predisposto all’utilizzo di trame autoconclusive nel singolo episodio. Scelta che viene ulteriormente viziata da una comicità decisamente sottotono, la quale non fa altro che amplificare il senso di insoddisfazione avvertito al termine della visione.
A tenere in piedi lo spettacolo ci pensa la quest secondaria di Todd e Gail, dal punto di vista diegetico abbastanza fiacca, ma contraddistinta da una presa di coscienza, quella di Todd nei confronti di Gail e della sua brutta esperienza da reclusa, abbastanza toccante. Peccato che la storia in sé risulti priva di qualsiasi utilità, a maggior ragione vista l’abilità mostrata da Erica in “The Spirit Of St. Lewis” nel riconoscere qualsiasi pillola con un solo sguardo. Evidentemente la sola idea di coinvolgere Cleopatra Coleman in una trama principale con un ruolo attivo spaventa a tal punto gli autori da portarli a delegare il compito ad altri personaggi. Sbronzi e sotto effetto di Xanax per giunta.
Questo plot secondario riesce così ad attutire lo schianto dovuto alla rovinosa caduta di stile del telefilm, rivelando comunque, in fase di risoluzione, i problemi insiti nella sua scrittura. La ricerca condotta da Todd e Gail si conclude infatti grazie all’utilizzo di un deus ex machina particolarmente insensato (le palle di Babbo Natale) in uno show che già opera sulla sospensione della credibilità. Una scelta che finisce col risultare ridondante e che, oltretutto, non riesce neppure a raggiungere il suo scopo primario, ovvero la tanto agognata risata dello spettatore.
In breve, “Find This Thing We Need To” risulta essere un segmento narrativamente pigro e deludente che dipinge un’immagine sbagliata dello show, facendolo sembrare a corto di idee. A poche settimane dalla conclusione ci si aspettava qualche colpo di scena significativo e l’ingresso di un ragazzino all’interno del gruppo di sopravvissuti per il momento non è esattamente quello a cui penseremmo se cercassimo di regalare al pubblico una svolta interessante.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tandy e il suo “brillante” piano per stanare il bambino
  • La presa di coscienza di Todd sull’angoscia provata da Gail durante la reclusione
  • Episodio un po’ sottotono dal punto di vista della comicità
  • Neanche la trama compie grandi passi avanti
  • Ma Erica cosa ci sta a fare in sta serie?

 

Questa settimana ci tocca alzare le mani. A cinque puntate dal capolinea stagionale forse il minutaggio destinato a ciascuna storyline poteva essere gestito in maniera migliore. Spendere tutto questo tempo sulla risoluzione di due quest, la ricerca del bambino e del medicinale di Melissa, entrambe distinte da esiti estremamente scontati, forse non è stata la strategia narrativa migliore. Ad ogni modo, in virtù dell’ottimo lavoro compiuto dagli autori finora, non vi è ragione per dubitare di loro proprio a un passo dalla tanto attesa chiusura stagionale. D’altronde, anche i migliori talvolta possono sbagliare.

 

Hair Of The Dog 3×12 1.97 milioni – 0.8 rating
Find This Thing We Need To 3×13 1.97 milioni – 0.9 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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