Alla fine è accaduto nonostante tutte le teorie e le supposizioni al riguardo: Iris West è stata uccisa da Savitar. Ed è stata uccisa in maniera totalmente anticlimatica nella penultima puntata della stagione, esattamente quando nessuno si sarebbe aspettato un evento del genere (affrontare il tutto durante il season finale sembrava totalmente scontato) ed esattamente quando anche l’ultimo spiraglio per un plot twist dell’ultimo secondo veniva a mancare. Tutto è molto curato ed estremamente forte nel crescendo drammatico che accompagna gli ultimi minuti di vita di Iris West ma il culmine, vero e proprio, è il video messaggio che funge quasi da testamento spirituale e che vede Iris “sposare” Barry.
Iris: “Hi, Barry.
Um there’s something that I need to say to you.
I love you.
And if something happens, I need you to hear this.
I, Iris Ann West, take you, Bartholomew Henry Allen, to be my lawfully wedded husband.
To have and to hold, from this day forward.
In sickness and in health.
To love and to cherish.”
Bisogna precisare una cosa prima di proseguire, ed è un qualcosa di molto importante da sottolineare per poter avere l’approccio ideale a questo genere di puntata: la pretestuosità nel riportare in scena Captain Cold andando a compiere l’ennesimo viaggio nel tempo (con tutte le possibili conseguenze del caso) deve essere presa per quello che è, ovvero un buon escamotage per ricreare il team-up fra i due “frenemies” e, al contempo, cogliere l’occasione per buttare nella mischia anche King Shark. Si potrà ovviamente notare una marea di macchinazioni e forzature in questa trama perché oggettivamente ci sono e, d’altronde, non potrebbe essere altrimenti visto che si deve “per forza” scomodare un character morto invece che sfruttare l’aiuto di un Green Arrow. Tuttavia sono la fluidità degli eventi e l’apprezzabilità con cui si susseguono a permettere di soprassedere su queste varie forzature di trama (purtroppo un marchio di fabbrica di questa stagione). Non si dovrà quindi domandare perché King Shark sia rinchiuso esattamente in quella cella o come ci sia arrivato, non si questionerà sul perché proprio Leonard Snart e non un aiuto esterno dal Team Arrow, non si dubiterà della “bontà” del MacGuffin che ha voluto Lyla cambiare idea con la stessa facilità con cui una bandiera cambia direzione con il vento: Andrew Kreisberg voleva arrivare ad un certo punto in un certo modo e questo è il (piacevole ma discutibile) risultato.
“Infantino Street” è un episodio difficile che nasce come ultimo rush finale per evitare la morte di Iris, prosegue inventandosi un piacevole team-up e si conclude con la realizzazione dell’evento che tanto si temeva. In tutto ciò il climax di tensione è ascendente e il flusso degli eventi scorre talmente veloce da non permettere alcun tipo di ragionamento ed è questo il vero potere insito in “Infantino Street”. Viene ricavato spazio per tutti i personaggi (o quasi, ma poi ci ritorneremo) dando e creando alcuni momenti di intimità che sono apprezzabili e necessari per dare profondità ai personaggi altrimenti estremamente bidimensionali (Iris in primis), il tutto trovando il tempo di inserire citazioni e battute perfino su Lo Squalo.
Snart: “Reminds me of Jaws. They didn’t show the shark because they couldn’t afford to make it look good.”
Inutile negare che la sorpresa di assistere effettivamente alla morte di Iris è enorme. È enorme per diversi motivi, tra cui la scelta di non inserire il tragico evento nel season finale e per la coerenza con la quale si è deciso di portare tutto avanti. Tuttavia, proprio per i motivi appena elencati, la mente dello spettatore non può che andare a trovare subito degli escamotage per riportare in vita il personaggio di Candice Patton e, forse, non è un caso che siano stati omessi da Kreisberg alcuni dettagli che potenzialmente potrebbero ribaltare la situazione. Quindi ancora una volta si assisterebbe alla potenza di un evento apparentemente impossibile da ribaltare con la peculiarità della situazione. Si fa riferimento ovviamente a quell’atteggiamento sommesso e dispiaciuto di HR che lascia intuire un potenziale sacrificio in nome di un bene superiore ma anche, e qui forse si cela la vera sorpresa, all’assenza ingiustificata e fatta passare sottobanco da tutti i character di Julian Albert.
Già, “qualquadra non cosa” diceva Luca Giurato, qualcosa non quadra davvero.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Cause And Effect 3×21 | 2.71 milioni – 1.0 rating |
Infantino Street 3×22 | 2.48 milioni – 0.9 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.