“Sarah Lance is lost to you. I am… Death!”
Continua la saga delle Leggende, alternandosi fra una trama orizzontale che sta per volgere al suo termine (è bene ricordare che mancano solo due puntate alla fine di questa terza stagione) e una verticale che proprio non vuole saperne di finire.
In effetti queste due puntate di DC’s Legends Of Tomorrow sono abbastanza emblematiche di quanto si è visto finora. Una stagione caratterizzata da alti e bassi in cui a momenti altissimi di tensione narrativa (come nel caso della scomparsa del professor Stein) seguono, quasi sempre, puntate scialbe e momenti puramente demenziali, che sono ormai il marchio di fabbrica della serie. In questo caso ci sono due puntate che sono significative di questa tendenza: “Necromancing The Stone” è un episodio puramente orizzontale, il cui unico elemento di verticalità è dato da una missione ai tempi di Leonardo Da Vinci che avviene completamente fuori campo ed è solo parzialmente accennata da Vixen, “I, Ava” è invece prettamente riempitivo per buona parte almeno per quanto riguarda gli scontri tra cloni.
Le storyline meno frammentate funzionano meglio di altre, esattamente come alcuni personaggi: una volta che vengono messi fuori gioco Ray Palmer e Wally ecco che il compito di risolvere tutta la questione passa nelle mani di Zazi e Mick Rory, in assoluto i personaggi migliori visti finora. Oltre naturalmente a John Constantine (series regular già confermato per la prossima eventuale stagione) che qui torna in grande stile inseguendo una gallina posseduta. Va poi notato che ormai a causa di varie defezioni il parco character si sta restringendo, anche notando che nell’ultimo cliffhanger finale un altro personaggio (Amaya) lascia il gruppo, “continuiamo così, facciamoci del male!” direbbe il buon Nanni Moretti.
Per il resto”Necronomicon The Stone” si dimostra veramente all’altezza per quanto riguarda la regia e l’uso della suspense. Fino all’ultimo, infatti, rimane la sensazione che sia arrivato il momento che John Constantine aveva profetizzato, quello in cui Mallus si sarebbe impadronito dell’anima di Sarah e allora le Leggende sarebbero state costrette ad ucciderla. Il finale, per fortuna, riserva tutt’altro destino a Sarah e consente alle Leggende di proseguire il proprio percorso con le idee più chiare sul da farsi.
Ovviamente non mancano i momenti di pura ilarità generale anche in una puntata in cui i conflitti interni dei vari personaggi emergono in tutta la loro drammaticità. Come, ad esempio, i bellissimi scambi di battute tra Gary e Costantine in cui, con evidente auto-citazionismo e felicità dei fan, vengono menzionati Beebo e Doctor Who.
“I’m surrounded by my exes, Gary. This is Hell!”
Se “Necronomicon The Stone” si caratterizza per la sua orizzontalità, “I, Ava” somiglia molto a una classica puntata verticale in cui le Leggende sono impegnate (chi più chi meno) nell’andare avanti e indietro nel tempo a risolvere anacronismi. In realtà il viaggio in questione è molto particolare in quanto riguarda una storyline prettamente orizzontale (scoprire le origini di Ava, ormai character fisso dello show) e alcune storylines verticali che frammentano ancora una volta la narrazione come nella migliore tradizione di DC’s Legends Of Tomorrow.
Ovviamente alcune storylines funzionano meglio di altre, ma in generale la puntata sembra un passo indietro rispetto a quella precedente, con personaggi che vengono sacrificati per essere usati come “puntata festiva” in tema pasquale (anche se in questo caso la festività è musulmana) e viaggi nel tempo in un improbabile futuro citazionistico (da Io, Robot, ripreso nel titolo a Westworld). Viaggi che appartengono, in realtà, a una storyline secondaria e di dubbia importanza nell’economia generale della serie, dal momento che l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla lotta contro Mallus. Tuttavia gli sceneggiatori ritengono che buona parte del minutaggio dell’episodio debba concentrarsi sulle origini di Ava, scelta che potrebbe essere discutibile visto l’imminente season (series?) finale.
Ciò non vuol dire che la storyline principale venga completamente abbandonata, anzi rappresenta il vero fulcro della narrazione e la chiave per il cliffhanger finale che (nonostante la scelta perversa di far allontanare l’ennesimo membro dal gruppo delle Leggende) sembra presagire una svolta significativa nella trama. Unica pecca è l’utilizzo di Kuasa che subisce prima un cambio di personalità troppo repentino (per una puntata sola) e poi viene tolta dalla scena in maniera altrettanto sbrigativa rendendo inutile la sua presenza finora.
A parte questo il ritmo delle battute e dei dialoghi regge meglio del precedente episodio e la svolta finora potrebbe rappresentare la soluzione per il conflitto finale che si preannuncia come imminente.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Amazing Grace 3×14 | 1.26 milioni – 0.4 rating |
Necromancing The Stone 3×15 | 1.25 milioni – 0.4 rating |
I, Ava 3×16 | 1.28 milioni – 0.4 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!