Killing Eve 2×02 – Nice And NeatTEMPO DI LETTURA 4 min

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Operatore telefonico: “Please clearly state the name of the person you wish to be connected to after the tone.”
Villanelle: “Eve Polastri, you piece of shit!”

 

Lentamente, passo dopo passo, i personaggi di Eve e Villanelle iniziano ad avvicinarsi. Anzi, ciò che a conti fatti manca dopo l’episodio andato in onda è solamente il contatto tra le due: una stremata, dolorante e psicologicamente abbattuta Villanelle scruta dal finestrino della macchina in cui si ritrova bloccata il volto amico della sua, come le piace definirla, fidanzata.
Mentre Villanelle esprimeva apertamente il desiderio di ricongiungersi con la sua dolce metà parlando con il giovane Gabriel nella scorsa puntata, Eve appunta e lascia trasparire all’esterno il suo desiderio di incontrare la killer come se fosse un qualcosa dettato semplicemente dall’istinto, dalla sua volontà di catturarla.
Ciò che è accaduto in Francia, quindi, là rimane: Eve continua a mantenersi sulla difensiva sia con il marito, sia con Carolyn. Con il primo è comprensibile che la giovane investigatrice segua questa strada, dal momento che difficilmente riuscirebbe a comprendere lo spasmodico desiderio di Eve ed il magnetismo-antagonismo andatosi a creare tra le due protagoniste di questa serie. Unitamente a ciò, poi, si andrebbe a creare uno stato di panico e timore che Eve vuole a tutti i costi evitare di andare a ricreare.
Il discorso relativo a Carolyn, invece, è molto più complesso. Come si appuntava nella scorsa recensione, la sua figura è e rimane molto ambigua e di difficile inquadramento. Il colpo di scena in conclusione di puntata (la ricomparsa di Konstantin) acuisce questa sensazione: Carolyn è veramente dalla parte di Eve o, essendo calata all’interno di un complesso meccanismo fatto di spie ed intrecci diplomatici, rappresenta solo l’ennesimo burattinaio?
Eve considerata l’omissione di informazioni che ha causato la rottura e conseguente licenziamento sul finire della prima stagione, ha deciso di omettere ogni dettaglio o informazione riguardo al suo incontro-scontro con Villanelle in Francia. Un fatto che, prima o poi, troverà il modo di tornare a galla e che rappresenterà sicuramente un nuovo terreno di scontro tra Eve e Carolyn.
La puntata manca delle venature crime che hanno intriso la scorsa stagione: questi due episodi, come è presumibile avverrà anche per altri, servono a riportare Eve e Villanelle sotto lo stesso tetto scenico, facendole ricongiungere.
Non tutti gli psicopatici, però, si presentano con sorriso dolce e viso angelico. Villanelle non è completamente ristabilita dal punto di vista della salute e dall’esterno è un fattore che si nota. Proprio questi suoi acciacchi minano un elemento che le ha sempre dato modo di ottenere ciò che voleva: il viso è stravolto e ferito, non più illibato e pulito; gli occhi sono stanchi, non più carichi di energia e (all’occorrenza) solari. Ecco quindi che, per poter trovare aiuto, deve cercare di circuire qualcuno. Come si appuntava in precedenza, però, gli psicopatici non sono tutti uguali: Villanelle viene ospitata e parzialmente aiutata da un uomo che, mano a mano che la puntata prosegue, si rivelerà essere uno psicopatico a tutti gli effetti. Villanelle, nonostante chieda esplicitamente aiuto medico, non riceve nessun tipo di soccorso. Anzi, viene bellamente ignorata.
E’ nel momento della disperazione che tutto precipita, quando le ansiogene scene hanno ormai eliminato il velo di dubbio e lo spettatore percepisce l’uomo che ospita Villanelle come il nemico del momento. Il personaggio interpretato da Jodie Comer, prima di eliminare fisicamente il placido aguzzino che la teneva segregata, fa due telefonate. La prima ad un contatto legato alla sua ex organizzazione (da cui è uscita in malo modo) richiedendo aiuto e supporto senza ottenere alcun tipo di risposta. La seconda, ormai in preda alla disperazione, indirizzata all’unica persona su cui sapeva di poter fare affidamento in un momento tanto complicato: Eve Polastri.
Purtroppo la telefonata viene veicolata troppo tardi ad Eve e le due mancano l’incontro per una manciata di minuti.
Il fatto che all’interno della storia sia stata inserita una nuova serial killer (più discreta di Villanelle) aiuta a movimentare una trama che, privata della love-crime story di Villanelle ed Eve ha forse troppo poco di cui parlare. Ma sarebbe eccessivo giungere a giudizi affrettati dopo due sole puntate andate in onda. Anche se è indubbio che c’è molto lavoro da fare per raggiungere i canoni della prima stagione. La competizione è d’alto livello.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Villanelle ed il suo sfortunato incontro
  • Eve e la sua personale ricerca
  • La scoperta di una nuova serial killer (molto più meticolosa)
  • Il ritorno di Konstantin
  • Scena del quasi incontro tra Eve e Villanelle
  • Nulla di particolare da segnalare, ma si sente la mancanza di qualcosa

 

Killing Eve è il solito pregiato gioiello che non può mancare ad un appassionato non occasionale della serialità. Tuttavia, questa seconda stagione sembra iniziata eccessivamente con il freno a mano tirato.

 

Do You Know How to Dispose of a Body? 2×01 0.40 milioni – 0.1 rating
Nice And Neat 2×02 0.32 milioni – 0.1 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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