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Tales From The Loop 1×07 – EnemiesTEMPO DI LETTURA 4 min

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“People don’t like things that are different.”

Tales From The Loop è una serie che si prende i suoi tempi centellinando le informazioni ai propri spettatori. Per alcuni questa lentezza narrativa potrebbe essere snervante ma in realtà l’attesa rende ancora meglio l’atmosfera onirica e immaginifica della serie.
Così, in questa puntata, si scopre finalmente il background di uno dei personaggi principali della serie: George (Paul Schneider), e il perché della sua mano bionica.
Per arrivare a tutto questo però bisogna attendere 20 minuti buoni poiché gli autori decidono di prendere la cosa molto alla lontana. Si comincia infatti con un’atmosfera volutamente horror (il regista dell’episodio è Ti West, autore di “The House Of The Devil” e “The Inkeepers“, nonché di alcuni episodi della serie tv “Outcast“) in cui viene esplorato ulteriormente il paesaggio e l’ambientazione delle vicende. Si scopre dunque che a Mercer esiste pure un cinema (quindi non c’è solo il pub come luogo di svago) e che, ad un certo punto, si confina con il mare dove, al largo, è presente una piccola isoletta. Sembra quasi che gli autori abbiano voluto ricalcare la sequenza di un gioco di ruolo, forse ispirandosi a quello da cui prende spunto la serie, in cui lo spettatore scopre, a mano a mano che procede negli episodi, i paesaggi in cui “giocano” i protagonisti.
E, in questo senso, almeno nella parte iniziale, i protagonisti sono per l’appunto dei ragazzini che “giocano” a modo loro. I giochi che fanno i tre giovani protagonisti della parte iniziale (tra cui il giovane George) sono tristemente reali e spaventosi, e sconfinano con il vero e proprio bullismo. Tutta la vicenda narrata è una sorta di contrappasso dantesco al comportamento di George e compagni, di cui purtroppo lui è l’unico a farne le spese. Se, infatti, nella scena al cinema (su cui campeggia una bellissima citazione a “La Maschera Del Demonio” di Mario Bava, perfettamente in tema con l’episodio), i tre prendono in giro un ragazzo con la Sindrome di Down, sarà proprio George poi a sperimentare come ci si senta a sentirsi definire “diverso” per via della propria disabilità. La morale dell’episodio sta tutta qui: il rispetto della diversità e il non giudicare dalle apparenze.
Gli autori decidono, come al solito, di lasciare da parte i dettagli su come effettivamente sia nata la Creatura, come sia sopravvissuta a lungo sull’isola e perché il solo George sembra essersi accorto in questi anni della sua presenza, nonostante il fatto che le sua urla avrebbero dovuto svegliare almeno mezza Mercer.
Come nei precedenti episodi, la serie non dà nemmeno spiegazioni sul perché e come nascano i fenomeni “impossibili” creati dal Loop. Questo sembra fare parte di una sorta di “non detto” su cui vive l’intera costruzione delle storie, per cui i personaggi danno per scontata l’esistenza di una realtà “altra” che, ad un certo punto, fa capolino con la loro. Quello che conta, nelle storie raccontate, è per l’appunto l’atmosfera surreale e la morale di fondo che la storia vuole rilasciare. Per questo motivo la puntata si conclude magnificamente in medias res con il rappacificamento fra George e la Creatura, che segna l’avvenuta maturazione dell’uomo dopo tante sofferenze.
In questo senso la 1×07 raggiunge il proprio scopo e lo fa in maniera tale da essere il più possibile coerente con sé stessa, e soprattutto riuscendo a non annoiare lo spettatore grazie al continuo passaggio fra generi narrativi (horror, drama e avventura) messi insieme in un mix perfetto.
Una morale niente affatto banale inserita in un contesto surreale e magico: è questo quindi l’elemento di forza di “Enemies”. Si tratta dell’ulteriore dimostrazione, nel caso ce ne fosse bisogno, della duttilità e genialità di questa serie. Rimane da vedere se i misteri dietro al Loop verranno finalmente svelati nell’ultimo episodio o se tutto rimarrà in questo stato di sospensione del giudizio. E in entrambi i casi, comunque, la serie avrà raggiunto un buon risultato. 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Storia di George
  • Avventura sull’isola e Creatura misteriosa
  • Citazioni cinefile
  • Suspense e scena finale
  • Regia e colonna sonora
  • Un consiglio: abbassare il volume quando la Creatura urla!
  • Il non detto tipico di questa serie

 

Una storia di formazione raccontata in maniera “cinematografica”, ennesima dimostrazione di come Tales Of The Loop riesca a re-inventarsi episodio dopo episodio senza tradire mai sé stessa. La vicenda di George riesce nel tentativo di spaventare e commuovere allo stesso tempo.

 

Parallel 1×06 ND milioni – ND rating
Enemies 1×07 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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