12 Monkeys 1×07 – 1×08 – The Keys – YesterdayTEMPO DI LETTURA 5 min

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Come avevamo già notato nella scorsa recensione, ripensando al “Pilot” di 12 Monkeys appare evidente come la serie abbia subìto una necessaria spinta in avanti nei ritmi e nell’evoluzione della narrazione, dando maggiore spazio alle dinamiche relative al viaggio temporale nonché alla caratterizzazione dei protagonisti. Mentre ci muoviamo verso il finale di stagione, notiamo fin da subito come il lavoro minuzioso di sviluppo dei personaggi, fatto dagli autori nei primi episodi, raggiunga il suo scopo al termine di “The Keys”, arrivando così a far esplodere non solo l’edificio dove Cole è intrappolato, ma anche tutta la tensione accumulata nelle precedenti puntate. Matalas e Flickett non stanno certo tirando su un capolavoro della serialità televisiva, penalizzato più che altro dall’aspetto estetico, ma stanno comunque offrendo un piacevole intrattenimento dimostrando il valore degli scrittori che hanno a disposizione.
La trasformazione dei protagonisti passa attraverso il necessario paragone tra le due serate di gala a cui Cole e Cassandra hanno preso parte, in questo episodio e prima ancora nel Pilot. I ruoli si sono ribaltati, ora è la dottoressa ad essere primariamente concentrata sulla ricerca del virus, mentre il viaggiatore cerca di godersi un po’ della vita pre-pandemia, ormai rassegnato alla scoperta di avere i “salti contati”. La natura cinica ma determinata che ha fatto di Cole il candidato perfetto per la missione di ricerca, si prende una pausa di qualche minuto, lasciando spazio ad una consapevolezza maggiore del sacrificio che ha accettato di compiere, spostando solo per un momento il focus da quelle sette milioni di persone in bilico tra la vita e la morte, ad una soltanto: la sua. E naturalmente Cassie non è importante solo ed esclusivamente per la riuscita della missione, nel corso dei suoi viaggi Cole ha capito che la ragazza gioca un ruolo importante anche all’interno della sua esistenza. Esistenza che però è destinata a sparire definitivamente, sia che Cole riesca a compiere la missione, sia che fallisca schiacciato dai devastante effetti del viaggio temporale.
La decisione di utilizzare il virus più letale del mondo per giustiziare l’ex analista della CIA Edward Snowden Adam Wexler forse è un po’ estrema, ma comunque funzionale all’intero sviluppo della storyline di Cole. Nonostante non ci siano sopravvissuti, fatta eccezione per “l’immune”, il personaggio di Wexler sembra avere ancora qualcosa da dire allo show, dunque non ci stupiremmo se ricomparisse nuovamente prima della fine della stagione.
Il cliffhanger del settimo episodio finisce per essere in parte vanificato dall’inizio di “Yesterday”, che vede il nostro invincibile Cole intrappolato sotto delle travi di legno, ma ancora tutto intero nonostante il bombardamento. Per fortuna gli autori trovano soluzione a questo “tradimento emotivo” catapultando il viaggiatore in un’altra timeline rispetto alla dottoressa, timeline dove il virus ha nuovamente portato il genere umano alla sua quasi estinzione. L’interesse verso la salute di Cole passa comunque in secondo piano in questo episodio, principalmente perché è chiaro che dopo essere sopravvissuto ad un bombardamento missilistico non sarà certo una trave di legno a scalfirlo, e poi perché la dottoressa Jones ci rivela finalmente qualcosa di più sul progetto Splinter. Scopriamo così l’esistenza del parallelo progetto Spearhead, guidato dal colonnello Foster, ossessionato dalla ricerca di una cura e considerato da Katarina uno sforzo inutile. Ed è proprio attorno a questo scontro di potere tra i due capi-progetto che si svolge l’intero episodio, creando una vera e propria spaccatura nello spettatore, che si ritrova così a porsi nuovamente delle domande riguardo la reale possibilità di fermare l’epidemia grazie alla macchina del tempo. 12 Monkeys ci ha mostrato come ogni minimo cambiamento possa avere un peso enorme sul futuro, ma ci ha anche mostrato come ogni singolo spostamento in realtà faccia parte di un sentiero già battuto. Dunque la domanda è lecita: è davvero possibile salvare l’umanità dal suo triste destino?
L’inserimento dell’ex compagna di Ramse e di suo figlio fanno guadagnare punti al personaggio interpretato da Kirk Acevedo, attualmente anche una delle migliori performance recitative all’interno dello show. Il loro incontro può apparire un pochino forzato, ma si sa che i due innamorati appartenenti a due fazioni rivali fa da sempre gola agli autori hollywoodiani (l’effetto “Romeo e Giulietta”).
Infine una parentesi deve essere aperta nei confronti della visione di Cole riguardante un bambino e una pistola che spara. La scena ovviamente richiama il finale dell’opera madre, nella quale un Cole bambino vede se stesso colpito a morte proprio davanti ai suoi occhi. Siamo comunque certi che si tratti più che altro di un tributo alla scena, visti gli sviluppi narrativi oramai indipendenti dal lungometraggio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Crescente intensità narrativa
  • L’intreccio sempre più complesso delle diverse linee temporali
  • Il personaggio di Cole è uscito fuori dall’anonimato iniziale
  • Dott.ssa Jones vs Foster
  • Come sempre non ci troviamo di fronte ad un capolavoro dal punto di vista prettamente estetico
  • Alcuni personaggi, in particolare la Dottoressa Railly, non hanno ancora raggiunto lo spessore necessario
  • La sicurezza con sui Cassandra deduce che la missione è riuscita, nonostante non controlli ad un palmo dal suo naso

 

12 Monkeys si è dimostrato uno show molto più complesso di quanto immaginavamo. Dopo otto puntate la storia ha dimostrato, e dimostra, di poter offrire al suo pubblico quaranta minuti di intrattenimento assolutamente coinvolgenti. Gli showrunner pare gongolino nel mettere alla prova le menti dei loro spettatori, proponendo, episodio dopo episodio, viaggi temporali sempre più complessi ed intricati. Sembra comunque che agli autori restino ancora diversi “salti”, avendo schivato il fatale colpo della mietitrice seriale, e ottenendo nelle scorse ore il rinnovo per una seconda stagione.

 

The Red Forest 1×06 0.68 milioni – 0.2 rating
The Keys 1×07 0.69 milioni – 0.2 rating
Yesterday 1×08 0.84 milioni – 0.3 rating

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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