All Creatures Great And Small 1×01 – You’ve Got To DreamTEMPO DI LETTURA 3 min

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Per il pubblico britannico, questa nuova proposta di Channel 5 – Pbs ha un sapore davvero particolare: si tratta infatti della nuova versione di una serie molto amata, andata in onda dal 1978 al 1990. Fonte su cui si basano entrambe sono i libri firmati James Herriot, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla loro pubblicazione.
Protagonista è, appunto, James, un giovane appena laureatosi veterinario nella Glasgow del 1937. Questo, già nelle scene iniziali, causa un dialogo che, a orecchie del 2020, può suonare strano: la madre del ragazzo è molto preoccupata per il futuro del figlio, perché “tanto ormai si fa tutto con macchinari e camioncini”, l’utilizzo degli animali è in forte calo, in agricoltura e non solo, quindi lei sarebbe più tranquilla a saperlo scaricatore di porto.
Per fortuna, però, il protagonista decide di seguire i suoi sogni (da cui il titolo dell’episodio) e, dalla natia Scozia, se ne va in Inghilterra, più precisamente nello Yorkshire, a fare pratica sotto la guida del dottor Sigfried Farnon. Al paesaggio di brughiere e colline vengono dedicate molte, amorevoli inquadrature, mentre il dottor Farnon viene subito dipinto come un tipo eccentrico: tanto per dire, preferisce portare subito il suo apprendista a fare pratica sul campo, invece di fargli un colloquio di lavoro come da protocollo. James, invece, paga dazio per la sua inesperienza, ma si dimostra tutt’altro che stupido. La campagna, tutto sommato, viene proposta con toni non troppo idilliaci (il cavallo da curare è in un recinto fangoso) e questo è bene.
Ogni passaggio delle vicende narrate, comunque, viene proposto con toni pacati e concilianti. Il picco di emozione e pericolo dell’episodio, se così si può dire, è costituito dal parto di una mucca, con il vitellino (anzi vitellina) non ben posizionato, a cui il protagonista dovrà far fronte senza aiuti. Questa circostanza, unitamente alla qualità e allo stile del commento musicale, rende quasi inevitabile fare dei confronti con un’altra serie inglese, Call The Midwife. Qui manca completamente il discorso su ruolo e condizione della donna, perché l’unico personaggio femminile è Mrs. Hall, la governante del dottore, in un ruolo un po’ da mamma chioccia, quella che fa trovare ai suoi uomini pranzo pronto, abiti puliti e stirati e tutto il necessario.
Un personaggio diverso potrebbe essere Helen, la figlia del fattore, potente candidata ad interesse romantico di James, ma si vedrà in futuro.
Comune alle due serie, a parte l’affettuosa ricostruzione d’epoca, è invece il proporre personaggi fondamentalmente buoni, che agiscono cioè credendo sinceramente di fare il meglio, senza progettare di fare danno al prossimo, di vendicarsi su di esso per i torti subiti (veri o presunti) o di truffarlo. Non importa se ci si trova negli affollatissimi quartieri popolari di Londra o nei vasti spazi aperti di una luminosa campagna. Questo, se era cosa buona prima, perché ci vuole anche la rappresentazione dell’onestà, valore a rischio di estinzione, diventa prezioso in tempi come quelli attuali.
L’unico rischio nel dipingere un ambiente sereno, una routine quotidiana e personaggi che non complottano, bensì organizzano al limite qualche scherzetto, è quello di ottenere una serie con poco mordente. A questo inconveniente, però, dovrebbe porre rimedio una presenza iconica come quella di Diana Rigg, in arrivo nelle prossime puntate.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lo Yorkshire
  • Personaggi positivi
  • Clima di serenità
  • Si rischia la mancanza di mordente

 

Terminata la visione di questo pilot, premiato da ascolti record, si può decisamente concordare con chi lo ha definito “confortevole visione per famiglie”. Anche il pubblico non britannico, senza avere visto la vecchia serie o letto i libri, può apprezzare il prodotto, soprattutto se conosce l’ambiente rurale. Il ringraziamento va al momento di serenità offerto agli spettatori, in un periodo dove le preoccupazioni non mancano. Addirittura, sarebbe forse stato meglio proporre lo show più avanti nella stagione, per goderselo con copertina sulle gambe e qualcosa di caldo da sorseggiare, ma quest’anno, causa Covid, a novembre esce il mondo per cui meglio così. La serie si comporrà di sei episodi, uno speciale natalizio ed è già stata rinnovata per una seconda stagione.

 

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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