Il colpo di scena, improvviso ed inaspettato, è ciò che ha caratterizzato ogni episodio di questo show sin dal principio, arrivando a lasciare lo spettatore sempre più coinvolto ed elettrizzato ogni volta che i 42 minuti settimanali volgevano al termine. Il winter finale non è stato assolutamente da meno, chiudendosi con un colpo di scena che ancora a distanza di giorni lascia stupiti e sotto shock. “Kill Me, Kill Me, Kill Me” è un primo passo verso la scoperta della fitta ragnatela di misteri che si celano dietro i personaggi di questo show; dopo una prima parte di stagione caratterizzata da flash forward e salti indietro nel tempo, per capire lo svolgimento dei fatti, il winter finale ci porta dritti al momento cruciale che ci era solo stato accennato finora: la sera del falò è giunta e ci vengono finalmente mostrati gli avvenimenti e le modalità che hanno portato alla morte di Sam Keating per mano del gruppo dei ragazzi studenti di sua moglie, che volenti o nolenti, si ritrovano coinvolti nell’omicidio.
How To Get Away With Murder, è un telefilm criptico, la cui parola d’ordine potrebbe benissimo essere “niente è come appare” e questo è stato ampiamente dimostrato in molti modi in questi primi nove episodi, a cominciare dalla personalità dei protagonisti che abbiamo imparato a conoscere nel corso di questa prima parte dello show, ma che gli avvenimenti della notte fatidica hanno estremizzato, portando a far emergere la vera personalità di ognuno di loro. Così nel “niente è come appare” ci ritroviamo con i ragazzi della professoressa Keating divisi in due tipologie: coloro che erano sempre apparsi sicuri di se come Connor e Michaela, che in una situazione drastica come ritrovarsi al centro di un omicidio perdono definitivamente il controllo e personaggi tranquilli come Wes e Laurel, che invece trovano la forza di mantenere i nervi saldi e pensare razionalmente al da farsi. Importante è cercare di capire il personaggio di Wes Gibbing che per proteggere Rebecca, scopriamo essere colui che ha sferrato il colpo finale che ha definitivamente ucciso il professor Keating, ma i cui comportamenti sembrano sempre essere sicuri e razionali, al contrario degli altri sempre padrone della situazione, un atteggiamento che può sicuramente derivare dal suo passato, che rimane tutt’ora un mistero. Altro personaggio ambiguo, questo sin dall’inizio, è proprio Sam Keating: lo abbiamo visto sotto forma di cadavere dal primo momento grazie ai vari flash forward, ma dopo averlo conosciuto nel corso degli episodi, non si può certo dire che la sua morte abbia fatto disperare qualcuno, un professore di psicologia apparentemente buono e comprensivo, sotto il quale si celava ben altro, anche se al momento non si può ancora accusarlo davvero di omicidio.
Il resto dei personaggi principali dello show si compone di caratteri che ancora rimangono criptici come Bonnie e Frank ma soprattutto Rebecca, che seppur per ora sembra essere una vittima degli eventi, rimane un personaggio troppo misterioso per potersi completamente fidare di lei. Incuriosisce poi la posizione del quinto membro del gruppo, Asher, l’unico non coinvolto nell’omicidio, la cui estraneità ai fatti potrebbe anche avere un significato particolare per il suo personaggio. Ovviamente, al centro di tutto questo c’è Annalise Keating, anche lei apparsa subito come una donna forte e sicura, che con il tempo abbiamo imparato a conoscere meglio scoprendo le sue debolezze di donna e di moglie.
Il winter finale ha giocato molto su questa doppia visione della professoressa, lasciandoci credere che la parte più debole di lei avesse preso il sopravvento, distruggendo una donna e un personaggio fino ad allora davvero ben costruito. La delusione e l’amarezza nel sentire il discorso che Annalise lascia al marito è stata profonda e disarmante, quasi un fallimento dell’intero episodio, ma dato che niente è come sembra, la rivelazione finale è stata doppiamente sensazionale proprio a causa di questo precedente discorso.
Come accaduto per le altre puntate, i salti temporali tendono un po’ a confondere anche in questo episodio, rendendo in un primo momento non semplice capire le sequenze che hanno portato Annalise e Wes a collaborare; il loro piano sembra essere elaborato tra il momento in cui Wes lascia Rebecca in albergo e torna sul luogo del delitto da una parte e prima che la Keating si rivolga al suo amico Nate, dall’altra. Un piano quello dei due, ben progettato, dove di sicuro non trovano spazio la paura e i ripensamenti che attanagliano gli altri ragazzi, per questo la freddezza di Wes è stata dimostrata anche nei momenti nel bosco, nel cercare di convincere gli altri “complici” ad agire, anche con l’inganno, come dimostra la scena del lancio della moneta pilotata proprio da Wes: lui e la Keating avevano pianificato tutto, dovevano far sparire il cadavere a tutti i costi. Wes e Annalise hanno avuto sin dall’inizio un rapporto diverso e particolare, ma questa nuova situazione pone il tutto in una luce differente, rendendo la loro collaborazione ancor più intrigante e carica di mistero. Dopo gli avvenimenti della notte del falò quindi, sembra che le lezioni della professoressa Keating assumano un valore molto più importante per lei e per alcuni dei suoi ragazzi, dopotutto la presentazione di apertura del suo corso era stata proprio “come commettere un omicidio e farla franca.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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He Has a Wife 1×08 | 9.25 milioni – 2.9 rating |
Kill Me, Kill Me, Kill Me 1×09 | 9.82 milioni – 3.1 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.