Killing Eve 3×05 – Are You From Pinner?TEMPO DI LETTURA 3 min

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“My head really was bulbous.”

 

Dopo un episodio mirato essenzialmente a scavare nelle profondità familiari della maggior parte dei protagonisti, Killing Eve decide di metterne in scena un altro, sulla stessa falsariga, interamente dedicato al personaggio di Villanelle.
E le motivazioni non appaiono di certo illogiche. Dopo tre stagioni, Villanelle è ufficialmente diventato un character iconico per lo show, con il suo temperamento e le sue particolari caratteristiche distintive, oltre ad un personaggio decisamente fuori dagli schemi che porta in scena una killer fuori dal comune. A tutto questo, poi, non può mancare il risalto dovuto alla sua interprete: Jodie Comer ha saputo rendere al meglio tutte le sfaccettature di Villanelle, dandole uno spessore particolare che non è passato di certo inosservato. Le grandi performance in Killing Eve sono infatti valse all’attrice innumerevoli nomination, fino a giungere, tra gli altri, al più che meritato Emmy Awards nella categoria Outstanding Lead Actress in a Drama Series della scorsa stagione.
Quest’introduzione sulla bravura di Jodie Comer vuole quindi sottolineare come sia del tutto comprensibile la scelta dello show della BBC di dedicare un intero episodio incentrato sulla figura controversa di Villanelle. Uno spazio sicuramente meritato per personaggio e interprete, seppur abbastanza fuori luogo nell’economia di questa finora “vuota” terza stagione.
“Are You From Pinner?” ci porta così in Russia, spostando l’attenzione da Villanelle ad Oksana, alle prese con il ricongiungimento con la sua famiglia perduta. L’episodio si mostra come un viaggio tra passato e presente del personaggio, dove tra pranzi, giochi e canti, fratelli perduti ed altri acquisiti, complottisti terrapiattisti e un festival del raccolto, emergono tutte le varie sfaccettature di Oksana. La spietata assassina che la serie ha fatto conoscere viene inizialmente messa un po’ da parte, lasciando trasparire anche altre emozioni raramente viste sul volto della killer: più nostalgica, circondata dall’aura familiare (quella che arriva dai fratelli più che altro), intristita per l’infanzia perduta e con la figura di un padre quasi mitologico a fare da sfondo.
Ma il viaggio di Villanelle trova la chiusura del cerchio nella figura della madre, votata su una falsa apparenza che porta inevitabilmente Oksana a ritornare Villanelle. Anche in questo caso spicca il magistrale lavoro della Comer, dove nel confronto ad alta tensione madre – figlia manifesta tutta la parte più intima del suo personaggio (culminando poi la performance, sul finire di episodio, con uno straordinario momento in solitaria sul treno). In modo quasi poetico negli standard della serie, poi, l’uccisione della madre da parte di Oksana viene contornata da un bell’incendio: proprio come quello che la stessa ragazza aveva aizzato anni prima nell’orfanotrofio dove era stata abbandonata.
Ma bravura dell’attrice a parte, questo episodio Villanelle-centrico non può ritenersi soddisfacente quando si guarda al quadro generale della serie. Dopo cinque episodi già andati, lo show si ritrova oltre la metà del suo percorso ad un punto letteralmente morto per la trama. Dopo che il post-morte di Kenny avvenuto nella season premiere continua a trascinarsi a vuoto senza indizi pronti ad indirizzare quella parte di trama, ecco che anche un evento ancora più forte come la morte di Niko si ritrova messo in stand-by. I risvolti inerenti l’assassinio dell’uomo davanti gli occhi di Eve erano uno dei punti di maggior speranza per l’evolversi della storia ma, a quanto pare, si dovrà attendere ancora.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’eccezionale bravura di Jodie Comer
  • La scena finale sul treno
  • Da Villanelle ad Oksana per ritornare a Villanelle: un viaggio completo in tutte le sfaccettature del personaggio
  • Il confronto (più omicidio) madre – figlia
  • Un filler centrico proposto non nel momento migliore 
  • I risvolti sulla morte di Niko e le conseguenze su Eve messe in stand-by 
  • Trama di stagione… quale trama?

 

Killing Eve decide di dedicare un giusto tributo al suo personaggio più iconico e all’eccezionale attrice che la interpreta. Peccato che, con soli tre episodi al termine e una stagione che ancora stenta a capire da che parte andare, il momento non è proprio dei migliori.

 

Still Got It 3×04 0.38 milioni – 0.1 rating
Are You From Pinner? 3×05 0.41 milioni – 0.1 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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