Che “Bagel” non sia una puntata “normale”, se si può utilizzare tale aggettivo per un qualsiasi episodio di Man Seeking Woman, lo si intuisce già solo dall’incipit. Partire dal “grande passo” del sesso anale in una coppia consolidata, mettendolo in scena come se si stesse parlando di una proposta di matrimonio, per poi svelare, con un vero e proprio colpo di scena, la reale intenzione di Josh di chiedere a Lucy di sposarlo, è quanto di più geniale il team di Simon Rich abbia mai ideato. La reazione diversificata dei genitori di Lucy alle “due proposte”, inoltre, non fa che rendere tutto estremamente più esilarante ed epico.
Dopo tutte le diverse tappe che una “relazione seria” deve affrontare, alla fine per la coppia protagonista è arrivata quella fatidica, il matrimonio. Il che può essere considerato davvero cruciale per una serie chiamata “Man Seeking Woman”, che ha ancora il present continuous nel proprio titolo, anche perché, soprattutto, segna un traguardo mai raggiunto dal protagonista Josh, che pure qualche storia importante l’aveva avuta, raggiungendo quindi un terreno del tutto nuovo. Man Seeking Woman abbandona tutte le paranoie e le ansie “immature” che caratterizzano la ricerca (e il mantenimento) di una relazione, diventando grande: e come lo fa? Ovviamente con una conferenza in stile Fiera dei Fumetti.
La Josh’s Proposal diventa un evento talmente di grido dall’occupare un panel al Comic-con, praticamente la manifestazione più seguita dei nostri giorni. E allora non può mancare il tipico nerd, fan sfegatato e irascibile che prende decisamente troppo sul serio l’evento, facendone una questione di vita (e paragonandolo all’olocausto), dal look molto simile all’Uomo dei Fumetti dei Simpson (interpretato da un bravissimo Zack Perlman, già visto in Shameless, ma anche in Community). Il solito approccio allegorico dello show, allora, vuole solo ironizzare sulla pressione e sull’importanza che si dà spesso alla proposta di matrimonio, resa poi in modo fin troppo “spettacolare” dalle commedie romantiche statunitensi (che arrivano ad ispirare la vita reale, come da esempi citati dallo stesso nerd).
Ma come Man Seeking Woman, e questa stagione soprattutto, ci ha abituato a vedere, ovviamente non sentiamo solo una campana della coppia. E quindi, nel puro stile citazionistico che contraddistingue lo show, l’operato del goffo Josh, che difficilmente riesce a nasconderlo (anche qui, geniale), difficilmente passa inosservato alla “Sherlock” (letteralmente, geniale, parte III) Lucy. Una Lucy che si conferma, ancora una volta e proprio nel momento più importante per la coppia, sempre più co-protagonista di Josh, precedentemente “solitario” (per forza di cose) indiscusso. Il sospetto, che solitamente il partner inizia a nutrire nei confronti delle intenzioni del proprio compagno, sfocia nella tipica insicurezza da “fidanzata”, come lei stessa si definisce, che prende poi il sopravvento (con un memorabile sfogo nei confronti di Watson: “dude, you’re so fired“) dopo l’incontro al ristorante. Abbiamo citato la commedia americana e un po’ tutto “Bagel” sembra quasi essere un intero omaggio (o, meglio, presa in giro) a uno dei generi più prolifici del cinema USA. Nella sequenza della cena, allora, la “sottile” allegoria diventa vero e proprio cliché da commedia, dominata per tutto il tempo dalla gag del bagno, ossia niente che non abbiamo già visto in un film di Ben Stiller (pur avendo un raccordo epico con la scena finale incentrata su Watson).
Ma nell’attesa della proposta in sé, da parte di Lucy e di riflesso dello stesso spettatore, che vuole vederli convolare a nozze (proprio come il nerd), “Bagel” diventa un episodio “diverso” proprio da questo momento, poiché mostra tutto il lavoro fatto dagli autori nei precedenti sei episodi, ossia la costruzione dell’empatia nei confronti di Josh e Lucy. Un aspetto tutto sommato quasi raro nel passato dello show, spesso più interessato a mettere in scena la realtà dello spettatore (e quindi a coinvolgerlo direttamente) più coi fatti e paradigmi sociali che con i personaggi, spesso nient’altro che archetipi (fantastici, ma pur sempre archetipi). Esattamente come succede nella maggior parte delle commedie di Ben Stiller, dove le caratterizzazioni sono perlopiù semplici e stereotipate, proprio per provocare una più veloce empatia. Questa terza stagione di Man Seeking Woman, invece, ci ha regalato due “veri” protagonisti, con le proprie ansie interiori, al solito estremizzate, ma sempre assolutamente reali, inquadrate in un “normale” rapporto di coppia.
Così il momento della proposta, dalla commedia, arriva ad assumere contorni da vero drama, dove lo spettatore finisce col dispiacersi per l’esito degli eventi (certo, pur sempre, molto divertito dal “bla bla bla” con cui Josh chiede a Lucy, svogliatamente, di sposarla). Ad un tratto, Man Seeking Woman, che ha sempre dimostrato di poter parlare a tutti e in qualsiasi modo, dimostra anche di poter mettere su una storia d’amore coi fiocchi o, semplicemente, anche solo “una storia”. La dolcezza del finale, infatti, con le mille proposte nell’arco di una giornata, pur essendo sempre surreale, appare più profonda e significativa di quello che sembra. L’importanza non è tanto il “grande passo” su cui ruota attorno l’episodio, ma quanto la coppia vuole restare unita, per sempre, e quel “vuoi essere il mio migliore amico?” di Lucy finale forse sì, vale più di qualsiasi commedia romantica con Matthew McConaughey.
“Will you always be my best friend?“
“Always”
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Pad Thai 3×06 | 0.19 milioni – 0.1 rating |
Bagel 3×07 | 0.16 milioni – 0.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.