Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 2×16 – AfterlifeTEMPO DI LETTURA 8 min

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Sotto certi aspetti, “Afterlife” può essere considerata una sorta di “gemella” della puntata precedente. Ovviamente, i due episodi in questione sono stati costruiti seguendo format e canoni diversi al fine di enfatizzare determinate particolarità del serial e costruire una puntata dall’identità ben precisa; con “One Door Closes” si è messa la marcia sull’azione, mentre in questa sedicesima puntata della seconda stagione, sul riorganizzarsi/pianificare un nuovo piano d’azione. Nonostante ciò, le due puntate si “somigliano” perché entrambe possiedono lo stesso numero di elementi così gustosi, che (perdonate il seguente francesismo) potrebbero far partire un’erezione dal nulla anche ad una donna: anche senza apparenti elementi transgender; inoltre, pur tenendo sempre a mente che le due puntate hanno una costruzione diversa l’una dall’altra, anche “Afterlife” (come “One Door Closes”) ha degli elementi che spiccano più di altri.
Senza ovviamente nulla togliere a tutto il resto, l’elemento che spicca di più in tutta la puntata, non sono tanto le scena ambientate a Lai Shi/Aldilà, quanto l’insegnamento che si può trarre dalla permanenza nella location. Finora, la condizione di Skye/Daisy, è sempre stata egregiamente analizzata sotto la sola ed unica luce dei suoi superpoteri: cosa fanno, perché lo fanno, come lo fanno, chi li spinge a farlo, ma che c’è qualcuno che gli spinge? (cit. inopportuna di Corrado Guzzanti) ecc. ecc.; in questo episodio, invece, si sottolinea come il possedimento di questi doni renda la hacktivista dal bel faccino, un essere totalmente diverso, portando le persone a lei circostanti a definirla, seguendo come metro di giudizio, i suoi poteri. “Ora sono fatta così. E non saprai mai chi ero prima”, diceva la Vedova Nera nel primo numero della sua serie regolare (scritta da Nathan Edmondson e disegnata da Phil Noto); citazione di sicuro non molto epica, ma efficace, d’effetto e sopratutto congeniale per spiegare che la dimensione in cui Skye/Daisy è entrata, è un mondo tutto nuovo; c’è un motivo per cui l’insieme dei supereroi Marvel è chiamato “comunità dei supereroi”, perché sono una sotto-società con delle regole, un codice da rispettare e dei doveri/responsabilità verso le persone normali, con tutti i pregi e difetti del caso caratterizzati da frequenti sbalzi di apprezzamento e disprezzo (l’Uomo Ragno ne sa qualcosa).
Fin dall’episodio in cui abbiamo scoperto che Skye è l’adattamento televisivo della Daisy Johnson dei comics, gli showrunner di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. hanno descritto il colpo di scena come “delle origini di una supereroina mostrate all’oscuro di tutti”; dando per scontato che la direzione affidata allo sviluppo del suo personaggio è questa, il senso dei segmenti ambientati a Lai Shi/Aldilà sono da interpretare come un tassello in più verso la costruzione della figura di Quake, dove la parola “Aldilà” è (a sua volta) da interpretare non come “la vita dopo la morte” come suggerisce la traduzione letterale della parola Cinese, ma come un mondo dove non si avranno mai delle informazioni concrete e assolutiste, e quindi sempre soggette a meraviglia, stupore, paura, curiosità, disprezzo. Afterlife, dunque, inteso come una nuova vita “spirituale” che viene dopo la vita “materiale e di “dominio pubblico”, ma una vita soggetta a regole comportamentali che non sono scritte da nessuna parte: più precisamente, una vita da Inumano. Quindi, non abbiamo solo un close-up sui pregi e difetti che comportano il diventare un eroe, ma anche una figura estranea alle tipiche conoscenze dell’immaginario culturale, confermando quello che si vocifera su Internet: cioè che gli Inumani, saranno gli X-Men dei Marvel Studios, in quanto quest’ultimi non possono permettersi il sottobosco mutante a causa dei continui sputi e insulti conflitti con la FOX; anche questo, è un nuovo tassello che va ad impreziosire il Marvel Cinematic Universe e spiana la strada al film degli Inumani previsto per il 2019.
D’altro canto però, c’è da riconoscere che la ristrutturazione di Skye in Quake, sta avvenendo con una lentezza a dir poco biblica; benché si apprezza la minuziosità della produzione nel voler analizzare tutti gli ostacoli nel making-of di un eroe, è purtroppo difficile evitare che questa maniacalità certosina diventi ad un certo punto, prolissa. Fortunatamente, lo show ci ha abituati fin troppo bene e, benché i segmenti di Lai Shi/Aldilà attirino più riflettori per quanto spiegato sopra, questo non vuol dire che rubino l’attenzione ad altre scene o monopolizzino la puntata; “Afterlife”, come molti altri episodi della seconda stagione, dimostra che la sua coralità può essere una gran bella scappatoia utile per spezzare momenti altrimenti difficilmente digeribili. Mentre Skye/Daisy apprende del suo nuovo status-quo, il Team Coulson si prepara (silenziosamente) alla ripresa della Bastiglia, facendo di necessità virtù; ammirevole la piega che ha preso la situazione Fitz/Simmons, i quali mettono da parte le loro divergenze per il bene del Coulson’s S.H.I.E.L.D. al quale sono leali e organizzano uno sgambetto con i fiocchi ai danni del Gonzales’ S.H.I.E.L.D., dando pure qualche indizio sul possibile ricongiungimento dei due: magari non amoroso, ma comunque pacifico e all’insegna della ritrovata amicizia. Stesso discorso vale anche per May, la quale si unisce al team “rivale” in attesa del momento giusto.
Ultimo ma non ultimo, il sorprendente e inaspettato ritorno di Mike “Deathlok” Peterson, incredibile ed elettrizzante per ben più di un motivo. Il primo, è legato al personaggio in sé, il quale ancora non finisce di stupire per l’incredibile carisma che ha saputo tirar fuori dal pressoché inutile Mike Peterson, una volta che quest’ultimo è stato riconfigurato in Deathlok; nel suo spettacolare esordio durante i quaranta minuti di puntata, ancora si rimane stupiti come il serial ABC/Marvel Studios sia riuscito in un autentico miracolo narrativo, dando una ragion d’esser migliore ad un personaggio su cui manco l’attore che lo interpreta avrebbe scommesso qualcosa. Il secondo, è legato a Phil Coulson, il quale (nel caso non fosse ancora chiaro) capiamo definitivamente perché Nick Fury l’ha scelto come suo erede: perché proprio come lui, è sempre un passo avanti; per chi ha visto Captain America: The Winter Soldier, di sicuro non si è dimenticato della scena dell’occhio di Nick Fury: ecco, possiamo dire che Coulson ripete il trucco, attingendo però ad una artiglieria più pesante. Il terzo, è il motivo legato alla sua lunga dipartita: che teneva d’occhio un Hydra si sconfitto e bastonato, ma non distrutto, dimostrando ancora una volta come il serial Marveliano ha idee precise su ogni trama/personaggio, non dimenticandosi delle stesse. Il quarto, beh, è che fa da ponte al ritorno di Grant Ward: cosa che si commenta decisamente da sola.
L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
  1. “Afterlife” è stato pubblicizzato dalla Marvel Comics con un’ immagine promozionale realizzata da Dave Johnson. Cliccate qui per visualizzarla.
  2. Il personaggio di Lincoln Campbell è stato creato appositamente per lo show, così come Jiaying: la madre di Skye/Daisy, che qui si scopre esser sopravvissuta alla sevizie di Whitehall.
  3. Benché il Team Coulson non ne fosse a conoscenza, per lo spettatore non è cosa nuova sapere che l’Hydra ha messo le mani su esseri con poteri. O almeno, non lo è per lo spettatore che ha avuto la pazienza di aspettare fino alla fine dei titoli di coda di Captain America: The Winter Soldier e vedere questa scena.
  4. Anche se Lincoln forse non potrà mai saperlo, può stare tranquillo, perché la parola Cinese “Lai Shi” significa proprio “vita dopo la morte”: quindi tradurlo come “L’Aldilà” (“Afterlife”, in Inglese) è decisamente corretto.
  5. Fa il suo ritorno (non sappiamo se permanente o meno), nonché prima apparizione durante questa seconda stagione, Mike “Deathlok” Peterson, avvistato l’ultima volta in “Beginning Of The End“: il finale della prima stagione. Se volete saperne di più sul personaggio, consultate la recensione di “T.R.A.C.K.S.”.
  6. Quando Skye/Daisy incontra Raina nella puntata, la scena lascia intendere che la futura Quake stia utilizzando i suoi poteri non sull’ambiente circostante (come ha sempre fatto finora) ma più su Raina stessa. Qualcuno degli spettatori, a seguito di questa scena, ha potuto formulare la conclusione legittima, che il modo di utilizzare così i suoi poteri in “Afterlife” sia stato abbastanza libertino; ma in verità e in verità vi diciamo, che anche nei fumetti Quake ha dimostrato che le sue abilità possono anche essere usate sugli esseri umani. Nel quinto e ultimo numero della miniserie del 2005 in cui debutta, intitolata “Secret War”, quando Nick Fury rivela al cast di protagonisti la verità sulla missione, Wolverine lo attacca in un impeto di rabbia e lo sventra totalmente; prima di scoprire che Fury fosse un LMD, Daisy mette fine alla rabbia dell’artigliato canadese concentrando i suoi poteri all’interno della cassa toracica e facendogli esplodere il cuore. Ovviamente, come tutti sappiamo, Logan è dotato di un fattore rigenerante e il cuore gli è poi ricresciuto, ma questo aneddoto conferma quanto detto da Lincoln: con un po’ di esercizio, non c’è limite a quello che Skye/Daisy può fare con il suo potere.
THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ristrutturazione di Skye in Quake un (bel) po’ lenta

 

Questo commento di conclusione potrebbe essere sfarzoso, ma sarebbe solo spreco di battitura, quindi stiamo sul semplice. Con “Afterlife”, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. conquista un’altra fantastica e grandiosa meta, riuscendo a portare avanti con fluida genuinità più trame all’attivo, non rinunciando a svariati colpi di scena che fanno saltare lo spettatore sulla seria. L’aereo è decollato verso vette che non sapevamo esistessero: e noi recensori e spettatori del sodalizio seriale tra ABC e Marvel Studios, siamo davvero contenti (e fortunati) di esserne i passeggeri.

 

One Door Closes 2×15 4.26 milioni – 1.4 rating
Afterlife 2×16 4.20 milioni – 1.5 rating

 

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