Anche se può sembrare un paragone bizzarro, “Hot Potato Soup” è una puntata che ha alcuni punti in comune con lo stile di scrittura di Raymond Chandler.
Autore di grandi capolavori come “Il Grande Sonno” e “Il Lungo Addio”, Raymond Chandler è uno degli autori che maggiormente contribuì alla consolidazione del genere noir. Nonostante la sua indiscussa importanza, i critici (a noi e a lui contemporanei) hanno sempre mosso svariate rimostranze riguardo le sue trame, spesso descritte come “sconclusionate e incoerenti”. Anche se per la maggior parte delle sue opere non è così, per alcuni dei suoi scritti questa critica è certamente veritiera, sopratutto per quanto riguardava le storie brevi. A volte era Chandler stesso a scrivere delle storie che fungevano solamente da pretesto narrativo per poter contestualizzare delle situazioni in cui poteva dar libero sfogo alla sua raffinata e profonda prosa. Ed ecco in che cosa Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. si trova, questa volta, in comune con Raymond Chandler: la trama.
Senza ombra di dubbio, la storyline della 4×12 non è per niente sconclusionata ed incoerente, anche perché abbiamo dei notevoli avanzamenti di trama, uniti anche ad una sorprendente correzione di un passato continuity error (che spiegheremo meglio nell’Angolo del Nerd qui in basso). Però è indubbio che tutta la storia di questa puntata sia un pretesto per giustificare l’operazione della profonda caratterizzazione che è stata fatta con alcuni dei personaggi delle serie. Anche perché, quando l’episodio finisce, le cose che lo spettatore ricorda maggiormente e con più piacere sono proprio le evoluzioni e/o gli approfondimenti caratteriali dei protagonisti. Per farvi un esempio, prendiamo l’LMD di May, che per comodità chiameremo “LMayD”.
In quattro stagioni, questa è la seconda volta che Ming-Na Wen deve prestare il suo volto per un doppione del personaggio di Melinda May. La prima volta è stata nella seconda stagione, con l’Agente 33 costretta ad usare il volto di May perché ultima faccia in memoria in induttore di immagini ma già da questa breve descrizione, si possono vedere le profonde differenze tra le due “May alternative”. La prima era semplicemente un altro personaggio sotto mentite spoglie, infatti, era proprio l’Agente 33 che usava il volto di May, ma niente più, il carattere era quello della villain. LMayD invece è proprio un altro personaggio che parte da una matrice caratteriale ben definitiva e delineata che, ad un certo punto della sua esistenza, si trova a sviluppare sensazioni che non riesce a decifrare, in quanto organismo sintezoide.
Come in tutte le migliori storie in cui un essere artificiale conosce l’umanità, LMayD si trova in quel momento pirandelliano in cui la sua concezione di sé si scontra con la concezione che in effetti ha, creando in lei un conflitto interiore che cita “Uno, Nessuno, Centomila” solo rivisitato in chiave cyberpunk. Tutto questo è poi reso più intimista dal suo legame con Coulson, cosa che rende l’evoluzione di LMayD ancora più personale e in grado di coinvolgere ancor più emotivamente lo spettatore. Ed è infatti per colpa/merito di questo forte legame, così puro e sincero che nemmeno il più sofisticato sistema artificiale può replicare, che la sua copertura salta. Arrivati a questo punto, LMayD sembra seguire delle orme molto simili a quelle del celeberrimo Max Fury, qui delineate con più delicatezza.
Dopo l’evoluzione di LMayD, si passa ad un ulteriore approfondimento caratteriale di uno dei personaggi migliori della serie, ovvero Leopold Fitz. Esordito come un Milhouse Van Houten ancora più sfigato e senza occhiali, nel corso delle quattro stagioni del serial ABC/Marvel Studios finisce per diventare un personaggio profondo e tridimensionale, capace di rivaleggiare anche con i più badass del serial per il suo cristallino spettro emotivo. In “Hot Potato Soup”, l’episodio accenna alle “origini” della sua intelligenza, lasciando lo spettatore piacevolmente sorpreso per questa scelta. Solitamente, coi personaggi il cui tratto più distintivo è l’intelligenza, si tende sempre dar per scontato che “sono nati così”, facendo della capacità di usare facilmente il cervello un dono che attivano automaticamente. Con Fitz il serial prende in contropiede dando al contrario una backstory sul perché il personaggio è così sveglio e preparato, trasformando il suo cervello in un muscolo che ha dovuto addestrare “come tutti noi”. Ciò umanizza ancora di più la sua figura, discostandola enormemente dai classici “geni ma stronzi” (tipo Julian di The Flash) e avvicinandola all’uomo comune.
Dulcis in fundo, parlando proprio di connessioni tra qualcosa di fittizio e qualcos’altro di reale, parliamo dell’uscita da fanboy dell’Agente Koening (Billy? Sam? Bah, chissene…), specialmente nella sequenza in cui lui e Quake si mettono a parlare delle fan-fiction. Può sembrare un discorso stupido quello di parlare di ship allucinate e altre cose da fangirl; in realtà, così facendo, il Marvel Cinematic Universe sta solamente portando avanti una tradizione della Marvel Comics. La Marvel ha sempre descritto il suo universo come “a world outside your window“, ovvero come un mondo alla portata di chiunque e che si può trovare nel punto in cui la realtà finisce e comincia la fantasia. È per questo che le storie di molti dei suoi personaggi di punta hanno luogo in vere città d’America, come New York e Los Angeles, e non in città immaginarie Metropolis e Gotham: per aumentare il realismo e sottolineare il concetto che, se ci si affaccia alla finestra, si può veramente vedere qualche eroe svolazzare. Gli eroi Marvel sono entrati nell’immaginario collettivo ed era ora che l’immaginario collettivo entrasse nella Marvel, mostrando le usanze tipiche dei lettori e degli spettatori influenzare la vita immaginaria dei loro personaggi, come loro la fanno con noi. It’s meta-fumetto, baby!
- L’errore di continuità risolto è quello manifestatosi in The Avengers, film in cui si sono creare delle discrepanze sulla nascita degli LMD. Ad un certo punto della pellicola, Tony Stark finge di essere un LMD perché non vuole parlare con Phil Coulson. Questo dettaglio, analizzato a posteriori, crea il seguente errore di continuità: se gli LMD sono stati creati in tempi recenti (2016) da Holden Radcliffe, com’è possibile che già all’epoca (2012) gente come Stark ne fosse già a conoscenza? Utilizzando i Koenings, la produzione risolve tutti i buchi narrativi.
- In questo episodio, l’Agente L.T. Koening rivela che il progetto LMD era in gestazione dallo S.H.I.E.L.D. già da molto tempo prima che Radcliffe lo ultimasse. Holden potrebbe aver avuto l’idea decisiva, riuscendo a utilizzare meglio gli strumenti e le informazioni in suo possesso ma lo S.H.I.E.L.D. ci lavorava già da molto tempo e aveva Sam, Billy ed Eric Koenings come tecnici incaricati di migliorare gli LMD. Inizialmente si pensava che i tre fossero degli LMD, in quanto tutti uguali e identici, ed invece, proprio in questa 4×12, si viene a scoprire che sono il risultato di un parto quadrigemellare insieme al nuovo fratello Thruston.
- Tony Stark invece potrebbe essere a conoscenza degli LMD prima della quarta stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. per il semplice fatto che è il figlio di Howard Stark, uno dei fondatori dello S.H.I.E.L.D. Howard collaborerà ancora con l’organizzazione fino al 1991, anno in cui verrà ucciso dal Soldato D’Inverno insieme alla moglie Maria. È possibile che, prima della sua morte, Howard abbia realizzato dei progetti a tempo perso per gli LMD che poi sono stati ripresi anni dopo, facendo del commento di Stark un semplice commento sarcastico a sfondo citazionistico, ma senza nessuna conoscenza di base degli LMD.
- Nella recensione è stato citato un certo Max Fury. Il personaggio è un LMD di Nick Fury comparso per la prima volta su The Defenders #44 del 1977; nella storia, il fratello malvagio di Fury, Jacob, utilizzò sull’LMD la Chiave dello Zodiaco per dargli i ricordi del fratello. L’effetto sperato si realizzò e l’LMD comincio ad acquistare una coscienza, cosa che fece diventare il sintezoide una versione cattiva e bastarda di Nick Fury. Dopo anni di sparizione, il personaggio ricomparve sulle pagine di Secret Avengers #1 del 2010 con il nome di Max per differenziarsi dal vero Nick Fury.
- The Labyrinth, altra base segreta dello SHIELD, fa qui la sua prima comparsa. Il luogo, tra le altre cose, si trova nella cittadina di Pleasant Hill, location apparsa di recente nelle pagine dei fumetti. Pleasant Hill (prima comparsa: Avengers Standoff: Welcome To Pleasant Hill #1 del 2016) è una città fittizia spacciata per comunità residenziale ma che, in verità, è una prigione creata dallo S.H.I.E.L.D. con lo scopo di riprogrammare tramite lavaggio del cervello i criminali incarcerati al suo interno. Verrà presto scoperta da Capitan America e i Vendicatori, per poi essere smantellata. Il suo status rimane oggi incerto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Wake Up 4×11 | 2.00 milioni – 0.6 rating |
Hot Potato Soup 4×12 | 2.15 milioni – 0.6 rating |
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Nell'angolo nerd aggiungerei che Il labirinto si trova a Pleasent Hill, un nome tutt'altro che casuale.. 😉 (si nota quando vediamo dagli occhi dell'agente Koenig il percorso coi vari codici numerici, subito all'inizio su una targa della scrivania)
Direi che ti sei guadagnato il tuo soprannome 😀 Ci era sfuggito questo riferimento al recente crossover Avengers: Stand-Off! Grazie, lo aggiungiamo subito 😉