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Ritorna in questa puntata in maniera importante il tema dell’omosessualità e di tutte le problematiche
sociali che la accompagnano. Si può notare un trattamento molto diverso di questo argomento nelle due storyline che ne parlano: quella di Betty ed Helen e quella di Bill, Art e il loro paziente. La morte di Helen nella scorsa puntata è stata, purtroppo, gratuita. La storyline di Betty ed Helen che decidono, contro ogni convenzione dell’epoca e contro i giudizi e i pregiudizi, di formare una famiglia, è stata una scelta coraggiosa e che sembrava avere una prospettiva di lungo termine. Invece, con la morte di Helen, tutto questo subisce un brusco arresto e priva il telespettatore e il telefilm di esplorare più a fondo e con continuità i personaggi di queste due donne, del loro nuovo percorso nel diventare madri e nel vivere l’omogenitorialità in un contesto difficile come quello degli anni ’60. Si vede in questo episodio, però, che non si vuole concludere questa storyline totalmente e ciò lo dimostra Betty che affronta il suo dolore combattendo per avere l’affidamento della figlia, con la risolutezza e la forza di volontà che caratterizzano il personaggio e che suscitano ammirazione in una situazione del genere.
L’altro filone dedicato all’omosessualità in questo episodio riguarda il “caso medico” della nuova coppia di dottori formata da Bill e Art. Un paziente omosessuale (o comunque non eterosessuale) cerca di salvare la vita sessuale con la moglie e questo dà ad Art l’idea di tentare di applicare la Scala Kinsey: strumento rivoluzionario per l’epoca, in particolare per il tentativo di dimostrare la fluidità sessuale (cioè che la sessualità non sia binaria e che si può non essere esclusivamente eterosessuali o non esclusivamente omosessuali). Questo nuovo strumento e tutte le le domande e i dubbi che ne conseguono portano i dottori all’idea di studiare sistematicamente l’omosessualità, con tutti i metodi e i protocolli usati per le coppie eterosessuali. Un nuovo terreno di ricerca che prospetta interessanti sviluppi e risultati, in particolare in riferimento agli anni in cui la serie è ambientata. Si vede, quindi, come le storie di Betty ed Helen e di Art e Bill esaminino sfumature e aspetti diversi dell’omosessualità e portino a risultati diversi: quella Betty e Helen stroncata e non esplorata fino in fondo e, invece, quella di Art e Bill con interessanti elaborazioni future.
Menzione va fatta anche alla collaborazione tra Bill e Art. I due si aiutano a vicenda e si impegnano a fondo concentrandosi solo sulla ricerca e sul paziente.
Altro caso medico è quello di Louise, la donna che ha fatto entrare Bill negli alcolisti anonimi, e suo marito (rimasto paralizzato dal bacino in giù) e del loro tentativo di riavere una vita sessuale. Questa storyline inserita forzatamente nell’episodio convince dal punto di vista clinico ma non dal punto di vista del collocamento nell’episodio e nella stagione. Non era necessario inserire altri pazienti in questo episodio – soprattutto personaggi già interni alla serie, utile per altri scopi narrativi – ed è da vedere se si approfondirà in maniera adatta questo nuovo aspetto del personaggio di Louise.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio come sempre di ottima qualità tecnica e di ottime performance attoriali. Interessanti e coinvolgenti le sequenze dedicate ai “casi medici” e sui problemi inerenti alla clinica. Convince di meno, invece, il concentrare in un solo episodio troppe storyline troppo diverse tra di loro, quasi come se gli autori avessero paura di non avere tempo a disposizione.
Family Only 4×06 | 0.50 milioni – 0.1 rating |
In To Me You See 4×07 | 0.48 milioni – 0.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.