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Con i 40 minuti visti fin qui è abbastanza chiara la forzatura nel ripristinare le vecchie dinamiche del Loft e dei suoi coinquilini in una nuova realtà fatta di bambini che non dormono, gravidanze e coppie che non vivono più nella casa che li aveva riuniti. Vivendo di autocitazionismo, il sottoscritto recensore si autoquota ripescando una delle frasi scritte nello scorso season finale giusto per esprimere l’antitesi esistente:”Ed invece no, la coppia è riunita e questa è l’alba di una nuova era in cui (se ci sarà una settima stagione, magari ridotta in termine di numero di episodi) si potrà celebrare il futuro delle tre coppie dello show in una lunga, caotica ma gioiosa vita fuori dal Loft.”
Azzeccando il forecast della stagione ridotta in numero di episodi (8 invece che 22-24), si è peccato di hybris auspicando il resto. Il Loft era e rimane una location fondamentale per la serie che fuori da quelle quattro mura non riesce per niente a sentirsi a proprio agio, e lo dimostrano gli svariati tentativi fatti finora per trovare nuovamente un punto focale entro cui far orbitare tutti i personaggi. Non per nulla, dopo il compleanno nel giardino degli Schmidt-Parekh, in questa puntata prima si è tentato di ripristinare l’ecosistema del Loft e poi si è optato (un po’ per necessità, un po’ per marcare il cambiamento) per la casa di Schmidt. E la sensazione di revival che si respira in ogni scena è quasi opprimente, tanto da dare alla nostalgia un taglio quasi negativo. Si profetizzava una vita fuori dal Loft “caotica ma gioiosa” e si sta lentamente provando a concretizzare, tuttavia il costante tentativo di ritornare alle origini nuoce gravemente alla puntata che, infatti, ne risente.
Ci sono sempre dei momenti divertenti (Cece ubriaca, i siparietti tra i tre ex coinquilini) ma c’è anche una discreta forzatura nelle storie che grava sulla fruibilità dell’episodio. Jess, per esempio, è e rimane fuori luogo e prevedibile nelle sue reazioni, pertanto non c’è veramente molto da apprezzare nella sua parte di puntata; il costante ritorno al Loft, come già detto fino allo svenimento, non è giustificato e, ancora peggio, sembra che la lettera di sfratto arrivata sul finale della scorsa “About Three Years Later” sia stata totalmente ignorata, quando invece poteva dare una spintarella alla trama. Rimane comunque apprezzabile il rapporto tra Nick e la figlia di Schmidt, o la mancanza di sonno di quest’ultimo mentre dorme con gli occhi aperti, ma sono solo piccoli spiragli rispetto al vecchio New Girl. Purtroppo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Bisogna evolvere la storia per davvero. Gli spettatori non stanno gradendo molto visto il nuovo serie low, e noi nemmeno.
About Three Years Later 7×01 | 1.83 milioni – 0.7 rating |
Tuesday Meeting 7×02 | 1.58 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.