“Give The World Away” trasuda un’atmosfera di inesorabilità, con la sensazione che tutto stia convergendo verso un finale inevitabile, cosa anche corretta essendo il penultimo episodio della serie. Ma proprio per questo ci si aspettava una puntata più dirompente, capace di colpire il cuore degli spettatori con il dramma e la tensione che hanno caratterizzato i momenti migliori della serie. Invece, ciò che viene propinato è un episodio che, pur avendo alcuni spunti interessanti, fatica a non riesce a raggiungere l’intensità emotiva necessaria.
Se si pensa che a “Three Fifty-Three” è seguita una puntata piuttosto strana che ha visto la morte di Colby (non necessaria ma evidentemente Sheridan era a corto di idee), “Give The World Away” doveva necessariamente portare avanti la trama principale e in qualche modo lo fa ma è tutto piuttosto strano ed estremamente anticlimatico.
La puntata si concentra principalmente sull’accettazione collettiva che il ranch di Yellowstone verrà chiuso. Tuttavia, il modo in cui questo evento viene rappresentato è sorprendentemente privo di pathos. Piuttosto che scene di dolore o di lotta per preservare il ranch, si assiste addirittura delle feste organizzate per intrattenere i compratori degli animali del ranch. Questi momenti, per quanto divertenti in un altro contesto, risultano fuori posto in un episodio che dovrebbe incarnare il peso del sacrificio e della fine di un’era.
Ed è proprio questo il punto debole dell’episodio: la mancanza di drammaticità e di momenti iconici che ci si aspetterebbe da un penultimo episodio. L’intero capitolo si muove a un ritmo che appare quasi rilassato, come se mancasse la consapevolezza dell’importanza della posta in gioco. Mentre il senso di chiusura è palpabile, l’esecuzione lascia a desiderare, e alcuni fili narrativi — come il futuro di Rip, Beth, Kacey e Jamie — rimangono troppo in sospeso, senza alimentare adeguatamente l’attesa per il gran finale.
UNO SPIN-OFF SU TRAVIS WHEATLEY, PER PIACERE
Un elemento positivo, seppur mal collocato, è il viaggio di Beth in Texas per incontrare Travis Wheatley, curioso character e vecchio amico di Rip che si era già visto in altri episodi ma che non era mai stato approfondito.
A posteriori dopo aver visto come vive e come è stato assunto per dirigere le aste per la vendita degli animali di Yellowstone, il suo utilizzo tardivo appare come un’occasione persa perchè avrebbe potuto offrire molto allo show. Il suo stile di vita texano, tra donne e acquirenti brasiliani che sembrano usciti da un film d’azione, strappa qualche sorriso e porta un tocco di leggerezza che si addice pochissimo con questo particolare momento della serie e infatti, come molte delle scene di questa puntata, sembra più adatto a un episodio precedente. Collocarlo qui, a pochi passi dal finale, smorza il senso di urgenza e la profondità narrativa che ci si aspettava.
ALTRE COSE ANTICLIMATICHE E LA SOLUZIONE AL COSTO DI 1$
Tra le varie trame che Sheridan sta gestendo in maniera difficile da capire (leggasi: male) c’è sicuramente la storyline di Jamie che è inspiegabilmente debole. Dopo la morte di Sarah Atwood due episodi fa, ci si aspettava un’esplorazione più profonda delle sue emozioni o una reazione che potesse scuotere la trama. Invece, Jamie rimane ai margini, senza alcuno sviluppo significativo se non quello di incontrare la madre di suo figlio (lasciata nel dimenticatoio fino ad ora e tirata fuori “fatalità” proprio ora), un’occasione sprecata per un character che ha spesso dimostrato di essere una delle figure più complesse della serie e che .
Kacey, al contrario, riesce a ritagliarsi un momento interessante con la sua proposta per salvare il ranch (venderlo per un dollaro simbolico per evitare di pagare le tasse), piuttosto geniale nella sua semplicità, e apre la porta a una possibile svolta nel finale della serie.
Se si considera che Rainwater ha sempre guardato a Yellowstone con il desiderio di riprendersi ciò che la sua gente ha perso anni fa e soprattutto alla sua presenza “casuale” in diversi momenti di quest’ultima parte di stagione, è possibile considerare l’alternativa che i Dutton diano Yellowstone alla Riserva di Broken Rock che non deve pagare tasse sulla proprietà per le terre della riserva indiana, il tutto a condizione che affittino una parte del terreno ai Dutton per 1 dollaro all’anno, così possono mantenere il Ranch senza dover pagare enormi tasse sulla proprietà.
A rigor di logica questa sembra essere una win-win sitaution per tutti: la riserva ottiene la maggior parte della terra che hanno cercato di reclamare per oltre un secolo, la terra viene preservata invece di essere commercializzata, e il Dutton Ranch può continuare a esistere su una parte del terreno senza andare in bancarotta.
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Questo penultimo episodio è sufficiente ma è lontano anni luce dai fasti che ci si aspettava dalla stagione finale di Yellowstone. Taylor Sheridan sembra (e si spera) voler mantenere le carte migliori per l’ultimo episodio e, con solo una puntata rimasta, non resta che sperare in un finale capace di rendere giustizia a una serie che ha lasciato il segno, anche se questa chiusura di stagione fatica a mantenere la stessa intensità emotiva degli inizi.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.