The Big Bang Theory 9×12 – The Sales Call SublimationTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Big Bang Theory torna dopo la pausa natalizia – dopo aver inoltre conquistato tre premi su ben cinque nomination totali ai People’s Choice Awards tra cui “Favorite Show TV” e “Favorite Network TV Comedy” – offrendoci un episodio in fin dei conti passabile, arricchito dalla carismatica interpretazione di Jane Kaczmarek (Malcolm In The Middle) nel ruolo della Dr.ssa Gallo. Lungi dal voler criticare l’assegnazione dei premi sopracitati, in parte per la sterilità della polemica in sé e in parte per l’altrettanta inutilità della stessa, è oramai innegabile che a mandare avanti la baracca siano i numeri piuttosto che l’originalità dei contenuti. Tant’è che la notizia svelata qualche settimana fa al The Hollywood Reporter da Steve Molaro e Chuck Lorre, rispettivamente showrunner e co-creatore della serie, circa la possibilità di chiudere il telefilm con la decima stagione appare estremamente inverosimile. La serie comedy più guardata d’America ha decisamente attraversato un gran numero di momenti cruciali in questi ultimi anni arrivando, specialmente con questa nona stagione, a interrogare il pubblico sulla pertinenza del materiale narrativo offerto dallo show, tendente ormai all’esaurimento e sempre più vicino all’immobilità o, ancor peggio, alla ripetitività. D’altra parte, sarebbe ingenuo mantenere una concezione per così dire romantica verso lo show, riponendo aprioristicamente la nostra totale fiducia verso la possibilità di una chiusura dignitosa dello show, quando sull’altro piatto della bilancia troviamo quindici milioni di spettatori a episodio, attori con contratti milionari, una ventina di premi vinti tra Emmy, Golden Globe, PCA, TCA, AFI e ogni altra statuetta il cui acronimo ricorda vagamente il nome di una malattia venerea. Dunque, incrociamo le dita e speriamo tutti quanti, fanboy incalliti o big bang haters, che con la prossima annata si riesca ad arrivare a una conclusione, volta alla preservazione della dignità per quanto concerne la prima categoria, volta invece alla preservazione delle proprie gonadi per la seconda.
Ma passiamo ad esaminare questo dodicesimo episodio, reso maggiormente piacevole, come scritto in precedenza, dalla guest star della settimana. Inizialmente ci saremmo aspettati una donna dallo spiccato atteggiamento militaresco, a riprendere in parte la caratterizzazione del personaggio (Lois in Malcolm In The Middle) che ha conferito a Jane Kaczmarek maggiore notorietà al pubblico – mossa che spesso viene utilizzata dagli autori quando un attore/un’attrice appare profondamente legato/a a un personaggio reso celebre dalla propria interpretazione in altre serie – invece la Dott.ssa Gallo finisce per fungere da valvola di sfogo per liberare i coniugi Hofstadter dalle loro ansie represse.
In merito alle altre due storyline dipanate nel corso dell’episodio, appare inutile spendere qualsivoglia commento sulla scoperta dell’asteroide da parte del duo Raj-Sheldon e conseguente scelta del nome. Dinamiche di dispotismo sheldoniano già trite e ritrite e che hanno il sapore di qualcosa già visto in precedenza, stagioni addietro, quando i due lavorarono fianco a fianco condividendo perfino l’ufficio.
Il filone narrativo che in questa puntata si erge a principale non può che essere quindi quello dedicato ad Howard e Bernadette, alle prese con la partenza di Stuart e con la previdibilissima ansia da separazione che ne consegue (un espediente narrativo più volte utilizzato nella serialità televisiva, basti pensare a Scrubs o How I Met Your Mother, ma la lista è pressoché infinita), preludio all’imminente big talk tra i Wolowitz circa la prima gravidanza del telefilm (una gravidanza che darebbe adito ai rumors scaturati dallo scatto postato su Instagram raffigurante Mayim Bialik e Kunal Nayyar sul set in compagnia di un bambolotto estremamente realistico) nonostante la presenza di un pupetto nella prossima annata sia stato in parte smentito dalle parole di Steve Molaro: “I bambini hanno la tendenza ad alterare il
DNA di uno show e non è quello che stiamo cercando al momento. Ci sono
altri avvenimenti che vogliamo esplorare prima di sentire il ticchettio
di un piccolo piede nerd
“. In compenso però, vedremo la nonna di Sheldon (interpretata dalla celebre June Squibb), guest star confermata dagli autori per il mese di febbraio.
In definitiva, ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio senza infamia e senza lode. Oramai un classico per questa nona (ma anche ottava, se non settima) stagione di The Big Bang Theory. Una cosa è certa, le possibilità di rivedere il gruppo riunito, e non diviso in coppie random a seconda dell’umore degli autori, sono le stesse che ha Emily di comparire per più di un episodio a stagione.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La carismatica presenza di Jane Kaczmarek e le sequenze di interazione con Leonard e Penny
  • I futuri figli di Sheldon si chiameranno Rajesh
  • Creepy Stuart
  • La storyline del duo Raj-Sheldon ripropone dinamiche già viste in precedenza
  • Materiale narrativo in esaurimento e  forte staticità
  • Prevedibile esito riguardo la partenza di Stuart
Dopo la tanto agognata puntata del coito tra Sheldon e Amy, evento sapientemente conservato fino all’uscita di “Star Wars: The Force Awakens” – ammettiamo l’effettiva genialità di questa mossa autoriale – The Big Bang Theory torna al suo solito piattume, offrendoci una puntata certamente guardabile, ma ben lontana dagli standard a cui la serie dovrebbe cercare di riavvicinarsi.
The Opening Night Excitation 9×11 17.22 milioni – 4.1 rating
The Sales Call Sublimation 9×12 15.85 milioni – 3.8 rating

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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