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Diciamocelo: Chester’s Mill è ben lungi dall’essere scoperchiata dalla Cupola. Non lo dico io ma lo affermano il rinnovo per una seconda stagione e la scoperta di una “cupolina” con all’interno un uovo nero. E se già prima le cose erano strane ora è lecito aspettarsi di tutto tra alieni e una Jurassick Park sotto vetro.
“Imperfect Circles” è il punto
di svolta della stagione, quel giro di boa narrativo che serve a dare nuovo slancio alla serie che pian piano si sta adagiando sugli allori, un punto di svolta che non ci si aspetta ma che in parte delude perchè sappiamo già a priori che prima di avere un minimo di risposte circa la Cupola o il Black Egg passeranno millenni, e Lost docet in questo senso. A metà della prima stagione gli interrogativi non si contano neanche più e l’attenzione sembra totalmente concentrata alla salvaguardia della normale routine nella cittadina, opera più improbabile che mai. Nell’oblio narrativo in cui gli sceneggiatori si stanno andando ad impelagare però ecco che, impronosticabilmente, tutto lo scenario cambia e assume dei connotati ancora più fantascientifici se possibile.
Nel bene o nel male questo settimo episodio ci accompagna, si spera, in una fase più matura di Under The Dome. Le troppe vicessitudini umane per ora hanno fatto da storyline principale in questa prima parte di stagione e francamente hanno anche stancato perchè di vedere ragazze incatenate in bunker da psicopatici o di perdere tempo cazzeggiando per Chester’s Mill ne abbiamo le palle piene. Come cambiare? Innanzitutto rendendo ancora più misterioso il tutto buttando nel centro della Cupola un’altra cupola, molto più piccola, e con un uovo nero dentro e poi rivoluzionando lo status quo dei protagonisti, non di tutti, solo di quelli più importanti, quindi screw you Julia.
Nella piccola rivoluzione due sono i personaggi che perdono qualcosa di molto importante: Big Jim e Norrie. La ragazza perde la madre biologica in quella che è l’ennesima strana coincidenza capitata sotto la Cupola, un attacco di cuore causato (almeno stando a quanto ci hanno fatto capire gli sceneggiatori) dal contatto con la nuova neonata appena partorita per volere (sempre a quanto ci hanno fatto intendere i suddetti sceneggiatori) della Cupola tramite un’allucinazione. Il dramma che dovrà affrontare Norrie non è descrivibile perchè la morte della propria madre è un lutto che non si dovrebbe mai affrontare in tenera età, però questo sicuramente produrrà dei cambiamenti nella ragazza che a quanto pare ricopre un ruolo chiave per la Cupola. In tutto ciò Under The Dome strizza chiaramente l’occhiolino a Lost che di misteri e di allucinazioni visive ha fatto il suo mantra personale. La differenza trai due show è però palese: uno può permetterselo, l’altro no, o non ancora, e questo utilizzo di tecniche di lostiana memoria francamente è tutt’altro che una buona scelta. Copiare qualcuno o qualcosa non è mai segno di originalità (ma va?), tuttavia se si deve farlo almeno andrebbe fatto con criterio, non a casaccio ma qui si sceglie la via del copia/incolla facile, tanto è uno show estivo e chissenefrega. Inutile negare un senso di frustrazione e di dejavù galoppante.
Se Norrie deve far fronte alla perdita della madre, Big Jim deve affrontare il suo nuovo status quo e lo spodestamento dal trono di maschio alpha del villaggio. Tra i problemi a casa con il figlio psicopatico e quelli fuori con Ollie Dinsmore diciamo che non è proprio un bel periodo per lui, specialmente se dopo tanti anni di predominio invisibile sulla città arriva qualcuno a fregarti senza pensarci due volte. Il propano è ovviamente la chiave di tutto perchè l’unica merce di scambio rimasta in città insieme all’acqua, l’ambizione ed il potere però a volte possono provocare disastri se abbinati a qualche litro di troppo di alcol ed l’esplosione provocata da Big Jim non necessita di ulteriori spiegazioni. La situazione sta degenerando “sotto la Cupola” e bisogna stare a vedere quanto ancora degenererà ora che non ci sono più leggi nè mani invisibili a gestire la società. Nel frattempo però possiamo sempre perdere tempo a veder fare gli ostetrici o a giocare alla caccia all’uomo, infondo finchè qualcuno lì sotto non si dà una svegliata c’è molto tempo per cazzeggiare…
Nel bene o nel male questo settimo episodio ci accompagna, si spera, in una fase più matura di Under The Dome. Le troppe vicessitudini umane per ora hanno fatto da storyline principale in questa prima parte di stagione e francamente hanno anche stancato perchè di vedere ragazze incatenate in bunker da psicopatici o di perdere tempo cazzeggiando per Chester’s Mill ne abbiamo le palle piene. Come cambiare? Innanzitutto rendendo ancora più misterioso il tutto buttando nel centro della Cupola un’altra cupola, molto più piccola, e con un uovo nero dentro e poi rivoluzionando lo status quo dei protagonisti, non di tutti, solo di quelli più importanti, quindi screw you Julia.
Nella piccola rivoluzione due sono i personaggi che perdono qualcosa di molto importante: Big Jim e Norrie. La ragazza perde la madre biologica in quella che è l’ennesima strana coincidenza capitata sotto la Cupola, un attacco di cuore causato (almeno stando a quanto ci hanno fatto capire gli sceneggiatori) dal contatto con la nuova neonata appena partorita per volere (sempre a quanto ci hanno fatto intendere i suddetti sceneggiatori) della Cupola tramite un’allucinazione. Il dramma che dovrà affrontare Norrie non è descrivibile perchè la morte della propria madre è un lutto che non si dovrebbe mai affrontare in tenera età, però questo sicuramente produrrà dei cambiamenti nella ragazza che a quanto pare ricopre un ruolo chiave per la Cupola. In tutto ciò Under The Dome strizza chiaramente l’occhiolino a Lost che di misteri e di allucinazioni visive ha fatto il suo mantra personale. La differenza trai due show è però palese: uno può permetterselo, l’altro no, o non ancora, e questo utilizzo di tecniche di lostiana memoria francamente è tutt’altro che una buona scelta. Copiare qualcuno o qualcosa non è mai segno di originalità (ma va?), tuttavia se si deve farlo almeno andrebbe fatto con criterio, non a casaccio ma qui si sceglie la via del copia/incolla facile, tanto è uno show estivo e chissenefrega. Inutile negare un senso di frustrazione e di dejavù galoppante.
Se Norrie deve far fronte alla perdita della madre, Big Jim deve affrontare il suo nuovo status quo e lo spodestamento dal trono di maschio alpha del villaggio. Tra i problemi a casa con il figlio psicopatico e quelli fuori con Ollie Dinsmore diciamo che non è proprio un bel periodo per lui, specialmente se dopo tanti anni di predominio invisibile sulla città arriva qualcuno a fregarti senza pensarci due volte. Il propano è ovviamente la chiave di tutto perchè l’unica merce di scambio rimasta in città insieme all’acqua, l’ambizione ed il potere però a volte possono provocare disastri se abbinati a qualche litro di troppo di alcol ed l’esplosione provocata da Big Jim non necessita di ulteriori spiegazioni. La situazione sta degenerando “sotto la Cupola” e bisogna stare a vedere quanto ancora degenererà ora che non ci sono più leggi nè mani invisibili a gestire la società. Nel frattempo però possiamo sempre perdere tempo a veder fare gli ostetrici o a giocare alla caccia all’uomo, infondo finchè qualcuno lì sotto non si dà una svegliata c’è molto tempo per cazzeggiare…
CONTRO:
- Barbie versione ostetrica ora disponibile per voi
- Julia sempre più insopportabile
- Abuso di tecniche lostiane
C’è qualcosa di buono in questo “Imperfect Circles”, basterebbe saperlo sfruttare bene ed evitare minutaggio in Barbie ostetrica e via dicendo…
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.