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Che l’epoca d’oro del Glee Club fosse finita ce n’eravamo accorti tutti da un bel po’. La cerimonia dei diplomi di Finn, Rachel, Quinn, Kurt, Mercedes, Santana e Mike aveva segnato un punto di svolta, la fine di Glee come tutti l’avevamo finora conosciuto. I fans più fedeli hanno vissuto il periodo tra la fine della terza e l’inizio della quarta serie con un misto di tristezza e curiosità: tristi per il dover dire addio al gruppo di personaggi a cui tanto si erano affezionati ma rasserenati dal fatto che non sarebbero spariti per sempre e incuriositi da come gli autori avrebbero trovato il modo per intrecciare tutte le loro storie. L’inizio della quarta serie ha reso subito chiaro il fatto che la maggior parte dei personaggi (Quinn, Puck, Mike, Mercedes) sarebbero stati solo delle semplici comparse, ma questo vuoto è stato riempito dall’arrivo della nuova generazione delle New Directions, di cui i spettatori si sono innamorati in poco tempo. Il vero declino di Glee è iniziato con la quinta stagione, una serie che si è rivelata confusionaria, contraddittoria e poco incisiva. I vecchi personaggi sono stati improgionati in tematiche viste e riviste e i nuovi sono stati fatti subito cadere nel dimenticaio, non è un caso che gli episodi più emozionanti siano puntate dal tono decisamente nostalgico come “The Quarterback” o “City Of Angels“. Nostalgia è quindi la chiave per il successo. Nostalgia è stata la protagonista di questa doppietta fatta per celebrare il traguardo del centesimo episodio.
Eravamo rimasti con la perdita delle Nazionali e la conseguente chiusura del Glee Club per mancanza di fondi. Al sentire questa terribile notizia tutta la vecchia squadra al completo torna al McKinley per onorare i vecchi tempi. Gli anni sono passati eppure nulla sembra cambiato dal tempo degli esordi delle New Direction e di certo non si sono attenuate alcune vecchie dinamiche. Non occorre arrivare neanche a metà puntata per assistere allo scoppio della vecchia rivalità tra Mercedes e Rachel, alle cattiverie gratuite di Santana, al suo ennesimo riavvicinamento ambiguo con Brittany, a Quinn che rinnega sè stessa e a Puck che cerca di farle dimenticare il suo passato da bad boy.
Tra le situazioni già viste però, vediamo anche degli sviluppi inaspettati come la nascita della coppia Quick e il ritorno delle Brittana. Inaspettati non perchè avvenuti ma perchè sembrano essere definitivi: Quinn e Puck hanno avuto un rapporto tormentato sin dalla prima stagione, era evidente e a tutti che si piacessero e che ci fossero dei sentimenti importanti in ballo ma l’incoerenza della trama di Glee non ha mai permesso lo sviluppo di una vera e propria storia, cosa che viene invece confermata nell’episodio 13 e suggellata dalla dolcissima esibizione di Just Give Me a Reason.
Discorso simile può essere fatto per le Brittana: rapporto da sempre molto ambiguo, ha avuto un periodo di serenità molto breve, terminato con il diploma di Santana. Il rapporto tra le due non ha retto la distanza ed entrambe le ragazze sono andate avanti con le loro vite costruendo altri rapporti. Tuttavia basta una chiacchierata per capire che nessuna delle due è veramente felice della situazione in cui si trova e che non troveranno mai un’altra persona così speciale. Inoltre, dal riavvicinamento con Brittany emerge una conseguenza importante che riesce a spiegare l’intollerabile comportamento di Santana negli ultimi tempi. Capendo di non stare seguendo un sogno veramente sentito, Santana lascia campo libero a Rachel e la pace è segnata da un duetto pezberry in memoria dei vecchi tempi. Sì, perchè non importa quanto trite e ritrite possano essere certe tematiche e quanto improbabili certi avvenimenti, canzoni come Defying Gravity, Keep Holding On e il semplice fatto di riveder cantare insieme in quella stanza personaggi che hanno tanto amato, farà venire le lacrime agli occhi e un nodo di emozione in gola al Gleek medio che ha seguito questa serie con amore e dolore, ma senza mai abbandonarla.
Discorso simile può essere fatto per le Brittana: rapporto da sempre molto ambiguo, ha avuto un periodo di serenità molto breve, terminato con il diploma di Santana. Il rapporto tra le due non ha retto la distanza ed entrambe le ragazze sono andate avanti con le loro vite costruendo altri rapporti. Tuttavia basta una chiacchierata per capire che nessuna delle due è veramente felice della situazione in cui si trova e che non troveranno mai un’altra persona così speciale. Inoltre, dal riavvicinamento con Brittany emerge una conseguenza importante che riesce a spiegare l’intollerabile comportamento di Santana negli ultimi tempi. Capendo di non stare seguendo un sogno veramente sentito, Santana lascia campo libero a Rachel e la pace è segnata da un duetto pezberry in memoria dei vecchi tempi. Sì, perchè non importa quanto trite e ritrite possano essere certe tematiche e quanto improbabili certi avvenimenti, canzoni come Defying Gravity, Keep Holding On e il semplice fatto di riveder cantare insieme in quella stanza personaggi che hanno tanto amato, farà venire le lacrime agli occhi e un nodo di emozione in gola al Gleek medio che ha seguito questa serie con amore e dolore, ma senza mai abbandonarla.
Tra i grandi ritorni ricordiamo quello di April Rhodes (Kristin Chenoweth) e di Holly Holiday (Gwyneth Paltrow): le due fate madrine più pazze d’America che tentano un ultimo inutile tentativo per salvare il Glee Club. Purtroppo il futuro delle New Direction è inevitabilmente segnato. La fine dell’era del Glee Club si chiude con il diploma degli ultimi rimasti del vecchia guardia (Artie, Tina. Blaine e Sam) e con una toccante immagine di Will che spegne le luci nell’aula canto, ricordando quanto importante sia stato il lavoro svolto in quegli anni con una serie di voice over degli studenti che vi hanno fatto parte. Infatti, in questi due episodi, non viene solo celebrato il Glee Club ma anche e soprattuto la colonna portante, il promotore delle New Direction: Will Shuester, salvatore di vite e scopritore di talenti. Per ringraziarlo, i ragazzi del Glee Club fanno una sorta di messaggio dal passato per la futura figlia di Glee che dà il colpo di grazia allo spettatore già piangente, facendogli esaurire tutta l’acqua e l’emozione che ha in corpo e ricordandogli che i bei tempi andati, purtroppo, non torneranno più.
PRO:
- Il ritorno dei personaggi che hanno fatto la storia del telefilm.
- La definitiva creazione di coppie tormentate e tanto agognate dai fans.
- Sketch esilaranti come Fondue For Two e il Chums, il Friends in salsa Glee.
CONTRO:
- Il definitivo abbandono dei membri più giovani del Glee Club, a cui ci siamo affezionati e di cui non sapremo più nulla.
Doppietta di puntate fantastiche: emozionanti, divertenti e soprendenti, come il Glee dei tempi d’oro. Purtroppo la nostalgia è un’arma a doppio taglio: ci ricorda i bei momenti andati ma ci ricorda anche che non torneranno più. Questo tuffo nel passato dà agli autori di Glee un arduo compito: costruire nell’immediato futuro una serie di storyline che riescano ad eguagliare quelle del passato e che ricreino quella magia che sembra essere andata perduta. Bisogna provarci.
City Of Angels 5×11 | 2.30 milioni – 0.9 rating |
100 5×12 | 2.80 milioni – 1.1 rating |
New Directions 5×13 | 2.68 milioni – 1.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.