Esattamente due anni fa la NBC dava il via alla sua rivoluzione personale per uscire dal baratro degli ascolti e dopo un biennio si può tranquillamente dire che ci sia riuscita per meriti suoi e per demeriti della concorrenza (leggasi FOX ed ABC). Tuttavia non son tutte rose quelle che sono fiorite nel giardino del “pavone” quest’anno.
Se con Chicago Fire e P.D. sembra essere nato un nuovo e glorioso franchise, lo stesso non si può dire per Revolution, Ironside, Dracula, Believe e Crisis, tutte serie (eccetto Believe) su cui è caduta più che giustamente la scure della cancellazione.
Ma se i drama non sorridono per le comedy non va assolutamente meglio visto che vivono il loro momento più buio. Delle 5 nuove che erano state prodotte l’anno scorso ne è rimasta solo una (About A Boy), sono state fatte saltare teste importanti come quelle di Michael J. Fox o quella di Sean Hayes, mentre delle storiche Community e Parks And Recreation è sopravvissuta solo una, la seconda. La situazione delle comedy NBC è un’ecatombe su cui c’è davvero poco da ridere e molto da riflettere: è forse finita l’era delle risate registrate? La nuova programmazione sembra confermare questa teoria visto che è sparito il classico blocco comedy del giovedi di 2 ore.
A TO Z: Lui lavora in un’azienda di appuntamenti online e lei è la Mother di HIMYM donna dei suoi sogni. La serie, che replica decisamente molte delle caratteristiche della love story tra Ted Mosby e la Mother, si pone la solita domanda: il vero amore è destino o è casualità? Cristin Milioti interpreta il clone del personaggio che l’ha resa famosa e la serie si gioca molto sull’appeal che quest’ultima ha sul pubblico per avere un buon traino. Date un occhio per curiosità, non sarà un capolavoro ma forse neanche una schifezza.
A.D.: NBC strizza un occhio alla Bibbia e decide di realizzare una serie, che andrà in onda in Midseason, con protagonisti i discepoli che, dopo la morte e resurrezione di Gesù, cercheranno di divulgare il verbo nel difficile mondo in cui vivono. Che dire: ma fare una serie su Maometto no vero? La scelta di riproporre parte della Bibbia per l’ennesima volta lascia alquanto a desiderare per freschezza di idee e coraggio, certo è che potrebbe incontrare il plauso dei più credenti. E’ la tipica serie in programmazione su Rai nel periodo di Pasqua, anche no grazie.
ALLEGIANCE: Se andasse in onda via cavo avremmo tutti un arcobaleno che ci esce dalla bocca ma visti i precedenti sui grandi broadcast non c’è poi molta fiducia da riporre in questo thriller cospirazionista. Un giovane analista della CIA scopre che i suoi genitori sono in realtà una cellula dormiente del KGB che ora, dopo i canonici 20 anni di silenzio, è stata riattivata per progettare un attacco devastante in America. Cosa fare: salvare la famiglia o salvare l’America? Da vedere sicuramente almeno il pilot, poi si valuterà.
AQUARIUS: David Duchovny sveste i panni di Hank Moody per indossare quelli di un sergente della polizia che nel 1967 incomincia ad investigare sulla sparizione di una giovane adolescente che lo porterà ad investigare sul famoso Charles Manson, quel Charles Manson. In onda in Midseason ha il compito di rievocare la storia di uno dei peggiori killer d’America senza scadere nell’ovvio e tentando di non copiare più di tanto True Detective e di non finire come The Following. Anche qui la fantasia non la fa da padrone.
BAD JUDGE: Se guardate il trailer e non rabbrividite o siete bravi o siete ciechi. Bad Judge è la classica serie da evitare come la peste per mantenere ancora intatti tutti i neuroni presenti nel nostro cervello. C’è da stupirsi che Kate Walsh abbia accettato la parte di questo giudice non convenzionale, sciatto e poco ortodosso che la sera fa festa e suona in una rock band e di giorno veste la toga e spara sentenze. Preservate le vostre cellule cerebrali e non perdete tempo a vedere questo scempio, ha già la cancellazione in tasca.
COSTANTINE: Tratto dalla serie a fumetti Hellblazer della DC Comics, la NBC tenta di trasportare sul piccolo schermo John Costantine e la sua guerra contro le forze del male nonostante il grosso flop della versione cinematografica di Keanu Reeve. C’è da dire che il fumetto non è facile da trasporre e per questo i fan più accaniti potrebbero storcere già il naso con il trailer ma un’occasione la dobbiamo concedere anche solo per vedere se David S. Goyer riuscirà nella non difficile impresa di far peggio di Da Vinci’s Demons.
EMERALD CITY: Di rivisitazioni su Oz, le sue streghe, il mago e Dorothy ce ne sono a bizzeffe ma questa potrebbe essere forse la più intrigante per la sua connotazione più dark. Una ragazza in cerca di notizie sulla sua madre biologica si imbatte in un tornado e finisce nel mondo di Oz nel bel mezzo di una battaglia per il controllo del regno. Si potrebbe già scommettere sui legami di parentela della protagonista ma nonostante i pregiudizi il tocco dark fa il suo porco dovere e fa scattare il tick della curiosità. Da vedere almeno il pilot.
HEROES REBORN: Se non avete mai sentito parlare di Heroes o siete troppo giovani o non avevate la tv in casa perchè chiunque ha sentito dire almeno una volta “Salva la cheerleader, salva il mondo”. La cheerleader è stata salvata ed ora è stato riportato in vita anche Heroes che punta a ritornare quella serie fenomeno che era nel 2006. Non si sa nulla, nè se sarà un reboot, nè se sarà uno spin-off o un sequel, si sa solo che ci saranno 13 episodi e i characters saranno presentati prima da una web-series. Vedremo cosa ne uscirà.
MARRY ME: Siete ancora sofferenti per la cancellazione di Happy Endings? Smettetela di piangere, questa serie, sempre dal creatore di Happy Endings e con Casey Wilson, si propone di essere la degna sostituta per i vostri cuori infranti. Una giusta dose di humor, tempismi non perfetti e una certa chimica tra Ken Marino e la Wilson sembrano garantire alla comedy un plusvalore già in partenza. Le qualità per sfondare sembra avercele tutte, non ci resta che attendere il pilot per decidere ma il trailer già fa sperare bene.
MISSION CONTROL: Sono gli anni ’60 e l’uomo vuole andare sulla Luna ma la strada da fare è ancora lunga e i problemi sono all’ordine del giorno soprattutto se la Bitch dell’Appartamento 23 (Krysten Ritter) si reinventa ingegnere aerospaziale della NASA in un mondo maschilista come è quello di quella decade. Tra luoghi comuni ed una caterva infinita di battutine allusive tra uomo e donna, l’unico pregio della comedy sembra essere quello spazio-temporale, sembra. Ovviamente siamo pronti a ricrederci ma per ora è un ni.
MR. ROBINSON: A volte alcuni serie hanno scritto già nei titoli d’apertura del pilot la scritta “Cancellato”, è come se fosse una sensazione, una sorta di sesto senso che ci avverte di stare alla larga da una serie che non avrà futuro: questo è il caso di Mr. Robinson. Emulando una specie di School Of Rock di Jack Black, questa nuova comedy non si contraddistingue per nessuna qualità specifica e di certo il titolo fuorviante non aiuta. Insomma se c’è un prodotto che non ispira questo è sicuramente Mr. Robinson. Stay away.
ODISSEY: Gli americani tendono molto a riciclarsi e questo è esattamente il caso di Odissey, un nuovo action-drama a sfondo cospirativo che punta il dito contro la politica e le lobby di tipo militare, accusate in questo caso di finanziare una cellula di Al Qaeda. Protagonisti una soldatessa, un attivista politico ed un avvocato aziendale,tutti e tre ancora non si conoscono ma sono legato a filo unico con questa cospirazione. Se vi vengono in mente decine di film o serie con questa trama non è un caso, Odissey è solo l’ennesima copia.
ONE BIG HAPPY: Protagonisti: lui, sua moglie e la migliore amica lesbica incinta di lui. Non è la trama di un film porno ma quella della nuova comedy NBC che francamente lascia alquanto a desiderare quanto a idee. Si sa che in America le famiglie disfunzionali funzionano sempre molto bene ma questa volta potrebbe non essere quel tipo di scelta azzeccata che si potrebbe pensare. Quanto ci metterà la nuova serie con Elisha Cuthbert prima di essere cancellata? Le quotazioni sono davvero basse, soprattutto in Midseason.
STATE OF AFFAIRS: Katherine Heigl è alla ricerca di una rampa di lancio con cui ripartire post Grey’s Anatomy e questa forse è la volta buona. Nella serie interpreterà un’analista della Casa Bianca che ha perso il fidanzato durante un attentato e, sorpresa delle sorprese, quest’ultimo, che è il figlio del Presidente degli Stati Uniti, è una delle tante vittime di una cospirazione che farà tremare l’America. Recita e produce la Heigl in un drama che potrebbe far storcere il naso se non fosse che è scritto da Joe Carnahan (The Blacklist).
THE MYSTERIES OF LAURA: Ogni volta che qualcuno tenta di creare un poliziesco al femminile il risultato è già chiaro in partenza ma ogni anno qualcuno ci riprova e quest’anno tocca alla NBC che insieme a Debra Messing vuole raccontare la storia di una poliziotta madre che deve badare alla casa ed ai figli mentre è al lavoro con l’ex fidanzato che è anche suo capo. Ah dimenticavo: il suo ex non vuole firmare le carte del divorzio e nel frattempo lei si vede con un altro. Dire che è “da evitare come la peste” non rende bene l’idea…
UNBREAKABLE KIMMY SMITH: Partiamo da un dato di fatto poco oggettivo: la protagonista la prenderei a pesci in faccia. Prodotta da Tina Fey, questa nuova comedy racconta la vita di Kimmy, una ragazza che decide di andare a vivere a New York dopo 15 anni vissuti in una setta religiosa. Ora il plot un po’ scarno non lascia molto adito a critiche o riflessioni, confidando in un pilot più adatto e stimolante, per ora il progetto è inguardabile come molti suoi predecessori.
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