Under The Dome 2×13 – Go NowTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Mia moglie mi mancherà per sempre. Tu invece non mancherai a nessuno”. E’ la stessa cosa che dice lo spettatore una volta finita la visione del tredicesimo e ultimo episodio della seconda stagione di Under The Dome, armato di motosega e pronto a porre fine alle sofferenze del televisore, che è stato sadicamente e masochisticamente sottoposto alla tortura di aver trasmesso l’osceno serial tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. Magari potessimo farlo anche noi, ma sapete com’è, vi vogliamo troppo bene e le recensioni vorremmo continuare a scriverle per voi. Noi di RecenSerie pensiamo di parlare a nome di tutti quando diciamo che, da entrambi i punti di vista (obiettivo e soggettivo), la seconda serie sulle disavventure dei Domers ha mostrato più punti deboli della prima e una qualità di gran lunga inferiore rispetto alla precedente, semmai ci fosse stata una qualità duratura di qualche tipo. Probabilmente consapevoli di ciò, la produzione decide di uscirsene con un Season Finale dalla trama molto semplice ma con degli avvenimenti e dei risvolti narrativi che riassumono tutta l’idiozia del serial, tenendo fede alla sua natura di involontario telefilm di Fantozzi.
In tutto quest’accozzaglia di mimmate, oltre al fatto che “Go Now” è il tanto atteso Season Finale (per tutti i motivi sbagliati di questo mondo), c’è un incredibile e inaspettato pregio che ha permesso agli spettatori (e ai recensori) della puntata di immergesi completamente nella situazione e togliersi anche qualche soddisfazione: tutte le scene dove Big Jim diventa uno psicopatico borderline inarrestabile. Non per fare quelli sadici e assetati di sangue, ma rispondetemi sinceramente ad una domanda: indicatemi un personaggio che vi è veramente piaciuto di Under The Dome; ecco, visto che siete in difficoltà? Parliamoci seriamente, è dura trovare qualcuno che abbia davvero colpito lo spettatore in positivo, sopratutto in questa stagione: a turno, ognuno di loro, ha creato un forte nervosismo e giramento di coglioni che manco un’elicottero Apache, portando a chiedersi più volte cosa stessimo guardando in preda al facepalm agonistico. Logico che, quando si presenta una scena del genere, lo spettatore tiri un sospiro di sollievo: perchè sa che, quando vuole, la giustizia poetica esiste. 
Purtroppo il mondo è composto da un sacco di persone che fanno scelte sbagliate in continuazione, dimostrando che giustizia poetica e Giustizia non possono convivere contemporaneamente nello stesso universo. Una di queste è la CBS, che ha ottenuto dallo show accettabili risultati di ascolto, tanto che il rinnovo del telefilm (considerando anche la dimensione estiva con meno pretese) potrebbe essere più che una triste ipotesi; in tal caso si direbbe che anche il network televisivo in questione (oltre a non essere fan di RecenSerie) viva sotto una cupola. Se solo facesse un sondaggio ai primi dieci passanti, chiedendo se piace Under The Dome, non credo che le risposte sarebbero positive ed educate. Per il resto invece, vengono semplicemente spuntati i requisiti necessari per tenere alto il basso contenuto dello show, con tutta una serie di comportamenti stupidi che i personaggi meriterebbero una cinquantina di Tapiri d’Oro a testa, tipo: Indiana Joe alla scoperta del Tempo di Cartapesta; Rebecca che non solo non fa nulla per nascondere che è stata lei ad assistere Pauline in questa eutanasia, ma che fa pure valere le sue ragioni pretendendo di avere dialetticamente la meglio su un uomo sconvolto e da sempre privo di scrupoli: tanto valeva uscire di casa con la maglietta con scritto “ammazzami”; Junior, che nell’unico momento buono della sua esistenza nel mondo – alla “c’è spazio per un solo Rennie in questa città” – riesce a sbagliare pur facendo una cosa giusta, spara a Jim ma questo rimane comunque in piedi: ditemi, non si vergogna ad essere così tanto pezzente? Benché il cliffhanger finale sia buono e metta curiosità, c’è ancora questo problema che non si sa sa un beneamato cazzo della Cupola. Ok il mistero, ma fuori le risposte.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • E’ il Season Finale
  • Big Jim come Jack Torrance
  • Buon cliffhanger…
  • Under The Dome rinnovato. Stappate una bottiglia di birra per consolarvi.
  • Indiana Joe
  • La scientifica intelligenza di Rebecca
  • …ma un po’ di risposte ora, grazie

Aiutati dall’hype settato sullo zero assoluto “grazie” alla puntata precedente, il Season Finale di Under The Dome si presenta come un riassuntone in “grande stile” dell’andazzo generale della seconda stagione. Se escludiamo alcune gradite highlights, l’episodio si presenta come una mediocre porcata, ma ormai, tutta la seconda serie in sé è stata d’uno scandalo tale, che confrontando il Season Finale con altri episodi totalmente fallimentari, si realizza che forse potrebbe rientrare nella corta lista degli episodi accettabili. Quel che è peggio è che andrà a finire che il serial non otterrà quello che si merita davvero: la cancellazione dal palinsesto, rimandando l’appuntamento della terza stagione alla probabile prossima estate.

Turn 2×12 7.04 milioni – 1.6 rating
Go Now 2×13 7.52 milioni – 1.8 rating

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4 Comments

  1. Ho visto la prima puntata di questa seconda stagione. E mi è bastata. La prima stagione era già tremenda, non oso immaginare le restanti 12 di questa!

  2. Ciao Antonio! Il tuo non osare ti rende un uomo saggio, desideroso di vivere una vita lunga e senza troppe malattie, sopratutto quelle mentali che tutta la Season TWO di Under The Dome ti provocherebbe. Ottima scelta 😀

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