Esisteva un po’ di tempo fa una serie TV inglese chiamata Skins. Il gioco di questa serie era quello di dedicare ogni episodio ad un personaggio, dal momento in cui si svegliava la mattina, fino a giungere ad un idillio finale di natura per lo più simbolica. Si andava avanti così per un po’ di episodi, dopodiché la si buttava in caciara con catastrofi varie. Non riuscendo a sostenere questi ritmi, il cast cambiava ogni 2×3. Sarebbe ingeneroso paragonare ciò ad una serie comunque sugli scudi (almeno per quanto riguarda gli ascolti e la base cartacea) come The Walking Dead. Ma possiamo anche dire, con una certa dose di certezze, che “Them” è il peggior episodio mai visto finora. Episodio peggiore per le tempistiche, per temi e simboli ricorrenti, ma soprattutto perché rende palese un aspetto che inizia a diventare inquietante. L’esercizio di stile e l’introspezione (il primo che sempre ben riesce) stanno fungendo sempre di più da ricco contorno per una pietanza principale che tende a impoverirsi.
Daryl mangia un verme.
L’introspezione in una serie sugli zombie poteva essere una novità agli inizi, in certi specifici contesti. Poteva andare bene una volta, due volte, forse pure tre. Alla quarta basta. Dopo aver visto l’episodio che doveva essere il migliore della storia del mondo, con tutte le linee narrative sparpagliate a caso, eccoci improvvisamente catapultati in una pièce teatrale d’avanguardia, con pochissimi dialoghi. Brutta cosa i soldi. Immaginiamo un ipotetico dialogo tra produttori e sceneggiatori. P: “temporeggiate che abbiamo degli ascolti pazzeschi”; S: “eh, ma che dobbiamo fare?”; P: “fateli parlare dei massimi sistemi”; S: “ma con i dialoghi abbiamo sempre fatto schifo”; P: “e allora non fateli parlare”; S: “ok”. Ora rivolgo un appello: non è che dovete per forza farci vedere tutto tutto. Tutti i momenti morti, gli evidenti lutti, ogni singola macchia di terra nella canottiera di Abraham. Qualcosa lo si può anche saltare, in favore di una narrativa più scattante e dinamica. Come poi avveniva persino nella tanto odiata seconda stagione (che per chi scrive non era poi così male).
Delle rane giacciono morte.
Sasha che diventa improvvisamente Rambo è roba già vista (Rick, Carl, Carol, solo andando a memoria). I riferimenti alla religione sono ripetitivi e stancanti, oltre che scontati.
I nostri eroi mangiano cani.
Ovviamente il ritmo non può rimanere identico per tutto l’episodio. Non può e non potrà mai essere così in TWD (guardate come sto sfidando gli sceneggiatori a nuove frontiere di immobilismo) dove ci deve sempre essere il minimo sindacale di requisiti per consentire all’annoiato spettatore di voler guardare l’episodio seguente. E infatti lo sblocco e lo “scatto” avvengono nella sequenza piovosa e notturna. Visto che però ben poco si sblocca, e ancora meno si scatta, l’esito negativo dell’episodio risulta scontato. Vi sono stati altre volte, infatti, esempi di episodi in cui al nulla cosmico seguiva un finale con annesso colpo di scena talmente sconvolgente da causare immediata amnesia allo spettatore. Egli, confuso, dimenticava completamente ciò che (non) aveva visto fino a quel momento e usciva dalla sua cameretta in preda all’estasi, urlando al capolavoro. Questa volta ciò non avviene, in quanto i due “picchi” narrativi sono paragonabili ad uno scalino. A livello di azione è da citare l’incredibile orda di zombie che educatamente bussa alla porta, sarà un fulmine a risolvere il tutto, senza che la cosa ci venga neppure mostrata (la fotografia resta comunque maledettamente buona). Il monologo di Rick, poi, regala un buon momento al povero e inoperoso Andrew Lincoln (oltre a sentir pronunciato epicamente – ci si accontenta di poco ormai – il titolo dello show).
Il cliffhanger apre a nuove prospettive, anche se il neofita che né ha guardato il promo, né ha letto i fumetti, non può che vedere evocati alla mente altri villain storici, anche loro solo apparentemente simpatici e sorridenti.
Un carillon suona.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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What Happened And What’s Going On – Non E’ Finita 5×09 | 15.6 milioni – 8.0 rating |
Them – Loro 5×10 | 12.3 milioni – 6.2 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.
Sono d'accordo, ormai un episodio viene allungato ad almeno due episodi, è palese che con questi ascolti cercano di tirarla il più lungo possibile. Ed è un vero peccato, perché secondo me ha ancora tanto potenziale questa serie, che rimane una delle mie favorite…ma non possono andare avanti così…complimenti per la recensione, veloci come sempre! Alla prossima 🙂
Ti ringrazio Vincenzo. In realtà sono sempre stato piacevolmente colpito dalla qualità strettamente televisiva/scenica di TWD e sono convinto che basti un niente per risollevarsi, però purtroppo sono entrati in un brutto tunnel da un paio di stagioni a questa parte…
Hai colto nel segno! La puntata era veramente debole, non fosse per altro che le aspettative sono state portate in alto dalle dichiarazioni per l'episodio in questione e quello precedente. Assurdo. Era lento ed inconsistente, disordinato e con ripetizioni di qualcosa già visto.
L'unico punto spettacolare è l'assalto al fienile, una fotografia pazzesca e un impatto grandioso, come solo TWD sa fare. Ma da solo non basta a reggere l'intero episodio. E poi il finale sa proprio di schema già visto e rivisto…deludente…
Hai colto nel segno! La puntata era veramente debole, non fosse per altro che le aspettative sono state portate in alto dalle dichiarazioni per l'episodio in questione e quello precedente. Assurdo. Era lento ed inconsistente, disordinato e con ripetizioni di qualcosa già visto.
L'unico punto spettacolare è l'assalto al fienile, una fotografia pazzesca e un impatto grandioso, come solo TWD sa fare. Ma da solo non basta a reggere l'intero episodio. E poi il finale sa proprio di schema già visto e rivisto…deludente…
Grazie Nicola, il problema è proprio quello: la ripetitività. Sarei il primo ad applaudire un episodio in cui non dovesse succedere nulla ma che proponesse comunque temi nuovi.